Tommaso Cascella è nato a Roma nel 1951 e il suo nome è legato all’arte da generazioni. È scultore, pittore, incisore e anche poeta; vive e lavora tra Bomarzo e Roma. Nei suoi lavori elementi tridimensionali rompono le campiture piatte e colorate con colori vivaci, il tutto è contaminato da tratti e segni grafici duri, a volte incisi nella materia; elementi tridimensionali, che portano lo sguardo ad uscire dal quadro, per proiettarsi verso l'universo.
L’arte di Sergi Barnils, autore catalano nato in Africa Equatoriale nel 1954, vive e lavora a Barcellona, è una fitta trama di segni e simboli inventati, quasi un alfabeto personale, che con il suo andamento ritmico e ondulato riempie tutto lo spazio disponibile sulla superficie dell’opera, pur rispettandone rigorosamente i confini.
Medhat Shafik è nato in Egitto nel 1956, dal 1976 vive e lavora in Italia e dal 20 gennaio al 27 febbraio 2011 presenterà una sua personale presso la Fondazione Stelline di Milano. Nei suoi lavori realizzati su carta fatta a mano troviamo archetipi e segni quasi rupestri, che compongono le fitte trame di un racconto dalle suggestioni mediorientali. Lo sguardo dell’artista accarezza il colore, purissimo, che sembra scaturire dal fondo delle cose, animato da una propria, segreta, misteriosa luce.
Franco Guerzoni è nato nel 1948 a Modena. I lavori in mostra evidenziano l’interesse dell’artista “per le opportunità metaforiche della carta”. Un materiale che nelle opere esposte è lavorato con gesso e scagliola, quasi fosse una parete e il foglio diventasse “la pelle del muro”. Dona alle sue opere un’aura misteriosa che affascina e attrae.
Per Giosetta Fioroni, una delle protagoniste della scuola romana degli anni Sessanta la superficie della carta, viene affrontata con una spontaneità ed una libertà assoluta, toccando i temi della fiaba, del sogno, della natura e dei sentimenti.
Paolo Serra, di cui si è appena conclusa la personale, nasce nel 1946 e vive in Romagna. Nelle sue opere si avvale di una lunga preparazione fatta di attese e riflessioni per raggiungere un risultato semplice alla vista come lui stesso ama definirlo. Il suo è un percorso molto personale in cui la ricerca sulla luce, lo spazio e la forma, genera una pittura di assoluta meditazione.