Incontri sulla Fotografia di Spettacolo

San Miniato (PI)

31 Ottobre – 29 Novembre 2009


Si apre sabato 31 ottobre 2009 a San Miniato la 6a edizione di Occhi di Scena 2009 organizzata dal Centro per la Fotografia dello Spettacolo con la direzione di Massimo Agus e Cosimo Chiarelli

Anche quest'anno l’edizione 2009 di Occhi di Scena si propone come momento di incontro e di riflessione sulla fotografia di spettacolo. Il Centro per la Fotografia dello Spettacolo si è ritagliato in questi anni uno spazio specifico di studio e di ricerca tre il teatro e la fotografia. Gli incontri di Occhi di Scena, le giornate di studio, il concorso fotografico, le pubblicazioni e le mostre, sono state ogni volta occasione per discutere, approfondire, e valorizzare i punti di contatto e d’intersezione tra questi mondi confinanti e le loro rispettive forme di linguaggio, che danno vita a interessanti percorsi artistici, storici e culturali.

L’edizione Occhi di Scena 2009 si apre il 31 ottobre a San Miniato.

Il programma prevede nella sala dell'Accademia degli Euteleti la mostra del vincitore e dei selezionati del Premio Hystrio-Occhi di scena 2009. In questa occasione verrà consegnato il premio alla vincitrice, la fotografa belga Jonah Samyn. Gli altri autori selezionati sono: Maxime Beaufey, Marco Davolio, Valerio Iacobini, Marianna Lodeserto, Francesco Niccolai, Alvise Nicoletti e Fabio Borot, Claudia Papini, Luciano Paselli, Danilo Zappulla.

Nell'atrio degli Spedali Riuniti è allestita la mostra dei lavori realizzati dai partecipanti del Corso Avanzato di Fotografia Teatrale che si è svolto nel mese di luglio a San Miniato. Quest’anno il corso, diretto da Massimo Agus, e in collaborazione con la Libera Accademia di Belle Arti di Firenze (LABA), ha visto l'appassionata presenza di 17 partecipanti provenienti da tutta Italia.




Negli spazi museali di Via Angelica, è allestita la mostra A scene chiuse. Momenti ed immagini del teatro in carcere.

La mostra è a cura di Andrea Mancini e prodotta dal Centro per la fotografia dello Spettacolo con il patrocinio dell Regione Toscana. L'esposizione ospita fotografie di Maurizio Buscarino, Francesco Galli, Alessandro Botticelli, Paolo Ranzani, Enzo Cei, Massimo Agus, Simone Donati, Clara Vannucci, e di altri fotografi anche con una sezione internazionale e una sul teatro carcere in Toscana.

Anche quest’anno va il nostro ringraziamento alla città di San Miniato, che accoglie nella splendida cornice delle suo territorio le iniziative di Occhi di Scena, e alla sua Amministrazione Comunale, che ha sempre supportato e incoraggiato il nostro progetto.

La manifestazione Occhi di Scena è promossa dal Centro per la Fotografia dello Spettacolo e dal Comune di San Miniato, con il supporto del Teatrino dei Fondi e la Titivillus Mostre Editoria.



























# Occhi di Scena 2009

Incontri sulla Fotografia di Spettacolo

San Miniato (PI)

31 Ottobre – 30 Novembre 2009


Programma


Inaugurazione

Sabato 31 ottobre 2009

Accademia degli Euteleti

16,30 Attribuzione del Premio Hystrio-Occhi di Scena 2009

17,00 Inaugurazione delle mostre


Le mostre

Premio Hystrio-Occhi di scena 2009

Mostra di Jonah Samyn, 1° premio

Mostra dei selezionati

Accademia degli Euteleti, piazza XX Settembre 21

orario: Martedì-Domenica 15.00-18.00



Corso Avanzato di Fotografia Teatrale 2009.

Mostra degli allievi

Atrio degli Spedali Riuniti

Piazza 20 Settembre

orario: Lunedì-sabato 10.00-19.00


A scene chiuse. Momenti ed immagini del teatro in carcere.

Via Angelica

Piazza del popolo

orario: Sabato-domenica 10.00-13.00/15.00-18.00




# Occhi di Scena 2009

Incontri sulla Fotografia di Spettacolo


SCHEDE DELLE MOSTRE

Mostra Premio San Miniato per la Fotografia di Spettacolo 2009

Il Centro per la Fotografia dello Spettacolo, in collaborazione con la rivista di teatro Hystrio, presenta il vincitore e i finalisti del Premio Hystrio-Occhi di Scena per la Fotografia di Spettacolo, edizione 2009.

Il Premio ha visto la partecipazione di numerosi fotografi, italiani e stranieri, i cui lavori sono la dimostrazione della grande attenzione che questo genere di fotografia suscita e della pluralità di ricerche ed approcci che rappresentano e rispecchiano le diverse realtà teatrali fotografate.

