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Omaggio a Luciano Chailly (1920-2002). Il Tritematico
La figura di Luciano Chailly (1920-2002), compositore, insegnante, scrittore, saggista, critico musicale e direttore artistico, merita di essere ricordata per l’importanza che ha avuto nella vita culturale milanese – e non solo – del Novecento.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La figura di Luciano Chailly (1920-2002),
compositore, insegnante, scrittore, saggista,
critico musicale e direttore artistico, merita di
essere ricordata per l’importanza che ha avuto
nella vita culturale milanese - e non solo - del
Novecento.
Ferrarese d’origine, milanese d’adozione,
Luciano Chailly è stato personaggio di
notevole rilievo nel panorama musicale italiano
del secondo Novecento, in qualche modo
avvicinabile ad altri compositori, tutti milanesi
e della stessa generazione, che hanno scritto
musica non d’avanguardia: Nino Rota, Fiorenzo
Carpi, Gino Negri.
E’ stato a lungo attivo anche come consulente
o direttore artistico di alcune tra le più grandi
istituzioni e realtà musicali italiane del
Novecento (RAI, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Regio di Torino, Angelicum
di Milano, Arena di Verona, Teatro Comunale dell’Opera di Genova), oltre che
docente e saggista.
Nella sua ampia produzione compositiva, che comprende musica sinfonica, da
camera, vocale, corale, il teatro musicale occupa una parte di rilievo. E’ stato autore
di numerose opere liriche e di balletti. Dal lungo sodalizio con Dino Buzzati, autore
dei libretti, sono usciti i lavori per il teatro Ferrovia soprelevata (1955), Procedura
penale (1959), Il mantello (1960), Era proibito (1963), L’aumento (musicato nel 1996) e
il soggetto del balletto (interpretato da Carla Fracci) Fantasmi al Grand Hotel (1960).
Ha collaborato tra gli altri anche con Eugène Ionesco, per il quale ha scritto le musiche
originali della pièce La cantatrice calva. Particolare importanza rivestono le colonne
sonore per sceneggiati radiofonici e televisivi di grande successo (tra altri, L’idiota
con Giorgio Albertazzi, Mastro Don Gesualdo con Enrico Maria Salerno) e l’incarico di
direttore dei programmi musicali della Rai.
Autore eclettico, così sintetizzava il suo percorso creativo: “un momento importante
della mia evoluzione è legato all’opera Sogno (ma forse no) da Pirandello, e
precisamente l’inizio di una terza maniera. La prima era stata quella neo-classica,
posthindemithiana. La seconda quella di marca dodecafonica”. “L’idea della
struttura tritematica me la fece venire l’illustre critico musicale Giulio Confalonieri,
mio estimatore, quando mi disse: ‘Ma Lei che ha fantasia e che ha fiducia nel
neoclassicismo perchè non prova ad inventare una nuova forma?’ Così nacque la
prima delle 12 Sonate Tritematiche “.
L’Omaggio a Luciano Chailly si articola in una mostra, tre serate tematiche, tre
concerti, una giornata di studio con proiezioni e ascolti
compositore, insegnante, scrittore, saggista,
critico musicale e direttore artistico, merita di
essere ricordata per l’importanza che ha avuto
nella vita culturale milanese - e non solo - del
Novecento.
Ferrarese d’origine, milanese d’adozione,
Luciano Chailly è stato personaggio di
notevole rilievo nel panorama musicale italiano
del secondo Novecento, in qualche modo
avvicinabile ad altri compositori, tutti milanesi
e della stessa generazione, che hanno scritto
musica non d’avanguardia: Nino Rota, Fiorenzo
Carpi, Gino Negri.
E’ stato a lungo attivo anche come consulente
o direttore artistico di alcune tra le più grandi
istituzioni e realtà musicali italiane del
Novecento (RAI, Teatro alla Scala di Milano, Teatro Regio di Torino, Angelicum
di Milano, Arena di Verona, Teatro Comunale dell’Opera di Genova), oltre che
docente e saggista.
Nella sua ampia produzione compositiva, che comprende musica sinfonica, da
camera, vocale, corale, il teatro musicale occupa una parte di rilievo. E’ stato autore
di numerose opere liriche e di balletti. Dal lungo sodalizio con Dino Buzzati, autore
dei libretti, sono usciti i lavori per il teatro Ferrovia soprelevata (1955), Procedura
penale (1959), Il mantello (1960), Era proibito (1963), L’aumento (musicato nel 1996) e
il soggetto del balletto (interpretato da Carla Fracci) Fantasmi al Grand Hotel (1960).
Ha collaborato tra gli altri anche con Eugène Ionesco, per il quale ha scritto le musiche
originali della pièce La cantatrice calva. Particolare importanza rivestono le colonne
sonore per sceneggiati radiofonici e televisivi di grande successo (tra altri, L’idiota
con Giorgio Albertazzi, Mastro Don Gesualdo con Enrico Maria Salerno) e l’incarico di
direttore dei programmi musicali della Rai.
Autore eclettico, così sintetizzava il suo percorso creativo: “un momento importante
della mia evoluzione è legato all’opera Sogno (ma forse no) da Pirandello, e
precisamente l’inizio di una terza maniera. La prima era stata quella neo-classica,
posthindemithiana. La seconda quella di marca dodecafonica”. “L’idea della
struttura tritematica me la fece venire l’illustre critico musicale Giulio Confalonieri,
mio estimatore, quando mi disse: ‘Ma Lei che ha fantasia e che ha fiducia nel
neoclassicismo perchè non prova ad inventare una nuova forma?’ Così nacque la
prima delle 12 Sonate Tritematiche “.
L’Omaggio a Luciano Chailly si articola in una mostra, tre serate tematiche, tre
concerti, una giornata di studio con proiezioni e ascolti
05
maggio 2015
Omaggio a Luciano Chailly (1920-2002). Il Tritematico
Dal 05 maggio al 30 settembre 2015
Location
MUSEO DEL NOVECENTO
Milano, Piazza Del Duomo, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, (Milano)
Biglietti
intero 5 euro | ridotto 3 euro
Orario di apertura
lunedì 14.30 – 19.30 | martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30, giovedì e sabato 9.30 – 22.30
Vernissage
5 Maggio 2015, h 17
Autore