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Nicola Nannini – Gli ultimi silenzi e Types
Un’umanità indagata con la lente dello studioso e l’occhio del poeta
Comunicato stampa
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Domenica 9 novembre 2008 presso il Centro di Promozione Culturale “ Le Muse” di Andria (Bari), inaugura la mostra personale di Nicola Nannini dal titolo:Gli ultimi silenzi e Types,curata da Gianni Cerioli.
L’esposizione segna uno snodo importante nel percorso artistico di Nicola Nannini. Tra le opere recenti dell’artista ferrarese non potevano mancare i Notturni per i quali il pittore è noto al gran pubblico. I visitatori della Galleria hanno già avuto modo di conoscere precedenti opere di questa serie, che connota molto bene la poetica dell’autore. Non intende, infatti, procedere ad un ulteriore approfondimento dell’indagine almeno a livello di serie sistematica e compiuta. Gli ultimi silenzi, che danno il titolo alla mostra, sono dunque un omaggio a quelle istanze che si trovano totalmente al di là dell’operatività attuale che l’artista concretizza nelle grandi figure proposte in recenti esposizioni. Nannini rivendica la libertà dell’artista di sviare dal cammino eterodiretto, spesso proposto/imposto, e di approfondire altre tematiche che forse sembrano meno immediate al pubblico che lo segue, ma che non sono affatto “altre” rispetto alla sua linea di sviluppo; basterebbe pensare, infatti, alle sue prime figure per cogliere elementi di continuità. Questa mostra esemplifica un momento importante di passaggio. In tal senso accanto alle tele incamottate dei notturni, ma vi sono anche due splendidi oli su rame, sono allineati i bozzetti e le prime idee delle figure che in seguito egli realizza a grandezza naturale. L’aria notturna degli uni contrasta con la luce diurna degli altri. Il riguardante può cogliere lo iato, la sospensione quasi dell’azione pittorica e ritrovare ugualmente il flusso della riflessione estetica. Gli ultimi silenzi della notte convivono con i Types: quindici piccoli oli e due grandi disegni. E se i primi perdono la loro identità geografica (sono soprattutto luoghi della mente dell’artista e dell’atmosfera pittorica), i secondi conducono alla ricerca di tipologie afferenti la nuova figurazione, riproposta secondo un angolo visuale che riscopre proprio nella corporeità valori e disvalori, volizioni e desideri, fascinazioni e sogni. E’ un’umanità indagata con la lente dello studioso e l’occhio del poeta. Le residenze notturne dell’io propongono fissità e movimenti allo stesso modo le figure “imballate” nei loro vestimenti invernali hanno insieme la limpidezza di una costruzione grafica complessa e la forza di un commento sulla società contemporanea.
La mostra è corredata da un catalogo dal titolo “Gli Ultimi silenzi e Types”, edito dalla SIACA di Cento con contributi critici di Gianni Cerioli ed autori vari.
L’esposizione segna uno snodo importante nel percorso artistico di Nicola Nannini. Tra le opere recenti dell’artista ferrarese non potevano mancare i Notturni per i quali il pittore è noto al gran pubblico. I visitatori della Galleria hanno già avuto modo di conoscere precedenti opere di questa serie, che connota molto bene la poetica dell’autore. Non intende, infatti, procedere ad un ulteriore approfondimento dell’indagine almeno a livello di serie sistematica e compiuta. Gli ultimi silenzi, che danno il titolo alla mostra, sono dunque un omaggio a quelle istanze che si trovano totalmente al di là dell’operatività attuale che l’artista concretizza nelle grandi figure proposte in recenti esposizioni. Nannini rivendica la libertà dell’artista di sviare dal cammino eterodiretto, spesso proposto/imposto, e di approfondire altre tematiche che forse sembrano meno immediate al pubblico che lo segue, ma che non sono affatto “altre” rispetto alla sua linea di sviluppo; basterebbe pensare, infatti, alle sue prime figure per cogliere elementi di continuità. Questa mostra esemplifica un momento importante di passaggio. In tal senso accanto alle tele incamottate dei notturni, ma vi sono anche due splendidi oli su rame, sono allineati i bozzetti e le prime idee delle figure che in seguito egli realizza a grandezza naturale. L’aria notturna degli uni contrasta con la luce diurna degli altri. Il riguardante può cogliere lo iato, la sospensione quasi dell’azione pittorica e ritrovare ugualmente il flusso della riflessione estetica. Gli ultimi silenzi della notte convivono con i Types: quindici piccoli oli e due grandi disegni. E se i primi perdono la loro identità geografica (sono soprattutto luoghi della mente dell’artista e dell’atmosfera pittorica), i secondi conducono alla ricerca di tipologie afferenti la nuova figurazione, riproposta secondo un angolo visuale che riscopre proprio nella corporeità valori e disvalori, volizioni e desideri, fascinazioni e sogni. E’ un’umanità indagata con la lente dello studioso e l’occhio del poeta. Le residenze notturne dell’io propongono fissità e movimenti allo stesso modo le figure “imballate” nei loro vestimenti invernali hanno insieme la limpidezza di una costruzione grafica complessa e la forza di un commento sulla società contemporanea.
La mostra è corredata da un catalogo dal titolo “Gli Ultimi silenzi e Types”, edito dalla SIACA di Cento con contributi critici di Gianni Cerioli ed autori vari.
09
novembre 2008
Nicola Nannini – Gli ultimi silenzi e Types
Dal 09 novembre al 31 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE LE MUSE
Andria, Via Giovanni Giolitti, 10, (Bari)
Andria, Via Giovanni Giolitti, 10, (Bari)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 18 alle 21 e festivi dalle 10,30 alle 13 e dalle 18 alle 21
Vernissage
9 Novembre 2008, ore 11
Ufficio stampa
SPAINI & PARTNERS
Autore
Curatore