Dal 7 al 29 ottobre 2006 la Quadreria Comunale “Luigi Diamante” ospita la personale di Oreste Sabadin – pittore, grafico, illustratore, ma anche clarinettista e attore – che presta la sua poliedrica capacità creativa e la sua multiforme “connivenza” di tecniche ad un progetto di “convivenza”. Il titolo stesso della mostra, ”IDEA! Storie di città. Percorsi di immaginarie combinazioni”, suggerisce infatti come l’esposizione si proponga prima di tutto quale “panoramica” sul “panorama”, ovvero come una riflessione sulla ricerca che da anni l’artista conduce sul tema del paesaggio urbano, arricchita in questo caso dal confronto con Alvisopoli, piccola città “ideale”. In omaggio al borgo sede dell’esposizione infatti, l’artista si misura con l’utopia urbana di Alvise Mocenigo, figurando e trasfigurando edifici, strade, colonne e cortili per ricercare nelle loro trame echi e tracce di quelle storie, idee ed emozioni che li hanno fatti vivere. In un sottile gioco di specchi e di scatole cinesi, il Mocenigo ospita Sabadin nella propria città “ideale” ma, a sua volta, il nobile veneziano sarà ospite di Oreste e dei suoi percorsi fantastici, in un continuo dialogo tra città sognate, immaginate, immaginarie, immaginifiche, reali, irreali e surreali. Lungi dall’essere una mera somma di edifici, una città è prima di tutto l’insieme delle emozioni che l’hanno percorsa, abitata e innervata: per questo, anche la mostra vuole apportare il suo contributo inserendosi nel microcosmo pulsante che è l’anima segreta di ciascun tessuto urbano, instaurando un dialogo con gli abitanti e i fruitori, perché ciascuno possa rivendicare il proprio punto di vista e comunicare, attraverso la creatività, la propria IDEA sull’argomento. Così, la giornata inaugurativa offrirà ad alcuni giovani artisti la possibilità di esprimersi in personali permormances sul tema oggetto della mostra, e se ad un pubblico adulto viene riservata l’opportunità di sperimentare la personale tecnica di Oreste Sabadin – e di effettuare delle visite guidate “animate” alla Quadreria e alle “città ideali” del territorio – i ragazzi dei locali istituti scolastici potranno misurarsi con la de-costruzione e la ri-costruzione della realtà alvisopolitana, producendo una personale interpretazione sul tema della città ideale. In fine dei conti “che cos’è una città? Le case, la luce, i cammini che ci si son fatti, come le linee del destino sul palmo di una mano, o la memoria che si ha delle emozioni che ci si son avute? Forse le fantasie che il solo nome suscita ancor prima di esserci stati?” (Tiziano Terzani) Lara Bortolusso



Attività, incontri, seminari a cura di Lara Bortolusso e Oreste Sabadin