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Osvaldo Vezzoli – Caos Caso Cosa
La mostra propone tredici tele dalle forme occasionali sostenute con chiodi o puntine su supporti che ricordano vagamente le strutture portanti (il telaio) della tela dipinta; ma il tutto con un che (voluto) di provvisorietà e legato al tema della fantasia.
Comunicato stampa
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“La mostra propone tredici tele dalle forme occasionali sostenute con chiodi o puntine su supporti che
ricordano vagamente le strutture portanti (il telaio) della tela dipinta; ma il tutto con un che (voluto) di
provvisorietà. […] Le pagine disegnate, diverse nei formati e nella presentazione espositiva, vertono tutte sul
tema della fantasia; è una sorta di sottile schermaglia che l’Autore gioca forse con se stesso, ma anche con la
nostra condiscendenza e il desiderio di indagare: lo sguardo superficiale non serve se non siamo disposti ad
accogliere queste parole. […]
È a volte il caos o la casualità dell’incontro a partire dai materiali ad avviare la pagina poetica: il ‘nostro’
architetto, portato dal mestiere a dare struttura, ordine e misure alle proprie immagini, si incontra sovente
con il segno, e non solo quello professionale, che utilizza per dare ordine alle idee del mondo. Olio, tempera,
china, su carta grezza, tela, carta da disegno, su carta da spolvero, sono gli strumenti che a volte con scelta, a
volte con un pizzico di accidentalità, passano sotto le sue mani: le idee, i racconti, le immaginazioni, le
fantasie prendono forma. Il caos di partenza si declina con il caso, che apre alla quotidianità della vita e dei
gesti. […]
È nella non evitabile casualità dell’accadere, dal caos che nasce il caso, l’incontro, l’immagine, l’idea a volte,
che, a sua volta, con sempre rinnovate soluzioni impensabili ‘a freddo’, ci regala la cosa, diviene la cosa. […]
Ci sono molte pagine in questo viaggio di Osvaldo; costruzioni alla ricerca della cosa; non necessariamente
un oggetto, non necessariamente un luogo, nemmeno necessariamente un pensiero. Un gioco della mente
che azzarda voli: “scrivendo silenzi” ha scritto Rimbaud nella sua stagione all’inferno. Come per Osvaldo
lasciare bianca la pagina. Ma la pagina bianca non c’è o c’è già stata” (M. Corradini).
Nato a Palazzolo (Bs) nel 1951, dove vive e lavora, Osvaldo Vezzoli è architetto, professore di Arte e
Immagine e artista. Espone dal 1971 in numerose mostre personali e collettive.
ricordano vagamente le strutture portanti (il telaio) della tela dipinta; ma il tutto con un che (voluto) di
provvisorietà. […] Le pagine disegnate, diverse nei formati e nella presentazione espositiva, vertono tutte sul
tema della fantasia; è una sorta di sottile schermaglia che l’Autore gioca forse con se stesso, ma anche con la
nostra condiscendenza e il desiderio di indagare: lo sguardo superficiale non serve se non siamo disposti ad
accogliere queste parole. […]
È a volte il caos o la casualità dell’incontro a partire dai materiali ad avviare la pagina poetica: il ‘nostro’
architetto, portato dal mestiere a dare struttura, ordine e misure alle proprie immagini, si incontra sovente
con il segno, e non solo quello professionale, che utilizza per dare ordine alle idee del mondo. Olio, tempera,
china, su carta grezza, tela, carta da disegno, su carta da spolvero, sono gli strumenti che a volte con scelta, a
volte con un pizzico di accidentalità, passano sotto le sue mani: le idee, i racconti, le immaginazioni, le
fantasie prendono forma. Il caos di partenza si declina con il caso, che apre alla quotidianità della vita e dei
gesti. […]
È nella non evitabile casualità dell’accadere, dal caos che nasce il caso, l’incontro, l’immagine, l’idea a volte,
che, a sua volta, con sempre rinnovate soluzioni impensabili ‘a freddo’, ci regala la cosa, diviene la cosa. […]
Ci sono molte pagine in questo viaggio di Osvaldo; costruzioni alla ricerca della cosa; non necessariamente
un oggetto, non necessariamente un luogo, nemmeno necessariamente un pensiero. Un gioco della mente
che azzarda voli: “scrivendo silenzi” ha scritto Rimbaud nella sua stagione all’inferno. Come per Osvaldo
lasciare bianca la pagina. Ma la pagina bianca non c’è o c’è già stata” (M. Corradini).
Nato a Palazzolo (Bs) nel 1951, dove vive e lavora, Osvaldo Vezzoli è architetto, professore di Arte e
Immagine e artista. Espone dal 1971 in numerose mostre personali e collettive.
06
aprile 2019
Osvaldo Vezzoli – Caos Caso Cosa
Dal 06 aprile al 05 maggio 2019
arte contemporanea
Location
SPAZIOAREF
Brescia, Piazza Della Loggia, 11f, (Brescia)
Brescia, Piazza Della Loggia, 11f, (Brescia)
Orario di apertura
da giovedì a domenica, dalle 16.00 alle 19.30
Vernissage
6 Aprile 2019, ore 18
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