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Nunziante
In mostra una attenta selezione di circa 50 capolavori di Antonio Nunziante provenienti da collezioni pubbliche e private e dalla collezione personale del Maestro. Dipinti ad olio, ma anche ceramiche e opere grafiche che raccontano il percorso dell’artista fino ai giorni nostri, dalle grandi mostre nazionali ai record d’asta presso Sotheby’s, fino al circuito espositivo internazionale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Museo MIIT di Torino, la rivista internazionale Italia Arte, la Galleria Folco presentano la mostra
“Nunziante” presso il Museo MIIT di Torino, dall’11 dicembre 2015 al 12 gennaio 2016, curata da Guido
Folco.
Direttamente dal Museo Centre of Modern Art Site Oud Sint-Jan di Bruges e dalla Triennale della città
belga, che hanno ospitato la mostra “From Picasso to Nunziante”, curata da Italia Arte e Museo MIIT,
giunge anche a Torino, presso gli spazi del MIIT, una storica esposizione dedicata ad Antonio Nunziante. Dal
dialogo serrato presso il Museo Oud Sint-Jan di Brugge tra i lavori del maestro Nunziante e i capolavori di
artisti immortali quali Picasso, Jean-Baptiste Corot, Eugène Boudin, Claude Monet, Auguste Renoir, Edgard
Degas, Paul Signac, Auguste Rodin, Henri de Toulouse-Lautrec, André Breton, René Magritte, Joan Miró,
Marc Chagall, Georges Braque, Henri Matisse, è nato un percorso progettuale che vedrà i lavori del maestro
Nunziante approdare presso alcuni dei musei più prestigiosi del mondo. Dall’appuntamento del Museo MIIT
di Torino, infatti, la mostra si sposterà al Museo Altes Dampfbad di Baden-Baden, in Germania, per
proseguire tra Milano, Lugano e la Pall Mall Gallery di Londra, fino alla Zhou Brothers Art Center Foundation
di Chicago, per tornare, infine, al Museo Oud Sint-Jan di Bruges con l’eccezionale mostra “Picasso, Mirò,
Nunziante”, evento unico nel panorama mondiale: mai prima d’ora un artista contemporaneo è stato scelto
da un museo per partecipare ad una mostra dedicata al più grande artista della storia, Picasso e ad un altro
mostro sacro, come Mirò. In mostra una attenta selezione di circa 50 capolavori di Antonio Nunziante
provenienti da collezioni pubbliche e private e dalla collezione personale del Maestro. Dipinti ad olio, ma
anche ceramiche e opere grafiche che raccontano il percorso dell’artista fino ai giorni nostri, dalle grandi
mostre nazionali ai record d’asta presso Sotheby’s, fino al circuito espositivo internazionale.
TESTO CRITICO
La scelta curatoriale dell’esposizione al Museo MIIT rispecchierà, almeno in parte, quella dei prossimi eventi
dedicati all’arte del maestro Nunziante: sarà presentata una selezione importante di opere che raccontano
la stretta condivisione di intenti che sta alla base del rapporto, ancora oggi indissolubile, tra arte moderna e
arte contemporanea. Elemento, questo, evidenziato dalle recenti mostre di Nunziante, tra cui quella a
Palazzo Ducale di Genova, che ha visto i suoi “Paesaggi della Luce” narrare l’evoluzione stilistica e
concettuale dall’interpretazione del ‘bello di natura’ di Van Gogh e Gauguin, naturalistica ed espressionista,
alle visioni intellettuali e mentali del maestro italiano, in cui il colore e la luce si fanno portatori di
sentimento e vibrazioni interiori. In tali lavori Nunziante esprime una poetica del colore e della luce, della
materia e del segno dinamica e veemente, istintiva e sapientemente calibrata, attraverso cui emerge non
soltanto la ricerca stilistica e sperimentale del maestro, condotta nel corso del suo percorso stilistico, ma
anche e soprattutto quell’eterna e sublime partecipazione d’intenti che unisce da sempre l’artista al mondo
delle universali emozioni. E’ il caso di dipinti come “Suoni, percorsi e luci”, “Super Natura”, “Io sono il
Signore degli spazi vuoti e dei suoi itinerari, conosco il mio”, in cui la matericità del pigmento costruisce una
natura viva, palpitante, reale, sposandosi ad una concettualità simbolica del contenuto. Luci e colori che
