Nell'ambito di Libri da Gustare, il salone del Libro Enogastronomico e di Territorio, giunto alla XIII edizione, che si terrà a La Morra il 12, 13 e 14 Giugno, la Cantina Comunale ospita Onde di Terra”, collettiva di Pierre Ponchione, Federico Maiocco, Daniele Ferrero, Liliana Ghirardelli, Luca Privitera

Il susseguirsi dei dolci declivi della terra di Langa si sublima nei suoi tratti essenziali diventando archetipo di segno, suono, luce: materia d'arte per ricostruire e restituire la realtà di un territorio distillata e decantata in attimi minimi e assoluti. Su questa comune linea d'ispirazione si confrontano quattro giovani artisti attraverso le forme espressive della scrittura, della fotografia, del video, fondendo le loro diverse esperienze in un crogiolo creativo che trova nella sede della Cantina Comunale di La Morra un perfetto sfogo e sfondo.

Sotto la guida del regista e scenografo Pierre Ponchione che cura l'allestimento e l'integrazione delle opere in un unicum emozionale, le diverse forme d'arte trovano punto di partenza e luogo d'incontro nel territorio delle Langhe.

Suono e luce unite da un'unica ispirazione, parole e immagini che nel contrappunto delle diverse interpretazione si fanno complementari per frammentare un oggetto, un momento e usarne le diverse visioni per ricostruirne la realtà percepita: su questo comune concetto hanno lavorato Federico Maiocco, Luca Privitera e Liliana Ghirardelli giungendo a forme espressive differenti.

I primi due propongono delle istallazioni dove icone del territorio albese sono proposte sia come oggetto reale inserito in una stilizzazione della sua terra sia nella interpretazione dell'artista attraverso gli scatti di Privitera e le parole di Maiocco.

Ghirardelli sceglie invece l'integrazione tra le parole e i silenzi della poesia giapponese degli haiku, scelti per il loro valore universale di contatto dell'uomo con la Natura, e i momenti sospesi nel tempo della fotografia ricontestualizzata attraverso la scelta di materiali di stampa alternativi.

Alla stasi dell'intima riflessione della fotografia Daniele Ferrero contrappone il movimento come elemento caratterizzante attraverso un'istallazione video che moltiplica nel tempo e nello spazio gli elementi delle stesse opere che la circondano. Gli attimi si trasformano in narrazione sincopata e suggestiva.