Oltre le cose, dall’idea all’opera
Con questo titolo Vincenzo Pellitta ha riunito in mostra un gruppo di artisti locali che operano nell’ambito del non-figurativo; provengono da esperienze diverse seppure appartenenti tutti all’area vigevanese. Tutti non più giovanissimi hanno lavorato seriamente per decenni portando avanti ognuno una propria ricerca personale, arrivando a esprimersi con un proprio stile riconoscibile. Anche se oggi nell’arte è ritornata una nuova forma di figurazione, questi artisti sono invece portati ad esasperare sempre di più la loro ricerca esprimendosi con segni, forme, colori e materiali vari. Pur non avendo un linguaggio comune, ognuno tende a trasmettere le proprie emozioni cercando di cogliere l’essenza oltre le cose, attraverso l’elaborazione di una propria idea che diventa opera. Una collettiva di artisti dotati di grande personalità e di vero talento può essere un’occasione di confronto e di dialogo tra loro stessi ma soprattutto con il pubblico. Le opere in mostra portano con sé l’elaborazione di un’idea e nascono da una riflessione alla quale l’artista cerca di dare forma. Tra l’idea e l’opera c’è comunque sempre un grosso problema pratico da risolvere e non sempre l’artista riesce ad esprimere tutto quello che vuole; si accontenta e si ritiene soddisfatto di essere riuscito almeno in parte a comunicare le proprie emozioni. È un po’ come raccontare un sogno, non si riesce quasi mai a spiegare le sensazioni che abbiamo provato veramente. Gli artisti che lavorano partendo da un’idea, nonostante la soddisfazione che può derivare da ogni singola opera, sono portati a cercare sempre nuove soluzioni, indagando sull’essenza delle cose per trasmetterci sempre con nuovi entusiasmi il loro mondo. Espongono: Salvatore Caccamo, Mario Castellani, Marco Coldesina, Marco Currò, Luigi Dellatorre, Roberto Frascarolo, Michele Paladino, Nicola Palermo, Vincenzo Pellitta, Michele Protti, Roberto Sommariva, Cristiano Vassalli.