L’intuizione di Nicola Russo è
stata di fondere in un’ unica parola, armonia musicale e cromatica con accostamenti ricercati, per avvicinarci al messaggio intimo sotteso, musicale/cromatico insieme.
Magia del colore quindi, che subito cattura e seduce lo sguardo
e diviene umore, emozione, allegria, vita. Smuove, stimola,
scardina, vitalizza proprio in quanto Nicola Russo non lo adopera tanto, o soltanto, come materia, bensì come manifestarsi in multicromia di quella verve o, forse ancora meglio
dire di quella joie de vivre che egli intende indurre e proporre nei suoi quadri narrati e descritti nel gioco del colore, interpretando quella funzione determinante che Guillame Apollinaire
attribuiva proprio al colore, in rapporto alle dimensioni esistenziali, sostenendo a proposito dei Pittori Cubisti (1913) in cui “...il colore non è più solamente una coloritura o trasposizione luminosa, e non ha più significato simbolico perchè
esso stesso è forma e luce di quanto rappresenta. La dimensione
ideale è il colore. Per conseguenza ha tutte le altre
dimensioni. Il colore non dipende più da queste tre conosciute,
ma è esso stesso che le crea ”. Così Nicola Russo restituisce
ad uno stesso tempo, da un lato il colore, il timbro, il
peso della parola e dall’altro l’immagine colorata
dall’emozione che accende, cattura, coinvolge e arricchisce
il senso dell’ adesione psicologica e, dunque dell’effettiva
comunicazione, che per Nicola Russo, viene in superficie
attraverso Moz-Art come evento non solamente estetico:
egli ne ha fatto un medium necessario della sua esistenza,
nella piena convinzione dell’importanza di colorare di
emozioni la vita di ogni giorno, e non solo la sua.
Un artista che opera da sempre tra sofisticate elaborazioni
cromatiche utilizzando il computer come nuovo pennello
tecnologico, dalle incredibili potenzialità.