Il 6 Ottobre 2007, per la 3° Giornata del contemporaneo, nell’ambito dell’iniziativa promossa da AMACI con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanea (DARC), l’artista Nicola Brindicci incontrerà i visitatori della mostra dalle 17.00 alle 19.00.



L’esposizione e il catalogo saranno presentati il giorno dell’inaugurazione, 11 Ottobre 2007, alle ore 19,00.

L’esposizione continuerà sino al 21 Ottobre 2007.



CONVERSAZIONI INTIME - IL VIAGGIO DELL’ANIMA è il titolo dell’esposizione presentata dall’artista Nicola Brindicci.

In questo percorso poetico, Brindicci non ci presenta fotografie in senso stretto, ma bensì metafore dell’anima.

Con oggetti semplici, frammenti di vetro, sassi, pezzi di lampadina, fili di erba, ricrea “ teatrini”, che collocati in uno spazio metafisico assumono “pure forme di pensiero”: intuizioni dell’intimo profondo.

I suoi soggetti fotografati all’alba, in uno spazio che perde i confini reali e ci restituisce echi di infinito, sono protagonisti minimali, umili nella loro forza di raffigurazione, ma evocano nell’osservatore forze primordiali, divengono totem, baluardi, metafore profonde e maestose.

E’ come sussurrassero, come se dialogassero tra loro e ponessero quesiti a chi li scorge.

Brindicci con le sue opere crea un flusso poetico, una conversazione intima che muove i sentimenti e stimola il dialogo interiore con la coscienza.

L’artista ci invita a riscoprire l’Io fanciullo che vi è in ognuno di noi, con semplicità, purezza.

Sospensione ed equilibrio, forza di gravità interpretata con nuove regole fisiche che vanno a capovolgere i punti di equilibrio e le fughe dell’orizzonte, ricreando scenari maestosi e di intensa forza espressiva.

Questo è quello che ci restituisce l’osservazione delle sue immagini.

Si perdono i confini fisici, di prospettiva e si viene attratti dall’estrema limpidezza, dalla pulizia della scena che a noi si offre.

Elementi scelti con cura, potremmo dire quasi con gentilezza, posti a dialogare sulla trama di una tela fatta di luce e chiaroscuri, che divengono metafora di acqua e cielo infiniti, appunto di un viaggio misterioso e intimo dell’anima.