Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Nel segno di Zeri. Conversazioni sulla tutela e la storia dell’arte.
La città di Montepulciano ricorda il grande storico dell’arte Federico Zeri nel ventesimo anniversario della sua scomparsa, con tre giornate di incontri dedicati al suo lavoro scientifico e al suo impegno sul fronte della tutela del patrimonio culturale.
Gli incontri, che si svolgeranno nel Teatro Poliziano il 5, 6 e 7 ottobre, sono promossi dall’Amministrazione Comunale di Montepulciano, dal Museo Civico Pinacoteca Crociani e dalla Fondazione Musei Senesi. Tra i promotori, questa volta, ci sarà anche la Fondazione Federico Zeri di Bologna.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel segno di Zeri. Conversazioni sulla tutela e la storia dellarte.
Tre giornate di studi coordinate da Roberto Longi e Nino Criscenti con Tomaso Montanari, Sandro Cappelletto, Andrea Bacchi, Alessandro Angelini, Mauro Natale, Anna Ottani Cavina
La città di Montepulciano ricorda il grande storico dellarte Federico Zeri nel ventesimo anniversario della sua scomparsa, con tre giornate di incontri dedicati al suo lavoro scientifico e al suo impegno sul fronte della tutela del patrimonio culturale.
Gli incontri, che si svolgeranno nel Teatro Poliziano il 5, 6 e 7 ottobre, sono promossi dallAmministrazione Comunale di Montepulciano, dal Museo Civico Pinacoteca Crociani e dalla Fondazione Musei Senesi. Tra i promotori, questa volta, ci sarà anche la Fondazione Federico Zeri di Bologna.
Gli incontri sono curati da Roberto Longi, direttore del Museo Civico di Montepulciano, e Nino Criscenti, noto giornalista e autore televisivo, che ha realizzato numerosi lavori incentrati sulla figura del grande studioso.
Sarà questa la seconda volta che Montepulciano ricorderà la lezione scientifica e civile di Zeri. Lo aveva già fatto nellautunno del 2008, a dieci anni dalla scomparsa dello studioso, con una serie di conversazioni riunite in due fine settimana sotto il titolo Nel segno di Zeri. Conversazioni sulla tutela e la storia dellarte.
Limpegno della città poliziana nei confronti di questo indimenticato storico dellarte ha più di una ragione. Da una parte lammirazione di Zeri per una città colta, bella e piena di opere darte raffinatissime e che aveva saputo conservarsi con una resistenza agli interventi che altrove diceva - avevano finito col raschiare insieme alla superficie la storia locale. Dallaltra la riconoscenza di Montepulciano per il ritrovamento da parte di Zeri della Sacra famiglia del Sodoma, una delle opere più preziose del Museo civico. La tavola, rubata insieme con altri quattro dipinti e una collezione di monete nella notte del 23 dicembre 1970, era potuta tornare nel Museo di Montepulciano il 16 luglio 1994 grazie allocchio di Zeri che laveva riconosciuta a Parigi mentre visitava una collezione privata e immediatamente segnalata ai Carabinieri del Nucleo Tutela del patrimonio artistico.
Ad aprire venerdì 5 ottobre questa seconda edizione degli incontri Nel segno di Zeri, sarà Tomaso Montanari, dellUniversità Federico II di Napoli, con una conversazione sul rapporto degli storici dellarte del Novecento con i problemi della tutela e sullimpegno di Zeri in difesa del patrimonio storico-artistico. Seguiranno nel corso della giornata altri interventi sempre sul tema della tutela e la proiezione di alcuni documentari fra cui Non solo Assisi di Nino Criscenti, il viaggio di Federico Zeri nellUmbria e nelle Marche colpite dal terremoto del 1997.
In chiusura di serata un gioco di immagini, parole e musica attorno a un dipinto del Museo civico poliziano che a Zeri era molto caro: la Natura morta con strumenti musicali di Cristoforo Munari. Uno storico dellarte, Tomaso Montanari, e uno storico della musica, Sandro Cappelletto, sulla scena, per un dialogo sulla musica dipinta, sulle immagini del sentire, con alcuni capolavori del genere sullo schermo del teatro Poliziano, tra cui le tele del grande pittore bergamasco Evaristo Baschenis. Le parole a un certo punto taceranno per far entrare i suoni degli strumenti dipinti, con giovani musicisti che faranno sentire la musica del quadro di Munari.
