Promossa e prodotta dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano con la Fondazione Michetti e organizzata da Artematica, la mostra NUOVI PITTORI DELLA REALTA’ propone al PAC, Padiglione d’Arte Contemporanea, 76 artisti italiani e 142 opere selezionati dalla 58° edizione del Premio Michetti quale ideale collegamento con la mostra “Arte Italiana. 1968-2007.Pittura” in corso a Palazzo Reale (le due mostre possono essere visitate con un unico biglietto cumulativo del costo di 10 euro, in vendita presso la biglietteria di Palazzo Reale). Tra le opere in mostra anche un lavoro di Till Freiwald, vincitore del 58° Premio Michetti ex aequo con Cristiano Tassinari.

L’esposizione vuole mettere in evidenza l’aspetto trasversale di questo movimento artistico “sotterraneo” al quale partecipano le nuove generazioni di artisti italiani che sono riusciti ad abbracciare le ragioni e gli stimoli di un nuovo approccio alla realtà.

"La mostra del Premio Michetti è una straordinariamente tesa e coerente illustrazione della visione di Maurizio Sciaccaluga con gli stessi principi e molti degli artisti della mostra milanese Arte Italiana in corso a Palazzo Reale. Anche la rigorosa mostra del Premio Michetti rivela l'ambizione di fare storia e di indicare valori resistenti nel solco del tema “la centralità dei linguaggi tradizionali”. (Vittorio Sgarbi)

Gli artisti selezionati in NUOVI PITTORI DELLA REALTA’ spinti da una mutata consapevolezza, da un atteggiamento diverso rispetto al passato, lavorano con maggiore ironia e spregiudicatezza sul reale, spesso studiando le tecniche più antiche, per poi riappropriarsene e rielaborarle in opere d’arte che attingono a piene mani dalla società odierna reale, nella quale tutti viviamo. I loro modelli scaturiscono dalle programmazioni televisive e da ogni genere di telecomunicazione, dalle pagine dei giornali e dalla letteratura, ma anche dalla semplice vita quotidiana, dagli ambienti domestici e familiari e riportano l’attenzione sull’uomo, il suo destino quotidiano, le sue emozioni e sentimenti di fronte al peso crescente di alienazioni dovute ai sistemi sociali dominanti, al montare delle mode e degli opportunismi culturali.
Questi artisti, inoltre, prediligono temi alla base del nostro vivere quotidiano: la spersonalizzazione dei luoghi in cui viviamo (le realtà industriali, i non –luoghi), il dramma e l’ipocrisia delle relazioni umane, la violenza domestica e le tensioni familiari; altri riflettono sull’influenza crescente della pubblicità e della moda, approdando a nuove tematiche vuoi di stampo neopop, vuoi di stampo intimista o di aperta critica alla mercificazione imperante; altri ancora preferiscono rifugiarsi in un mondo onirico e immaginario che si trova al confine tra la realtà attuale e la previsione di universi futuri, creando così paesaggi postpunk sospesi tra arcaicità e futuro, abitati da personaggi cibernetici o da misteriose donne-animali.

Tornare a riflettere sui “nuovi realismi”, italiani, europei e americani, oggi significa anche ridare centralità ai linguaggi tradizionali come la pittura e la scultura, proponendo un percorso tematico nelle opere d’arte più aderente alle istanze della società attuale.