diventano espressioni dello spirito in altri capolavori nunziantiani, presentati in occasione della mostra
“Nunziante. Dal Caravaggio”, curata da Marco Goldin a Castel Sismondo di Rimini nel 2011. L’esposizione ha
rappresentato l’occasione unica per ammirare il capolavoro del genio lombardo “Estasi di San Francesco”,
realizzato tra il 1594 e il 1595, reinterpretato da Antonio Nunziante secondo canoni stilistici moderni e
immortali al contempo. Qui è la profondità dei contrasti chiaroscurali, morbida e rarefatta, quasi un sospiro
rispetto alla poetica caravaggesca, a sperimentare l’attualità di un linguaggio poetico che in Nunziante è
sempre proiettato verso il futuro e la speranza, verso la salvezza e la redenzione dell’Uomo nella storia. Il
passaggio diventa immediato e naturale alla grande stagione del Simbolismo e della Metafisica, con cui
Nunziante intrattiene un rapporto epidermico e sensuale. La mostra “Isole del pensiero. Böcklin, de Chirico,
Nunziante “, presentata al Palazzo Comunale di Fiesole nel 2011, documenta, come scrive il curatore
Giovanni Faccenda, “una ideale convergenza intellettuale fra i tre protagonisti, lungo una linea di continuità
fra modernità e contemporaneità. Una linea, cui è estraneo qualsiasi concetto di “discepolato” e nella quale
emergono senz’altro più numerose le differenze delle affinità fra Böcklin, de Chirico e Nunziante. Ciascuno,
peraltro, viaggiatore isolato, in epoche diverse, nel misterioso ed intrigante universo della metafisica”.
Ecco, allora, che il percorso di Nunziante si fa limpida espressione di un mestiere antico, quello di pittore,
ma anche di scultore e artista-artigiano, inteso quest’ultimo come mediatore tra scienza e natura, spirito e
realtà, idea e immaginazione, come sosteneva Friedrich Schelling nel 1800, in “Sistema della filosofia
trascendentale”. Per il filosofo tedesco, infatti, l’unione di spirito e natura, che tendono a risolversi l’uno
nell’altra, risulta istintiva e immediata, possibile solamente attraverso l’anima e il sentimento, superando
così d’un sol balzo le teorizzazioni del Secolo dei Lumi e la loro rigida razionalizzazione dell’universo. Anche
sotto questo aspetto, Nunziante riesce a scardinare i canoni del contemporaneo, sempre più orientato ad
una provocatoria e sterile concettualizzazione, per orientare l’estetica del suo linguaggio pittorico verso un
ideale di forma e contenuto che trascenda il contingente, per divenire eterno e universale alfabeto
esistenziale. Ogni opera di Nunziante diventa così come un ‘Teatròn’ dell’antica Grecia, un ‘luogo dello
sguardo’, in cui non siamo noi ad osservare, ma da cui siamo scrutati dal dio della verità e della storia: un
teatro ideale, quindi, su cui si affacciano arcaiche presenze ed immortali emozioni. Anche in tale parallelo
possibile, tra l’arte di Nunziante e i maestri, testimoni della pittura moderna, è infatti imprescindibile una
profonda riflessione intorno all’Uomo e allo spirito della natura, a quel panteismo sognante che ci permette
di intravvedere nelle nuvole sinuose di Nunziante, nei suoi cieli abbandonati ad uno sguardo disteso sul
mondo, negli interni spalancati sul Sublime dell’inconscio e dell’inconoscibile l’eterna e immutabile poesia
dell’Universo.GUIDO FOLCO
DATI DELLA MOSTRA:
“NUNZIANTE” Dall’11 dicembre 2015 al 12 gennaio 2016
INAUGURAZIONI: Venerdì 11 dicembre 2015, dalle ore 18.
MUSEO MIIT, Corso Cairoli, 4 – 10123 Torino
ORARI MUSEO: mart-sab 15.30-19.30; altri giorni su appuntamento per gruppi, scolaresche, visite guidate
INFORMAZIONI:
MUSEO MIIT - CORSO CAIROLI 4 TORINO
TEL. 011.8129776 – WWW.MUSEOMIIT.IT – INFO@MUSEOMIIT.IT
STUDIO NUNZIANTE: 011.9376877
ITALIA ARTE – MUSEO MIIT
C.so Cairoli, 4 - 10123 Torino Tel. / Fax: 011.8129776 Guido Folco - Tel. 011.8129776 - 334.3135903
info@italiaarte.it - www.italiaarte.it – INFO@MUSEOMIIT.IT – WWW.MUSEOMIIT.IT
“Nunziante” presso il Museo MIIT di Torino, dall’11 dicembre 2015 al 12 gennaio 2016, curata da Guido
Folco.
