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Olivo, tesoro del Mediterraneo
La mostra presenta oltre 50 foto, selezionate dalle 200 presenti nel volume che le fa da catalogo, provenienti dagli Archivi e collezioni del Museo Alinari. Completano l’esposizione alcune immagini fornite dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio e da aziende e musei del settore.
Comunicato stampa
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Prosegue con la mostra “OliVo, tesoro del Mediterraneo” l’appuntamento annuale senese con la fotografia nato dalla collaborazione avviata tra l’Istituzione Santa Maria della Scala ed il Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari.
La mostra presenta oltre 50 foto, selezionate dalle 200 presenti nel volume che le fa da catalogo, provenienti dagli Archivi e collezioni del Museo Alinari. Completano l’esposizione alcune immagini fornite dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio e da aziende e musei del settore.
Fotografie storiche, tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, illustrano la storia millenaria dell’olivo, la raccolta delle olive e le fasi della produzione, dall’antichità ad oggi, con la riproduzione di antichi trattati, stampe e rilievi su vasi. Immagini più recenti illustrano le varie fasi di produzione dell’olio (frangitura, gramolatura, spremitura, ecc.) sino alla confezione del prodotto e alla sua immissione sul mercato.
L’olivo, “l’albero invitto che da sé rinasce”, come lo definì Sofocle, costituisce una delle maggiori ricchezze del Mediterraneo e ne rappresenta anche fisicamente l’espressione indelebile della sua civiltà. L’olivo è il segno di una identità culturale che si esprime nei paesaggi e nelle diverse civilizzazioni che si sono affiancate sulle sponde di questo antico mare.
Si è voluto documentare, proprio attraverso le immagini, la storia plurisecolare e la diffusione dell’olivo attraverso i segni lasciati dalle grandi civiltà che si sono succedute e si sono incontrate nel Mediterraneo dall’antica Grecia fino ai nostri giorni. L’olivicoltura si è diffusa in modo quasi esclusivo nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo e ne respirano i climi e gli influssi, e l’olio è diventato una componente centrale, quasi sacrale, della cultura alimentare dei popoli mediterranei. Oltre due terzi della produzione mondiale di olio di oliva sono ancora oggi dovuti a paesi come la Spagna, l’Italia e la Grecia, a cui si affiancano i paesi mediterranei della sponda africana. L’Italia si trova ad essere il secondo produttore nel mondo (22%), dopo la Spagna (36%), ma nello stesso tempo è anche il primo consumatore. Ormai, dato il successo della dieta mediterranea, l’olio d’oliva extra vergine è diventato una delle espressioni del “made in Italy” e di uno stile alimentare che si sta affermando in tutto il mondo.
La mostra ed il volume di Alinari - realizzati con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio che ha fornito il suo prezioso contributo di conoscenze scientifiche - vogliono testimoniare ai visitatori ed ai lettori italiani e stranieri quanto sia importante la storia della millenaria civiltà dell’olivo e dell’olio nella cultura e nella tradizione alimentare.
La mostra presenta oltre 50 foto, selezionate dalle 200 presenti nel volume che le fa da catalogo, provenienti dagli Archivi e collezioni del Museo Alinari. Completano l’esposizione alcune immagini fornite dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio e da aziende e musei del settore.
Fotografie storiche, tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, illustrano la storia millenaria dell’olivo, la raccolta delle olive e le fasi della produzione, dall’antichità ad oggi, con la riproduzione di antichi trattati, stampe e rilievi su vasi. Immagini più recenti illustrano le varie fasi di produzione dell’olio (frangitura, gramolatura, spremitura, ecc.) sino alla confezione del prodotto e alla sua immissione sul mercato.
L’olivo, “l’albero invitto che da sé rinasce”, come lo definì Sofocle, costituisce una delle maggiori ricchezze del Mediterraneo e ne rappresenta anche fisicamente l’espressione indelebile della sua civiltà. L’olivo è il segno di una identità culturale che si esprime nei paesaggi e nelle diverse civilizzazioni che si sono affiancate sulle sponde di questo antico mare.
Si è voluto documentare, proprio attraverso le immagini, la storia plurisecolare e la diffusione dell’olivo attraverso i segni lasciati dalle grandi civiltà che si sono succedute e si sono incontrate nel Mediterraneo dall’antica Grecia fino ai nostri giorni. L’olivicoltura si è diffusa in modo quasi esclusivo nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo e ne respirano i climi e gli influssi, e l’olio è diventato una componente centrale, quasi sacrale, della cultura alimentare dei popoli mediterranei. Oltre due terzi della produzione mondiale di olio di oliva sono ancora oggi dovuti a paesi come la Spagna, l’Italia e la Grecia, a cui si affiancano i paesi mediterranei della sponda africana. L’Italia si trova ad essere il secondo produttore nel mondo (22%), dopo la Spagna (36%), ma nello stesso tempo è anche il primo consumatore. Ormai, dato il successo della dieta mediterranea, l’olio d’oliva extra vergine è diventato una delle espressioni del “made in Italy” e di uno stile alimentare che si sta affermando in tutto il mondo.
La mostra ed il volume di Alinari - realizzati con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio che ha fornito il suo prezioso contributo di conoscenze scientifiche - vogliono testimoniare ai visitatori ed ai lettori italiani e stranieri quanto sia importante la storia della millenaria civiltà dell’olivo e dell’olio nella cultura e nella tradizione alimentare.
10
dicembre 2004
Olivo, tesoro del Mediterraneo
Dal 10 dicembre 2004 al 30 gennaio 2005
fotografia
Location
SANTA MARIA DELLA SCALA
Siena, Piazza Del Duomo, 2, (Siena)
Siena, Piazza Del Duomo, 2, (Siena)
Biglietti
Biglietto ingresso mostra: 3 € - Ingresso SMS: 6 € - Catalogo Alinari prezzo speciale in mostra 38 €
Orario di apertura
dall’11 dicembre al 9 gennaio, tutti i giorni 10.30 - 18.30; dal 10 al 30 gennaio - tutti i giorni 10.30 - 16.30
Vernissage
10 Dicembre 2004, alle 18,00