Tutta storia dellarte nella giornata di sabato 6 ottobre che sarà aperta da Andrea Bacchi, dellUniversità di Bologna e direttore della Fondazione Zeri dellAteneo bolognese dove si conserva la biblioteca e la celebre fototeca zeriana che conta decine di migliaia di fotografie di opere darte di ogni epoca e scuola, con le annotazioni di Zeri sul retro. Bacchi ricorderà il metodo di lavoro di Zeri, proprio a partire dagli strumenti di indagine.
Alessandro Angelini, dellUniversità di Siena, passerà in rassegna il vasto lavoro di Zeri sulla pittura senese.
Chiuderà la giornata Mauro Natale, dellUniversità di Ginevra, con una conversazione sui principali studi di Federico Zeri, dal libro su quella che chiamò larte senza tempo in Pittura e Controriforma alla celebre ricerca sulle Tavole Barberini nel saggio Due dipinti, la filologia e un nome, fino alla Percezione visiva dellItalia e degli italiani, straordinaria lettura critica dellimmagine del nostro paese nella storia della pittura, a partire dallYtalia di Cimabue sulla volta della basilica superiore di Assisi.
Tra una conversazione e laltra si vedrà e si sentirà Zeri nelle proiezioni di alcuni documentari tra cui il ritratto che gli fece Ludovica Ripa di Meana in Una vita con tanti Zeri.
Zeri tutto intero, insieme luomo e lo studioso, nella giornata di chiusura, domenica 7 ottobre: il suo lavoro, i suoi viaggi, le sue amicizie, le sue letture, i suoi capricci. A tracciare il profilo di Zeri nella sua interezza sarà Anna Ottani Cavina, la storica dellarte dellAteneo bolognese che ha aperto e diretto fino al 2014 la Fondazione Zeri di cui è attualmente presidente onorario.
Si chiuderà con la voce e il volto di Federico Zeri sullo schermo del Teatro Poliziano in una preziosa e rara testimonianza documentaristica, lintervista che gli fece nel 1993 il grande storico dellarte francese Pierre Rosenberg, già direttore del Museo del Louvre, per leditore Umberto Allemandi. Un dialogo tra due studiosi con Zeri al tavolo di lavoro nella sua villa di Mentana.
Info: www.museocivicomontepulciano.it tel. 0578 717300
Ufficio Stampa del Comune di Montepulciano dr. Diego Mancuso
d.mancuso@comune.montepulciano.si.it
in collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499
Referente Simone Raddi: gestione2@studioesseci.net
Tre giornate di studi coordinate da Roberto Longi e Nino Criscenti con Tomaso Montanari, Sandro Cappelletto, Andrea Bacchi, Alessandro Angelini, Mauro Natale, Anna Ottani Cavina
La città di Montepulciano ricorda il grande storico dellarte Federico Zeri nel ventesimo anniversario della sua scomparsa, con tre giornate di incontri dedicati al suo lavoro scientifico e al suo impegno sul fronte della tutela del patrimonio culturale.
Gli incontri, che si svolgeranno nel Teatro Poliziano il 5, 6 e 7 ottobre, sono promossi dallAmministrazione Comunale di Montepulciano, dal Museo Civico Pinacoteca Crociani e dalla Fondazione Musei Senesi. Tra i promotori, questa volta, ci sarà anche la Fondazione Federico Zeri di Bologna.
Gli incontri sono curati da Roberto Longi, direttore del Museo Civico di Montepulciano, e Nino Criscenti, noto giornalista e autore televisivo, che ha realizzato numerosi lavori incentrati sulla figura del grande studioso.
Sarà questa la seconda volta che Montepulciano ricorderà la lezione scientifica e civile di Zeri. Lo aveva già fatto nellautunno del 2008, a dieci anni dalla scomparsa dello studioso, con una serie di conversazioni riunite in due fine settimana sotto il titolo Nel segno di Zeri. Conversazioni sulla tutela e la storia dellarte.
Limpegno della città poliziana nei confronti di questo indimenticato storico dellarte ha più di una ragione. Da una parte lammirazione di Zeri per una città colta, bella e piena di opere darte raffinatissime e che aveva saputo conservarsi con una resistenza agli interventi che altrove diceva - avevano finito col raschiare insieme alla superficie la storia locale. Dallaltra la riconoscenza di Montepulciano per il ritrovamento da parte di Zeri della Sacra famiglia del Sodoma, una delle opere più preziose del Museo civico. La tavola, rubata insieme con altri quattro dipinti e una collezione di monete nella notte del 23 dicembre 1970, era potuta tornare nel Museo di Montepulciano il 16 luglio 1994 grazie allocchio di Zeri che laveva riconosciuta a Parigi mentre visitava una collezione privata e immediatamente segnalata ai Carabinieri del Nucleo Tutela del patrimonio artistico.
