La parte più divertente del mio lavoro è visitare gli studi degli artisti dove si respira profumo di trementina di olii ed inchiostri, rovistare fra tele accantonate e disegni dimenticati su scaffali o sotto pile di riviste. Recentemente, durante una mia incursione nello studio di Olga Maggiora per scegliere le opere da esporre a Londra, ho fatto una scoperta. Sono molti anni che conosco l’artista, abbiamo allestito numerose mostre insieme ma non avevo mai visto i suoi disegni storici: disegni in prevalenza ad inchiostro dove la figura umana è protagonista, evidenziata da una sola linea che circoscrive le masse volumetriche mettendo così in risalto il senso plastico proprio dello scultore.
Sono affascinata! Olga si schernisce ma io continuo a curiosare tra disegni e schizzi; in una cartellina un po’ sgualcita trovo anche le incisioni a punta secca. Sia i disegni che le incisioni mi piacciono molto per la forza, l’immediatezza e la freschezza del tratto; e pensare che sono di più di quarant’anni fa. Solo alcuni sono stati esposti anni addietro in una galleria di Firenze.
Detto-fatto… voglio esporli in galleria. Riportare questi lavori all’attenzione significa presentarli in una luce diversa molto spesso attuale anche se appartengono a periodi lontani.
Sarà una sorpresa anche per gli appassionati frequentatori della galleria che già conoscono ed apprezzano i lavori della Maggiora che, dopo le iniziali esperienze espressioniste, si è avviata alla ricerca di una maggiore sintesi plastica sfiorando la matrice costruttivista per evidenziare la modulazione minimale della forma.
Attualmente le sue opere sono caratterizzate da una precisa astrazione geometrica.
Visitare lo studio di Olga Maggiora è come percorrere l’intera vita di una vera artista sempre coerente con sé stessa e mai influenzata dalle mode; le sue opere sono frutto di un continuo ed assiduo lavoro di impegno e di ricerca.