Direttamente dal Museo Centre of Modern Art Site Oud Sint-Jan di Bruges e dalla Triennale della città
belga, che hanno ospitato la mostra “From Picasso to Nunziante”, curata da Italia Arte e Museo MIIT,
giunge anche a Torino, presso gli spazi del MIIT, una storica esposizione dedicata ad Antonio Nunziante. Dal
dialogo serrato presso il Museo Oud Sint-Jan di Brugge tra i lavori del maestro Nunziante e i capolavori di
artisti immortali quali Picasso, Jean-Baptiste Corot, Eugène Boudin, Claude Monet, Auguste Renoir, Edgard
Degas, Paul Signac, Auguste Rodin, Henri de Toulouse-Lautrec, André Breton, René Magritte, Joan Miró,
Marc Chagall, Georges Braque, Henri Matisse, è nato un percorso progettuale che vedrà i lavori del maestro
Nunziante approdare presso alcuni dei musei più prestigiosi del mondo. Dall’appuntamento del Museo MIIT
di Torino, infatti, la mostra si sposterà al Museo Altes Dampfbad di Baden-Baden, in Germania, per
proseguire tra Milano, Lugano e la Pall Mall Gallery di Londra, fino alla Zhou Brothers Art Center Foundation
di Chicago, per tornare, infine, al Museo Oud Sint-Jan di Bruges con l’eccezionale mostra “Picasso, Mirò,
Nunziante”, evento unico nel panorama mondiale: mai prima d’ora un artista contemporaneo è stato scelto
da un museo per partecipare ad una mostra dedicata al più grande artista della storia, Picasso e ad un altro
mostro sacro, come Mirò. In mostra una attenta selezione di circa 50 capolavori di Antonio Nunziante
provenienti da collezioni pubbliche e private e dalla collezione personale del Maestro. Dipinti ad olio, ma
anche ceramiche e opere grafiche che raccontano il percorso dell’artista fino ai giorni nostri, dalle grandi
mostre nazionali ai record d’asta presso Sotheby’s, fino al circuito espositivo internazionale.
TESTO CRITICO
La scelta curatoriale dell’esposizione al Museo MIIT rispecchierà, almeno in parte, quella dei prossimi eventi
dedicati all’arte del maestro Nunziante: sarà presentata una selezione importante di opere che raccontano
la stretta condivisione di intenti che sta alla base del rapporto, ancora oggi indissolubile, tra arte moderna e
arte contemporanea. Elemento, questo, evidenziato dalle recenti mostre di Nunziante, tra cui quella a
Palazzo Ducale di Genova, che ha visto i suoi “Paesaggi della Luce” narrare l’evoluzione stilistica e
concettuale dall’interpretazione del ‘bello di natura’ di Van Gogh e Gauguin, naturalistica ed espressionista,
alle visioni intellettuali e mentali del maestro italiano, in cui il colore e la luce si fanno portatori di
sentimento e vibrazioni interiori. In tali lavori Nunziante esprime una poetica del colore e della luce, della
materia e del segno dinamica e veemente, istintiva e sapientemente calibrata, attraverso cui emerge non
soltanto la ricerca stilistica e sperimentale del maestro, condotta nel corso del suo percorso stilistico, ma
anche e soprattutto quell’eterna e sublime partecipazione d’intenti che unisce da sempre l’artista al mondo
delle universali emozioni. E’ il caso di dipinti come “Suoni, percorsi e luci”, “Super Natura”, “Io sono il
Signore degli spazi vuoti e dei suoi itinerari, conosco il mio”, in cui la matericità del pigmento costruisce una
natura viva, palpitante, reale, sposandosi ad una concettualità simbolica del contenuto. Luci e colori che
diventano espressioni dello spirito in altri capolavori nunziantiani, presentati in occasione della mostra
“Nunziante. Dal Caravaggio”, curata da Marco Goldin a Castel Sismondo di Rimini nel 2011. L’esposizione ha
rappresentato l’occasione unica per ammirare il capolavoro del genio lombardo “Estasi di San Francesco”,
realizzato tra il 1594 e il 1595, reinterpretato da Antonio Nunziante secondo canoni stilistici moderni e
immortali al contempo. Qui è la profondità dei contrasti chiaroscurali, morbida e rarefatta, quasi un sospiro
rispetto alla poetica caravaggesca, a sperimentare l’attualità di un linguaggio poetico che in Nunziante è
sempre proiettato verso il futuro e la speranza, verso la salvezza e la redenzione dell’Uomo nella storia. Il
passaggio diventa immediato e naturale alla grande stagione del Simbolismo e della Metafisica, con cui
Nunziante intrattiene un rapporto epidermico e sensuale. La mostra “Isole del pensiero. Böcklin, de Chirico,
Nunziante “, presentata al Palazzo Comunale di Fiesole nel 2011, documenta, come scrive il curatore
Giovanni Faccenda, “una ideale convergenza intellettuale fra i tre protagonisti, lungo una linea di continuità
fra modernità e contemporaneità. Una linea, cui è estraneo qualsiasi concetto di “discepolato” e nella quale
emergono senz’altro più numerose le differenze delle affinità fra Böcklin, de Chirico e Nunziante. Ciascuno,
peraltro, viaggiatore isolato, in epoche diverse, nel misterioso ed intrigante universo della metafisica”.
