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Nicola Renzi – Reduce
Un nuovo ciclo di lavori realizzati per l’occasione. Renzi lavora da sempre cercando materiali nuovi ed inusuali, trasformando la materia in un modo minuzioso, alchemico, in una superficie vibrante e ricca di energia. La sua predilezione per le forme astratte lo ha portato a sperimentare un linguaggio molto personale nella pittura, nella scultura e nell’installazione già a metà degli anni ’90. Negli ultimi lavori ha in particolare sviluppato una tecnica che parte dalla colorazione di piccole etichette adesive di carta, che l’artista compone insieme su vari supporti, come fossero elementi atomici di un ciclo teoricamente infinito.
Comunicato stampa
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Un nuovo ciclo di lavori realizzati per l’occasione da Nicola Renzi viene presentato presso la galleria Silvy Bassanese di Biella. Renzi lavora da sempre cercando materiali nuovi ed inusuali, trasformando la materia in un modo minuzioso, alchemico, in una superficie vibrante e ricca di energia. La sua predilezione per le forme astratte lo ha portato a sperimentare un linguaggio molto personale nella pittura, nella scultura e nell’installazione già a metà degli anni ’90. Negli ultimi lavori ha in particolare sviluppato una tecnica che parte dalla colorazione di piccole etichette adesive di carta, che l’artista compone insieme su vari supporti, come fossero elementi atomici di un ciclo teoricamente infinito.
In pratica questi elementi autoadesivi vengono trattati dall’artista, incollati s vari supporti e poi fissati stabilmente con vernici industriali, diventando sculture a parete di forme diverse, alcune volte geometricamente scandite, ma che spesso restano indefinite. I supporti sono importanti perché l’astrazione gestaltica viene rivelata nella sua interezza da un’acuta osservazione delle opere. In alcuni casi Renzi adopera dei materiali come il travertino che danno un valore quasi musivo ai lavori, altre volte il supporto è il legno lamellare o la lamiera zincata. In effetti, per lo spettatore resta l’enigma di una tecnica che non è immediatamente comprensibile, ma resta l’impressione di un lavoro complesso e felicemente giocato sul supporto tra i colori e le forme. In alcuni casi le opere assumono quindi una monumentalità che certamente il materiale gli conferisce. In altri casi l’uso dei supporti leggermente aggettanti fa apparire le composizioni astratte delle formazioni organiche che fuoriescono dalla parete. I registri su cui gioca l’artista sono diversi e la sua tendenza è quella di creare dei veri e propri ambienti. Significativa è una grande parete di 100 lavori di forma irregolarmente circolare in cui le modalità combinatorie creano effetti di irradiazione optical straordinari.
Importante è quindi il rapporto con il suo lavoro precedente in cui l’elemento basico erano degli elastici che venivano poi assemblati in vari modi e forme, ma anche in questo caso le opere tendevano a diventare non solo chiuse in sé, ma anche parte di una combinazione ambientale. L’idea dell’elemento atomico, che nella sua modularità costruisce l’universo dell’artista, continua ad essere scelto da Nicola Renzi come base della sua poetica.
Lo stesso titolo della mostra, “Reduce”, vuole sottolineare che per l’artista di Perugia si tratta di un ritorno all’arte dopo una fase di ripensamento e di decisa maturazione.
La mostra pensata per i particolari spazi della Galleria Silvy Bassanese ha richiesto un complesso lavoro di allestimento, ed è un evento importante perché segna il ritorno per uno dei giovani protagonisti dell’arte italiana. Anche per la galleria di Biella si tratta di una scommessa importante, in una fase di particolare impegno propositivo in un momento in cui l’arte ne ha certamente bisogno.
Nasce a Perugina nel 1972. attualmente insegna Pittura e Tecniche pittoriche all’Accademia di Perugina. Nel 2003è invitato alla XIV Quadriennale di Roma presenta il lavoro Io ne so quanto me, nel 2006 vince il Premio pagine Bianche d’autore Reg. Umbria, con il lavoro Oggi a te, domani a te; nel 2007 vince con l’Arch. A. Dragoni il concorso per la pavimentazione artistica di due piazze, nuovo Palazzo della Regione a Udine, con il lavoro 4 di 219 ne fanno una R(a/e)gione.
Esposizioni Collettive (selezione): 2000XL Premio Suzzara, Gal. Civ. d’arte Cont Suzzra, Mn; 2002 in Ralenti, Fond. Bevilacqua La Masa, Ve, Il Vizio dell’Agnello, Studio Ercolani, Bo, 200.3XIV Esposizione Quadriennale, Ant. 2, palazzo Reale, Na; Premio Maretti; GAM, Bo; 2004Italai & Cile, Ist. Italo-Latino Americano, scuderie palazzo Santacroce, Rm; 2005 premio Lissone, Museo lissone, Mi; 2008 Arrivi e partenze; Mole Vanvitelliana, An.
