OPEN TO ART
Dalle pentole di Riccardo Biavati, che sembrano uscire direttamente da una favola, alle oniriche installazioni scultoree di Martha Pachon Rodriguez. Dalle bianche porcellane traslucide di Arnold Annen alle personali interpretazioni del Naked Raku di David Roberts. Dalle superfici texturizzate di Guido De Zan alle figure in volo di Mariano Fuga, alle terrecotte che coniugano tradizioni antiche e moderne di Nicola Tripodi.

Sono solo alcune delle suggestioni di Open to Art, la collettiva di sette ceramisti inaugurata il 5 maggio 2011 alle Officine Saffi, prima e unica galleria in Italia interamente dedicata all’arte ceramica. Le quarantacinque opere in mostra, selezionate da Laura Borghi, proprietaria della galleria e curatrice della mostra, offrono un percorso variegato tra materiali di base - argille, terraglie, gres, porcellane – tecniche di modellazione – colombino, lastre, tornio - tipi di cottura – bassa e alta temperatura, raku, cottura in riduzione - smalti e coloranti, provenienti sia dal commercio sia dalla sperimentazione individuale, per raccontare al pubblico il meglio dell’arte ceramica di tutto il mondo.

La collettiva Open to Art, aperta fino al 31 luglio, si svolge con il contributo della Banca Euromobiliare di Milano, un Istituto di credito da sempre vicino all’arte e a coloro che la realizzano.

DICONO DI NOI
“Plasmare la terra è uno dei primi gesti dell’uomo. Lo ha imparato direttamente da Dio, che plasmando la terra fece lui. Poi di strada ne abbiamo fatta tanta, in mezzo ai fiumi – Mesopothamos – settemila anni fa abbiamo imparato a far girare la terra su una ruota, poi abbiamo applicato la ruota al carro, abbiamo ripreso la doppia ruota del carro e abbiamo inventato il tornio. Così è nato il vaso, e ancora oggi così lo si fa”. Philippe Daverio

“In questo momento storico, dominato dalla globalizzazione, fondamentale riportare in auge le unicità nella diversità: il saper fare è un importante volano culturale che genera economia e lavoro. La ceramica è un lavoro antico e moderno per i nostri giovani e per coloro che affidano a mente e mani il loro futuro”.” Salvatore Carrubba