Nihal Mumcu (Samsun, Turchia, 1979), artista visiva che esplora la fotografia e i suoi diversi formati come modello soggettivo di promiscuità nella rappresentazione, presenta in Micro la sua mostra individuale GenderWear, prima esperienza del suo lavoro artistico in Italia.
Ispirandosi alla costruzione sociale del genere come un condizionamento culturale derivato dalle strutture di potere, Mumcu interverrà nello spazio con diversi supporti, oltre a presentare una performance in Via della Chiesa.
Una serie di vestiti fotostampati in tecnica Van Dyke, una serie fotografica di ritratti in stile tradizione familiare, disegni raffiguranti esseri intersessuali ed ermafroditi, elementi di merchandising rivisitati con una rilettura personale del David di Michelangelo compongono la mostra, complementata con testi e documenti provenienti da archivi medici e giuridici, cosí come racconti di storie di vita.
Un compendio organico e frammentato che rende, dal poetico e dalla bellezza, un meritato omaggio all’alterità e alla dissidenza, in un mondo che, anche se in espansione, sembra resistere all’assimilazione di nuovi gradi di verità circa le categorie sociali e morali tradizionali.

Alex Brahim