Immersi in un neutro spazio bianco, a mezzo busto, coppie formate da due uomini e due donne campeggiano all’interno di due enormi poster rettangolari che rimandano alla comunicazione pubblicitaria. È Nordine Sajot l’artista protagonista dell’ultima mostra prima dell’estate del ciclo espositivo “Arti in Circolo”, ospitato negli spazi del romano Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli (Roma, via Efeso 2A), a cura di Francesco Paolo Del Re e Antonio David Fiore.

La personale dell’artista francese (1975), che vive e lavora a Roma, si intitolata “Cultura Fisica White Spirit (Suite # 3). Inaugura domenica 24 maggio, a partire dalle 17.30, ed è visitabile fino al 14 giugno.

Nello spazio espositivo del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli campeggiano due grandi poster: sono ritratti fotografici, che evocano il linguaggio della pubblicità, di coppie di persone vestite di bianco, su un fondo bianco. Diversamente, però, da ciò che accade nella pubblicità, l’attenzione dell’osservatore si concentra sul gesto bloccato dei modelli: nelle fotografie di Nordine Sajot proposte in mostra gli oggetti sono assenti, sostituiti da un puro atto. L’effetto di straniamento conseguente a questa assenza ha lo scopo di porre l’attenzione proprio sulla potenzialità espressiva della gestualità e dei suoi contenuti antropologici, tanto naturali da essere immediatamente riconoscibili e totalmente indifferenti alle diverse identità politiche, culturali, sessuali, religiose dei suoi protagonisti.

In mostra viene presentato anche un video in cui, utilizzando la tecnica del morphing, le fisionomie dei modelli si fondono le une nelle altre, sottoposte a una continua metamorfosi, il cui filo conduttore rimane una comune condizione interiore di necessità e di ricerca di soddisfazione.

Le opere presentate in mostra fanno parte e sono tratte dalle serie CULTURA FISICA e EX-VOTO, che hanno impegnato l’artista tra il 2005 e il 2009.

Nel suo percorso di ricerca, Nordine Sajot è interessata a indagare l’aspetto antropologico della società, riflettendo in particolare sulle tematiche del cibo e del consumo. La sua produzione ha compreso finora fotografie, video, sculture, installazioni, performance e multipli.

Gallerie di riferimento: Studio Stefania Miscetti Roma, Metis_NL Amsterdam.

Il suo lavoro è stato presentato in diverse gallerie, spazi istituzionali e festival, tra cui (selezione): Palazzo delle Esposizioni (Roma 2009-2008); MACRO Future- Museo d’Arte Contemporanea (Roma 2009-2008); MNAC Museo Nazionale di Arte Contemporanea Bucarest (2009); Museo del Corso (Roma 2008); Studio Stefania Miscetti (Roma 2008-2007); CIAC Centro Internazionale per l'Arte Contemporanea Castello Colonna (Genazzano, Roma 2007); Galleria Metis_NL (Amsterdam 2007-2004); C/O Careof Fabbrica del Vapore (Milano 2006 – 2005 – 2002); MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università “La Sapienza” (Roma 2006); Fondazione Arnaldo Pomodoro (Milano 2006); Galleria Civica (Modena 2006); Istanbul Contemporary Art Museum (Istanbul 2005).