Campo è lieta di presentare “Sorbole”, personale di Nicola Trezzi.

In questa mostra l’artista utilizza alcuni elementi legati al suo lavoro e altri legati alla storia di Campo, raccogliendo la sua produzione degli ultimi due anni in una ironica mini-retrospettiva. Nicola Trezzi occupa gli spazi di Campo trasformandoli in un’immaginaria Pinacoteca dove le opere sono riunite o isolate, a seconda della loro importanza, in sale differenti. Questa Pinacoteca, provvista di biglietteria, comitato scientifico, schede didattiche alle opere e wunderkammer, si divide in due piani. Al piano terra l’artista raccoglie una serie di disegni, fatti détournando hit dell’arte rinascimentale mescolandole ad icone della contemporaneità, e un camerino-installazione che ruota intorno ad un disegno regalato da Nicola, all’età di otto anni, alla sua amica Bianca, la quale a sua volta lo ha di nuovo a lui regalato dopo 12 anni. In due spazi delle cantine sono invece installate una serie di sculture-ritratto. La particolarità di questa serie è legata al processo intorno al quale le opere sono state pensate e realizzate: Trezzi, dopo aver creato un ritratto su misura per una persona, lo regala al destinatario. In questo modo l’opera non è il manufatto (in mostra) bensì il legame affettivo che quel manufatto rappresenta. Creando questa serie l’artista si vincola a chi possiede e conserva quelle opere; ogni volta l’artista è costretto a chiedere in prestito questi ritratti senza la sicurezza che questo venga concesso, come nel caso di Sonia che non è stata prestata e figura in mostra solo attraverso una fotografia. L’ultimo particolare riguarda le modalità di curatela dei lavori; Nicola Trezzi si è avvalso della consulenza di Carlo Falciani, proprietario di Campo nonché docente e storico dell’arte del Cinquecento, per la disposizione delle opere, e dell’aiuto di Francesco Falciani e di Luigi Leonidi. Per i disegni esposti al piano terra è stata seguita la consueta armonica simmetria delle quadrerie seicentesche, come la Galleria Palatina di Palazzo Pitti, mentre per gli oggetti e per le sculture-ritratto si è analogicamente riproposto il modello dei camerini rinascimentali o delle “grotte” dove venivano esposte le collezioni di bronzetti e sculture.

Nicola Trezzi è nato a Magenta nel 1982, vive e lavora a Milano.

Attualmente sta preparando un progetto con Giulia Cilla e Alice Tomaselli che sarà presentato in anteprima all’interno dello stand della galleria Unorossodue di Milano alla edizione 2007 di Miart.