Ad aprire venerdì 5 ottobre questa seconda edizione degli incontri Nel segno di Zeri, sarà Tomaso Montanari, dellUniversità Federico II di Napoli, con una conversazione sul rapporto degli storici dellarte del Novecento con i problemi della tutela e sullimpegno di Zeri in difesa del patrimonio storico-artistico. Seguiranno nel corso della giornata altri interventi sempre sul tema della tutela e la proiezione di alcuni documentari fra cui Non solo Assisi di Nino Criscenti, il viaggio di Federico Zeri nellUmbria e nelle Marche colpite dal terremoto del 1997.
In chiusura di serata un gioco di immagini, parole e musica attorno a un dipinto del Museo civico poliziano che a Zeri era molto caro: la Natura morta con strumenti musicali di Cristoforo Munari. Uno storico dellarte, Tomaso Montanari, e uno storico della musica, Sandro Cappelletto, sulla scena, per un dialogo sulla musica dipinta, sulle immagini del sentire, con alcuni capolavori del genere sullo schermo del teatro Poliziano, tra cui le tele del grande pittore bergamasco Evaristo Baschenis. Le parole a un certo punto taceranno per far entrare i suoni degli strumenti dipinti, con giovani musicisti che faranno sentire la musica del quadro di Munari.
Tutta storia dellarte nella giornata di sabato 6 ottobre che sarà aperta da Andrea Bacchi, dellUniversità di Bologna e direttore della Fondazione Zeri dellAteneo bolognese dove si conserva la biblioteca e la celebre fototeca zeriana che conta decine di migliaia di fotografie di opere darte di ogni epoca e scuola, con le annotazioni di Zeri sul retro. Bacchi ricorderà il metodo di lavoro di Zeri, proprio a partire dagli strumenti di indagine.
Alessandro Angelini, dellUniversità di Siena, passerà in rassegna il vasto lavoro di Zeri sulla pittura senese.
Chiuderà la giornata Mauro Natale, dellUniversità di Ginevra, con una conversazione sui principali studi di Federico Zeri, dal libro su quella che chiamò larte senza tempo in Pittura e Controriforma alla celebre ricerca sulle Tavole Barberini nel saggio Due dipinti, la filologia e un nome, fino alla Percezione visiva dellItalia e degli italiani, straordinaria lettura critica dellimmagine del nostro paese nella storia della pittura, a partire dallYtalia di Cimabue sulla volta della basilica superiore di Assisi.
Tra una conversazione e laltra si vedrà e si sentirà Zeri nelle proiezioni di alcuni documentari tra cui il ritratto che gli fece Ludovica Ripa di Meana in Una vita con tanti Zeri.
Zeri tutto intero, insieme luomo e lo studioso, nella giornata di chiusura, domenica 7 ottobre: il suo lavoro, i suoi viaggi, le sue amicizie, le sue letture, i suoi capricci. A tracciare il profilo di Zeri nella sua interezza sarà Anna Ottani Cavina, la storica dellarte dellAteneo bolognese che ha aperto e diretto fino al 2014 la Fondazione Zeri di cui è attualmente presidente onorario.
Si chiuderà con la voce e il volto di Federico Zeri sullo schermo del Teatro Poliziano in una preziosa e rara testimonianza documentaristica, lintervista che gli fece nel 1993 il grande storico dellarte francese Pierre Rosenberg, già direttore del Museo del Louvre, per leditore Umberto Allemandi. Un dialogo tra due studiosi con Zeri al tavolo di lavoro nella sua villa di Mentana.
Info: www.museocivicomontepulciano.it tel. 0578 717300
Ufficio Stampa del Comune di Montepulciano dr. Diego Mancuso
d.mancuso@comune.montepulciano.si.it
in collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499
Referente Simone Raddi: gestione2@studioesseci.net
05
ottobre 2018
Nel segno di Zeri. Conversazioni sulla tutela e la storia dell’arte.
Dal 05 al 07 ottobre 2018
incontro - conferenza
Location
SEDI VARIE – Montepulciano
Montepulciano, (Siena)
Montepulciano, (Siena)
Sito web
www.museocivicomontepulciano.it
Ufficio stampa
STUDIO ESSECI