“Quelle di Nicolò Tomaini sono opere che presentano e rappresentano la nuova iconografia sociale. Un mondo sostituito dai simboli massivi, potenti, utili, ma anche invadenti e spersonalizzanti.

Un’arte che si pone quasi oggettivamente, per quanto termine non sia più errato di fronte all’interpretazione di un’opera che mastica stralci del residuo popolareartistico degli ultimi 50 anni e li ripropone con una nuova terminologia.
Con un’iconografia semplice e immediatamente leggibile, nota a tutti, Nicolò ci obbliga a riflettere sul vero senso dei simboli, riproponendoceli anche provocatoriamente. Obbligando lo spettatore ad interrogarsi sui significati personali di una visione oggettiva. Un processo di digestione che obbliga ad assimilare e comprendere molti aspetti di questa nuova quotidianità multimediale.

Voce inevitabile del proprio tempo, Nicolò non affronta con leggerezza questi temi, ma anzi li accentua, facendosene portavoce con opere che mescolano sapientemente multimedialità, filosofia e storia dell’arte, in una riflessione estetica su quello che oggi sono, in tutti i sensi, le nuove icone.”