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News from Nowhere. Installazioni luminose per la Fondazione Filiberto e Bianca Menna – Fabrizio Bellomo
La Fondazione Filiberto e Bianca Menna presenta il nuovo progetto per il 2025: “News from Nowhere. Installazioni luminose per la Fondazione Filiberto e Bianca Menna”, a cura di Gianpaolo Cacciottolo e Massimo Maiorino. La prima installazione è “Abito Mari” di Fabrizio Bellomo.
Comunicato stampa
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Nella Profezia di una società estetica (1968) Filiberto Menna “ripropone l’incidenza attuale di alcune delle istanze dominanti dell’avanguardia e del movimento moderno” al fine di contrapporre a “una condizione di sradicamento sociale che contrassegna l’attività dell’artista […] una fortissima tendenza all’estroversione e al coinvolgimento nei fatti della vita”. La costruzione di una prospettiva estetica da affiancare a quella politica e tecnologica, è basilare nel progetto di superamento delle contraddizioni della società moderna. In questo schema l’artista, l’attività artistica, e in senso più ampio quella intellettuale, devono ricoprire un ruolo centrale, “un agire dentro (e sulla realtà) e non più un contemplare un oggetto che sta fuori di noi”. News from Nowhere è un progetto di installazioni luminose concepite per la Fondazione Filiberto e Bianca Menna alla cui base c’è proprio questa necessità di costruire, attraverso l’arte e l’attività artistico-intellettuale, uno spazio utopico, luminoso, in grado di sabotare “le strutture programmate” della città e della società, capace di innescare un’integrazione estetica nel tessuto sociale e urbano.
La prima installazione è Abito Mari di Fabrizio Bellomo (Bari, 1982). Si tratta della riproposizione di alcune lettere al neon, parte di un’insegna pubblicitaria degli anni ’70. Il messaggio, “ABITO MARI”, si presenta in una forma luminosa e poetica sul cornicione superiore della parte retrostante della Ex Casa del Combattente, sede della Fondazione.
L’operazione che ha generato l’installazione ha origine su una piattaforma di vendita online, dove un inserzionista, nel tentativo di rendere più accattivante l’annuncio di una vecchia insegna pubblicitaria, non si limita a proporre l’oggetto così com’è, ma lo trasforma: attraverso diverse combinazioni di lettere crea messaggi poetici e suggestivi, arricchendo l’annuncio con varie fotografie. Bellomo, colpito dall’inventiva dell’inserzionista, preleva l’insegna e gli dà nuova vita scegliendo proprio una delle combinazioni presenti nell’annuncio. La comune insegna “TABACCHI PROFUMI” si tramuta così in “ABITO MARI”, una frase semplice ma evocativa che diventa il fulcro di un’installazione artistica, di un’opera che si rivolge simbolicamente al Mar Tirreno e alla comunità cittadina, stabilendo un dialogo tra lo spazio urbano e l’istituzione, tra l’oggetto di uso comune e la dimensione poetica dell’arte. Se nel ready-made di duchampiana memoria l’oggetto acquisiva una nuova identità e una dignità artistica semplicemente cambiando il contesto, qui anche l’inserzionista-artista diventa parte integrante e decisiva dell’opera. L’intervento di Bellomo non si limita all’installazione luminosa ma è ampliato e completato dalla proiezione di un video, allestito negli spazi interni della Fondazione, che ne svela il processo e ne documenta le fasi di individuazione, selezione, riutilizzo e ricontestualizzazione.
Fondazione Filiberto e Bianca Menna
Via Lungomare Trieste, 13, Salerno
info@fondazionemenna.it
press@fondazionemenna.it
La prima installazione è Abito Mari di Fabrizio Bellomo (Bari, 1982). Si tratta della riproposizione di alcune lettere al neon, parte di un’insegna pubblicitaria degli anni ’70. Il messaggio, “ABITO MARI”, si presenta in una forma luminosa e poetica sul cornicione superiore della parte retrostante della Ex Casa del Combattente, sede della Fondazione.
L’operazione che ha generato l’installazione ha origine su una piattaforma di vendita online, dove un inserzionista, nel tentativo di rendere più accattivante l’annuncio di una vecchia insegna pubblicitaria, non si limita a proporre l’oggetto così com’è, ma lo trasforma: attraverso diverse combinazioni di lettere crea messaggi poetici e suggestivi, arricchendo l’annuncio con varie fotografie. Bellomo, colpito dall’inventiva dell’inserzionista, preleva l’insegna e gli dà nuova vita scegliendo proprio una delle combinazioni presenti nell’annuncio. La comune insegna “TABACCHI PROFUMI” si tramuta così in “ABITO MARI”, una frase semplice ma evocativa che diventa il fulcro di un’installazione artistica, di un’opera che si rivolge simbolicamente al Mar Tirreno e alla comunità cittadina, stabilendo un dialogo tra lo spazio urbano e l’istituzione, tra l’oggetto di uso comune e la dimensione poetica dell’arte. Se nel ready-made di duchampiana memoria l’oggetto acquisiva una nuova identità e una dignità artistica semplicemente cambiando il contesto, qui anche l’inserzionista-artista diventa parte integrante e decisiva dell’opera. L’intervento di Bellomo non si limita all’installazione luminosa ma è ampliato e completato dalla proiezione di un video, allestito negli spazi interni della Fondazione, che ne svela il processo e ne documenta le fasi di individuazione, selezione, riutilizzo e ricontestualizzazione.
Fondazione Filiberto e Bianca Menna
Via Lungomare Trieste, 13, Salerno
info@fondazionemenna.it
press@fondazionemenna.it
13
febbraio 2025
News from Nowhere. Installazioni luminose per la Fondazione Filiberto e Bianca Menna – Fabrizio Bellomo
Dal 13 febbraio al 30 giugno 2025
arte contemporanea
Location
Fondazione Filiberto e Bianca Menna
Salerno, Lungomare Trieste, (SA)
Salerno, Lungomare Trieste, (SA)
Orario di apertura
18-20
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Autore
Curatore