Il Premio Occhi di scena ha già avuto diverse edizioni, e quest'anno attraverso la collaborazione con Hystrio, che ha inserito il premio all'interno dell'undicesima edizione del Premio Hystrio, vuole segnare l'importanza e la considerazione che la fotografia può e deve avere nell'ambito del teatro.

Lo scopo del Premio, che vuole diventare un appuntamento annuale, è infatti quello di valorizzare e far conoscere quei fotografi e quei progetti fotografici che vanno nella direzione di esplorare nuovi modelli creativi e rappresentativi dello spettacolo sia evidenziando una particolare sensibilità d’autore, sia portando avanti con modalità nuove la necessaria funzione documentaria della fotografia di scena.

La mostra presenta il lavoro completo della vincitrice del premio, la fotografa belga Jonah Samyn con il suo lavoro fotografico “5x5”. Il progetto è stato ritenuto dalla giuria interessante e innovativo in quanto frutto di una ricerca progettuale che si propone di verificare il rapporto tra danza e fotografia, per arrivare alla creazione di un’opera autonoma in cui la danza diventa immagine e relazione con lo spazio visivo, e la fotografia assorbe il ritmo e lo sviluppo del movimento coreografico. Jonah Samyn si è posta la domanda che tutti i fotografi di danza si sono fanno: la fotografia di danza è capace di rappresentare la qualità e i valori del movimento della danza, e come? Ed ha cercato di rispondere progettando un lavoro in collaborazione con 5 danzatrici, e fotografando delle improvvisazioni di 5 minuti, create appositamente per la macchina fotografica in diverse location esterne. Le serie di immagini sono il risultato di questo confronto tra le danzatrici, gli spazi e la fotografa che trasforma gli eventi in sequenze di immagini.

E' esposta inoltre una selezione di immagini dai lavori degli altri 9 autori finalisti: Maxime Beaufey, Marco Davolio, Valerio Iacobini, Marianna Lodeserto, Francesco Niccolai, Alvise Nicoletti e Fabio Borot, Claudia Papini, Luciano Paselli, Danilo Zappulla. Le loro altre opere rappresentano varie tipologie di spettacoli creando un insieme interessante ed eterogeneo, in cui gli autori hanno manifestato una precisa volontà di interpretazione del soggetto, ognuno a suo modo, mantenendo una coerenza interna al lavoro presentato e una unità progettuale definita e ben individuabile.




Collettiva dei partecipanti al Corso Avanzato di Fotografia Teatrale 2009

Si tratta dell’esposizione di alcune immagini realizzate dai partecipanti del Corso Avanzato di Fotografia Teatrale eseguite durante gli spettacoli delle manifestazioni estive “Prima del Teatro”, “La Luna Azzurra”, “Festa del Teatro” proposte dal Comune di San Miniato.

Quest’anno il Corso Avanzato di Fotografia Teatrale si è articolato in una settimana di lezioni e di incontri specialistici sui diversi aspetti dello spettacolo, nell’intento di dare ai partecipanti un’ampia possibilità di imparare a conoscere la fotografia teatrale nei suoi più diversi aspetti. Inoltre, quest’anno 4 dei 17 partecipanti al corso hanno potuto usufruire di una borsa di studio messa a disposizione dalla Libera Accademia Di Belle Arti di Firenze (LABA) per gli studenti di fotografia.


A scene chiuse. Momenti ed immagini del teatro in carcere.

La mostra è a cura di Andrea Mancini e prodotta dal Centro per la fotografia dello Spettacolo con il patrocinio della Regione Toscana. L'esposizione ospita fotografie di Maurizio Buscarino, Francesco Galli, Alessandro Botticelli, Paolo Ranzani, Enzo Cei, Massimo Agus, Simone Donati, Clara Vannucci, e di altri fotografi anche con una sezione internazionale e una sul teatro carcere in Toscana. La mostra intende presentare una scelta di differenti sguardi che hanno riletto fotograficamente le esperienze del teatro in carcere in alcune realtà italiane. Si tratta di una raccolta di immagini che non vuole tanto documentare in modo esaustivo questa particolare esperienza di teatro, ma piuttosto fornire una serie di approcci al racconto per immagini, specifici e diversi tra loro, che possono servire nella loro particolarità ad aprire una riflessione su quella che è stata ed è tuttora la pratica del teatro in carcere in Italia.

I fotografi che hanno seguito il lavoro delle compagnie che operano all'interno degli Istituti di pena hanno saputo cogliere, in modo profondo e articolato, il particolare incontro tra energie diverse ma complementari che osserviamo nella pratica del teatro in carcere: l'incontro potente e pieno di implicazioni tra l'energia dei teatranti che vogliono portare la strada della loro ricerca in nuovi territori, e l'energia umana dei detenuti, nutrita dalla tensione di erompere verso l'esterno, e verso una propria forma di salvezza, tramite il teatro.