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Olga Maggiora – Nel Tempo e nello Spazio
Personale della scultrice Olga Maggiora accompagnata da un’esaustiva analisi critica di Gianfranco Schialvino. Una scultura realizzata in rete metallica associata ad una serie di disegni preparatori e alcune opere in cartoncino laminato trattato in modo plastico
Comunicato stampa
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Mutabilis Arte ospita dal 26 novembre al 14 dicembre la personale della scultrice Olga Maggiora dal titolo "Nel Tempo e nello Spazio" accompagnata da un’esaustiva analisi critica di Gianfranco Schialvino. In mostra una scultura realizzata in rete metallica associata ad una serie di disegni preparatori e alcune opere in cartoncino laminato trattato in modo plastico.
(…) La costruzione delle opere di Olga Maggiora, si avvale di un procedimento in cui il rilievo, ora inteso in volumi definiti e derivanti dagli archetipi euclidei, ora materiale di frammentazione, sedimento o disgregazione, diventa fondamentale, causa e proiezione delle ombre, del grigio, lo scuro, vibrazione incostante e volubile, che muta al volgere prospettico dello sguardo, ad evidenziare, turbandola, la luce riflessa dal bianco del fondo. Su queste superfici – carte lamine lastre – dislocate sulla base nata incontaminata, proponimento mentale logico e pertanto di origine altrettanto intatta, ritornano, come compimento e risoluzione, gli altri interventi dell’artista, quasi a recupero di una intangibilità violata, a rammendo, bilanciamento, sutura: la disposizione di nuovi elementi, vuoi linee o segmenti, diritti o curvi, incrociati o a settori, quasi una summa dell’enunciazione del matematico alessandrino, compimento nel contrasto, riparazione per uno sfruttamento nuovo ed intenzionalmente impreziosito. (…)
È l’incidenza della luce che forma e definisce i piani e le architetture, i pieni ed i vuoti, gli spazi, insomma, l’autentica forza espressiva che la spinge a perseverare nella sua identità artistica. (…) La luce infatti, oltre a emanare dalla luminosità della materia metallica (era stata la terra smaltata nei primordi dell’attività artistica di Olga, poi il rame, l’alluminio ed ora l’acciaio e la carta acciaiata), oltre a rifrangersi sulla (e a riverberare dalla) superficie, riflette nei meandri delle pareti e si sviluppa diversa a ogni mutare di prospettiva nella posizione dello spettatore. Il quale diventa coinvolto nell’opera (ecco definito l’aspetto “sociale”, quello stesso ingrediente magnetico e collante che aspira in un vortice incontrovertibile ed incontrastabile il mondo dei “media” e l’arte vi ci s’è posta regina), partecipandovi inconsapevolmente, ma necessariamente, come parte attiva alla ricerca della metaforica composizione omogenea della forma, nella continua-infinita realizzazione fisica del concetto. (...)
Gianfranco Schialvino
Novembre 2019
(…) La costruzione delle opere di Olga Maggiora, si avvale di un procedimento in cui il rilievo, ora inteso in volumi definiti e derivanti dagli archetipi euclidei, ora materiale di frammentazione, sedimento o disgregazione, diventa fondamentale, causa e proiezione delle ombre, del grigio, lo scuro, vibrazione incostante e volubile, che muta al volgere prospettico dello sguardo, ad evidenziare, turbandola, la luce riflessa dal bianco del fondo. Su queste superfici – carte lamine lastre – dislocate sulla base nata incontaminata, proponimento mentale logico e pertanto di origine altrettanto intatta, ritornano, come compimento e risoluzione, gli altri interventi dell’artista, quasi a recupero di una intangibilità violata, a rammendo, bilanciamento, sutura: la disposizione di nuovi elementi, vuoi linee o segmenti, diritti o curvi, incrociati o a settori, quasi una summa dell’enunciazione del matematico alessandrino, compimento nel contrasto, riparazione per uno sfruttamento nuovo ed intenzionalmente impreziosito. (…)
È l’incidenza della luce che forma e definisce i piani e le architetture, i pieni ed i vuoti, gli spazi, insomma, l’autentica forza espressiva che la spinge a perseverare nella sua identità artistica. (…) La luce infatti, oltre a emanare dalla luminosità della materia metallica (era stata la terra smaltata nei primordi dell’attività artistica di Olga, poi il rame, l’alluminio ed ora l’acciaio e la carta acciaiata), oltre a rifrangersi sulla (e a riverberare dalla) superficie, riflette nei meandri delle pareti e si sviluppa diversa a ogni mutare di prospettiva nella posizione dello spettatore. Il quale diventa coinvolto nell’opera (ecco definito l’aspetto “sociale”, quello stesso ingrediente magnetico e collante che aspira in un vortice incontrovertibile ed incontrastabile il mondo dei “media” e l’arte vi ci s’è posta regina), partecipandovi inconsapevolmente, ma necessariamente, come parte attiva alla ricerca della metaforica composizione omogenea della forma, nella continua-infinita realizzazione fisica del concetto. (...)
Gianfranco Schialvino
Novembre 2019
26
novembre 2019
Olga Maggiora – Nel Tempo e nello Spazio
Dal 26 novembre al 14 dicembre 2019
arte contemporanea
Location
MUTABILIS
Torino, Via Dei Mille, 25/c, (Torino)
Torino, Via Dei Mille, 25/c, (Torino)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15:00-19:00, sabato 10:30-13:00/15:00-19:00, chiuso domenica e lunedì
Vernissage
26 Novembre 2019, h 18:00
Sito web
Autore
Autore testo critico