Ecco, allora, che il percorso di Nunziante si fa limpida espressione di un mestiere antico, quello di pittore,
ma anche di scultore e artista-artigiano, inteso quest’ultimo come mediatore tra scienza e natura, spirito e
realtà, idea e immaginazione, come sosteneva Friedrich Schelling nel 1800, in “Sistema della filosofia
trascendentale”. Per il filosofo tedesco, infatti, l’unione di spirito e natura, che tendono a risolversi l’uno
nell’altra, risulta istintiva e immediata, possibile solamente attraverso l’anima e il sentimento, superando
così d’un sol balzo le teorizzazioni del Secolo dei Lumi e la loro rigida razionalizzazione dell’universo. Anche
sotto questo aspetto, Nunziante riesce a scardinare i canoni del contemporaneo, sempre più orientato ad
una provocatoria e sterile concettualizzazione, per orientare l’estetica del suo linguaggio pittorico verso un
ideale di forma e contenuto che trascenda il contingente, per divenire eterno e universale alfabeto
esistenziale. Ogni opera di Nunziante diventa così come un ‘Teatròn’ dell’antica Grecia, un ‘luogo dello
sguardo’, in cui non siamo noi ad osservare, ma da cui siamo scrutati dal dio della verità e della storia: un
teatro ideale, quindi, su cui si affacciano arcaiche presenze ed immortali emozioni. Anche in tale parallelo
possibile, tra l’arte di Nunziante e i maestri, testimoni della pittura moderna, è infatti imprescindibile una
profonda riflessione intorno all’Uomo e allo spirito della natura, a quel panteismo sognante che ci permette
di intravvedere nelle nuvole sinuose di Nunziante, nei suoi cieli abbandonati ad uno sguardo disteso sul
mondo, negli interni spalancati sul Sublime dell’inconscio e dell’inconoscibile l’eterna e immutabile poesia
dell’Universo.GUIDO FOLCO
DATI DELLA MOSTRA:
“NUNZIANTE” Dall’11 dicembre 2015 al 12 gennaio 2016
INAUGURAZIONI: Venerdì 11 dicembre 2015, dalle ore 18.
MUSEO MIIT, Corso Cairoli, 4 – 10123 Torino
ORARI MUSEO: mart-sab 15.30-19.30; altri giorni su appuntamento per gruppi, scolaresche, visite guidate
INFORMAZIONI:
MUSEO MIIT - CORSO CAIROLI 4 TORINO
TEL. 011.8129776 – WWW.MUSEOMIIT.IT – INFO@MUSEOMIIT.IT
STUDIO NUNZIANTE: 011.9376877
ITALIA ARTE – MUSEO MIIT
C.so Cairoli, 4 - 10123 Torino Tel. / Fax: 011.8129776 Guido Folco - Tel. 011.8129776 - 334.3135903
info@italiaarte.it - www.italiaarte.it – INFO@MUSEOMIIT.IT – WWW.MUSEOMIIT.IT
11
dicembre 2015
Nunziante
Dall'undici dicembre 2015 al 12 gennaio 2016
arte contemporanea
Location
MIIT – MUSEO INTERNAZIONALE ITALIA ARTE
Torino, Corso Cairoli, 4, (Torino)
Torino, Corso Cairoli, 4, (Torino)
Orario di apertura
mart-sab 15.30-19.30; altri giorni su appuntamento per gruppi, scolaresche, visite guidate
Vernissage
11 Dicembre 2015, h 18
Sito web
www.italiaarte.it
Autore
Curatore