Esposizioni Personali: 1996 Air, Gal. Atelier, Pg; 2000 Anpcra Ancora, galleria Fioretto, Pd; 2001 Premio nescafè, palazzo dell’Arte, Mi; Servizio da dodici, Galleria Corraini, Mn; 2002 Aciascuino il suo, AZMZ, Bo; 2003 Io ne so quanto me; Gal. Corraini, Mn; Siamo sempre Soggetti, Gal. Corraini Mn; La forma definisce l’emozione,interno 12, Mn; Secondo me; 2005 Avrei preferito che una volta rimanesse adesso; Gal. Cicognani, Colonia (D), 2006 Il cambiamento non è una sclta, avvine, Gal. F. Fetticciari, Pg.
In pratica questi elementi autoadesivi vengono trattati dall’artista, incollati s vari supporti e poi fissati stabilmente con vernici industriali, diventando sculture a parete di forme diverse, alcune volte geometricamente scandite, ma che spesso restano indefinite. I supporti sono importanti perché l’astrazione gestaltica viene rivelata nella sua interezza da un’acuta osservazione delle opere. In alcuni casi Renzi adopera dei materiali come il travertino che danno un valore quasi musivo ai lavori, altre volte il supporto è il legno lamellare o la lamiera zincata. In effetti, per lo spettatore resta l’enigma di una tecnica che non è immediatamente comprensibile, ma resta l’impressione di un lavoro complesso e felicemente giocato sul supporto tra i colori e le forme. In alcuni casi le opere assumono quindi una monumentalità che certamente il materiale gli conferisce. In altri casi l’uso dei supporti leggermente aggettanti fa apparire le composizioni astratte delle formazioni organiche che fuoriescono dalla parete. I registri su cui gioca l’artista sono diversi e la sua tendenza è quella di creare dei veri e propri ambienti. Significativa è una grande parete di 100 lavori di forma irregolarmente circolare in cui le modalità combinatorie creano effetti di irradiazione optical straordinari.
Importante è quindi il rapporto con il suo lavoro precedente in cui l’elemento basico erano degli elastici che venivano poi assemblati in vari modi e forme, ma anche in questo caso le opere tendevano a diventare non solo chiuse in sé, ma anche parte di una combinazione ambientale. L’idea dell’elemento atomico, che nella sua modularità costruisce l’universo dell’artista, continua ad essere scelto da Nicola Renzi come base della sua poetica.
Lo stesso titolo della mostra, “Reduce”, vuole sottolineare che per l’artista di Perugia si tratta di un ritorno all’arte dopo una fase di ripensamento e di decisa maturazione.
La mostra pensata per i particolari spazi della Galleria Silvy Bassanese ha richiesto un complesso lavoro di allestimento, ed è un evento importante perché segna il ritorno per uno dei giovani protagonisti dell’arte italiana. Anche per la galleria di Biella si tratta di una scommessa importante, in una fase di particolare impegno propositivo in un momento in cui l’arte ne ha certamente bisogno.
Nasce a Perugina nel 1972. attualmente insegna Pittura e Tecniche pittoriche all’Accademia di Perugina. Nel 2003è invitato alla XIV Quadriennale di Roma presenta il lavoro Io ne so quanto me, nel 2006 vince il Premio pagine Bianche d’autore Reg. Umbria, con il lavoro Oggi a te, domani a te; nel 2007 vince con l’Arch. A. Dragoni il concorso per la pavimentazione artistica di due piazze, nuovo Palazzo della Regione a Udine, con il lavoro 4 di 219 ne fanno una R(a/e)gione.
Esposizioni Collettive (selezione): 2000XL Premio Suzzara, Gal. Civ. d’arte Cont Suzzra, Mn; 2002 in Ralenti, Fond. Bevilacqua La Masa, Ve, Il Vizio dell’Agnello, Studio Ercolani, Bo, 200.3XIV Esposizione Quadriennale, Ant. 2, palazzo Reale, Na; Premio Maretti; GAM, Bo; 2004Italai & Cile, Ist. Italo-Latino Americano, scuderie palazzo Santacroce, Rm; 2005 premio Lissone, Museo lissone, Mi; 2008 Arrivi e partenze; Mole Vanvitelliana, An.
Esposizioni Personali: 1996 Air, Gal. Atelier, Pg; 2000 Anpcra Ancora, galleria Fioretto, Pd; 2001 Premio nescafè, palazzo dell’Arte, Mi; Servizio da dodici, Galleria Corraini, Mn; 2002 Aciascuino il suo, AZMZ, Bo; 2003 Io ne so quanto me; Gal. Corraini, Mn; Siamo sempre Soggetti, Gal. Corraini Mn; La forma definisce l’emozione,interno 12, Mn; Secondo me; 2005 Avrei preferito che una volta rimanesse adesso; Gal. Cicognani, Colonia (D), 2006 Il cambiamento non è una sclta, avvine, Gal. F. Fetticciari, Pg.
06
dicembre 2008
Nicola Renzi – Reduce
Dal 06 dicembre 2008 al 28 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA SILVY BASSANESE
Biella, Via Galileo Galilei, 45, (Biella)
Biella, Via Galileo Galilei, 45, (Biella)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 16-19 – Gli altri giorni su appuntamento
Vernissage
6 Dicembre 2008, ore 18
Autore