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Nevio Monacchi – La Bioforma
Tutto si trasferisce in uno spazio pittorico concreto, in cui si realizza l’estremo tentativo di dissimulazione di questa totale mancanza di libertà attraverso la creazione di un ambiente in alcun modo denotato, amorfo, privo di riferimenti, in profondo silenzio, entro il quale la forma-corpo possa agire liberamente, farsi riconoscere solamente per riaffermare l’idea di sé, farsi quindi presenza nel mondo
Comunicato stampa
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LA BIOFORMA
E’ forma contenente, realizzazione formale di un contenuto che si denota in corpo.
La bioforma è uno spazio privato potenzialmente privo di confini, in cui l’idea del corpo è capace di trascendere lo stesso e, nell’abbandono dell’edonismo della carne, si carica di potenzialità espressive slegate dagli ideali falso-rassicuranti della bellezza, della sanità, dell’equilibrio, attraverso i quali l’uomo, egoisticamente, salvaguardandosi, si richiude su se stesso e si richiude al mondo.
Uno spazio aperto la bioforma, entro il quale tutto rimane vago e concreto allo stesso tempo: concreta è la forma-corpo, un prodigio che vuole farsi riconoscere; vago è il suo contenuto che non può specificarsi in alcun modo senza correre il rischio di ritrovarsi rinchiuso entro i confini di quei vincoli che, di volta in volta, pretendono di riscrivere il senso della sua appartenenza al mondo.
Un corpo libero nella concretezza della forma richiede la possibilità di agire in uno spazio. Un secondo livello di spazio, esterno questa volta, non privato, e quindi mai completamente disponibile, in cui la bioforma si corrompe costretta nella condivisione di regole che diventano limiti, ingombri nella realizzazione visiva.
Tutto si trasferisce in uno spazio pittorico concreto, in cui si realizza l’estremo tentativo di dissimulazione di questa totale mancanza di libertà attraverso la creazione di un ambiente in alcun modo denotato, amorfo, privo di riferimenti, in profondo silenzio, entro il quale la forma-corpo possa agire liberamente, farsi riconoscere solamente per riaffermare l’idea di sé, farsi quindi presenza nel mondo.
Si arriva però, anche in questo spazio visuale, alla resa finale nella creazione di ampie aree precluse in cui gli ingombri solidi, si impongono limitando la possibilità di movimento alla bioforma e costringendo la sua capacità di progettare un proprio mondo.
LA BIOFORMA
E’ FORMA CONTENENTE
UNO SPAZIO PRIVATO
UNO SPAZIO APERTO
UN CORPO LIBERO NELLA CONCRETEZZA DELLA FORMA
Nevio Monacchi
E’ forma contenente, realizzazione formale di un contenuto che si denota in corpo.
La bioforma è uno spazio privato potenzialmente privo di confini, in cui l’idea del corpo è capace di trascendere lo stesso e, nell’abbandono dell’edonismo della carne, si carica di potenzialità espressive slegate dagli ideali falso-rassicuranti della bellezza, della sanità, dell’equilibrio, attraverso i quali l’uomo, egoisticamente, salvaguardandosi, si richiude su se stesso e si richiude al mondo.
Uno spazio aperto la bioforma, entro il quale tutto rimane vago e concreto allo stesso tempo: concreta è la forma-corpo, un prodigio che vuole farsi riconoscere; vago è il suo contenuto che non può specificarsi in alcun modo senza correre il rischio di ritrovarsi rinchiuso entro i confini di quei vincoli che, di volta in volta, pretendono di riscrivere il senso della sua appartenenza al mondo.
Un corpo libero nella concretezza della forma richiede la possibilità di agire in uno spazio. Un secondo livello di spazio, esterno questa volta, non privato, e quindi mai completamente disponibile, in cui la bioforma si corrompe costretta nella condivisione di regole che diventano limiti, ingombri nella realizzazione visiva.
Tutto si trasferisce in uno spazio pittorico concreto, in cui si realizza l’estremo tentativo di dissimulazione di questa totale mancanza di libertà attraverso la creazione di un ambiente in alcun modo denotato, amorfo, privo di riferimenti, in profondo silenzio, entro il quale la forma-corpo possa agire liberamente, farsi riconoscere solamente per riaffermare l’idea di sé, farsi quindi presenza nel mondo.
Si arriva però, anche in questo spazio visuale, alla resa finale nella creazione di ampie aree precluse in cui gli ingombri solidi, si impongono limitando la possibilità di movimento alla bioforma e costringendo la sua capacità di progettare un proprio mondo.
LA BIOFORMA
E’ FORMA CONTENENTE
UNO SPAZIO PRIVATO
UNO SPAZIO APERTO
UN CORPO LIBERO NELLA CONCRETEZZA DELLA FORMA
Nevio Monacchi
03
maggio 2006
Nevio Monacchi – La Bioforma
Dal 03 al 15 maggio 2006
arte contemporanea
Location
STUDIO D’ARS
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Milano, Via Sant'agnese, 12/8, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni 17-19, sabato su appuntamento. Martedì e venerdì 10-20 su appuntamento
Vernissage
3 Maggio 2006, ore 18-23
Autore