Opera della natura e opera umana a confronto. In esposizione le foto di scheletri e crani realizzate da Dominique Laugé nei musei di storia naturale di Gaillac e Torino, cinque veri crani animali e sei antiche maschere del Gabon. L’accostamento fra i tre temi nasce anzitutto dalla somiglianza compositiva tra le immagini dell’artista francese e le opere degli scultori africani, entrambe in grado di rendere la più profonda espressività dei soggetti attraverso una perfetta definizione della geometria delle forme e delle relazioni reciproche tra esse. Assai distanti dal filone ormai un po’ consunto della vanitas, le immagini di Laugé offrono una visione strutturale ed estetica di ossa e scheletri, in cui si manifesta – proprio come accade nelle maschere africane in virtù della perfetta essenzialità della raffigurazione – una qualità vitale ed espressiva che le avvicina curiosamente al genere del ritratto. I crani animali in mostra, messi a disposizione da Francesca e Alessandro Casati di Antichi Vizi di Milano e presentati in qualità di vere e proprie sculture, pongono in luce la stretta affinità tra la varietà di forme dispiegata dalla natura a partire dalla struttura di base della testa – a seconda delle funzioni, le abitudini alimentari, gli adattamenti all’ambiente di ogni singola specie – e quella cui gli scultori africani hanno dato vita attraverso il genere della maschera, lavorando per secoli sul semplice modello del volto umano. La mostra è accompagnata da un libro d’artista tirato in 75 esemplari.

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Dominique Laugé è nato a La Rochelle nel 1958. Dopo essersi laureato in lettere all’Università di Bordeaux, ha frequentato dal 1982 al 1984 il Brooks Institute of Photography di Santa Barbara e ha iniziato la propria carriera da professionista nel 1985, collaborando fra l’altro come assistente con Ansel Adams. Ritornato in Europa nel 1986 e stabilitosi a Milano, dove è rimasto fino al 2005, ha ottenuto negli anni numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Epica International per la Pubblicità (1990), il Kodak European Gold Award for Portrait (1995, 1996) e il Prix Mediastar (2005). A Milano ha esposto alla galleria Il Diaframma (1986), al Centre Culturel Français (1997, 2001) alla Galleria Venti Correnti (2006), alla Galleria 70 (2007, 2009). Da ricordare le partecipazioni alle rassegne Art Paris (2004, 2005) e Atlanta Celebrates Photography (2007); alla Biennale di Fotografia di Alessandria, alle mostre Dopo la Sicilia e Ultime Ultime Cene al Palazzo delle Stelline di Milano (2008) e, nel 2011, le personali alla Bibliotheque Marmotton e all’Institut National de l’Histoire de l’Art a Parigi. Dominique Laugé vive tra Parigi, Gaillac e Milano.