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Out of Place
MONTI8 è lieta di annunciare la sua prossima mostra Out of Place, che presenta i lavori di Philipp Kremer, Sam Bornstein, Alex Leav e due opere di Elizabeth Glaessner e Anthony Cudahy, provenienti da collezioni private.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MONTI8 presenta la sua prossima mostra Out of Place, che presenta i lavori di Philipp Kremer, Sam Bornstein, Alex Leav e due opere di Elizabeth Glaessner e Anthony Cudahy, provenienti da collezioni private.
Attraverso immagini che danno vita a una realtà distorta, questa mostra immagina un mondo parallelo, fatto di atmosfere sospese, oniriche, quasi congelate nel tempo, che suggeriscono un senso di mistero, incertezza e immaginazione.
Nel lavoro di Philipp Kremer (Duisburg, Germania, 1981) i corpi sono sempre il soggetto che lo interessa e che occupa interamente la tela. Le figure sono distorte, irriconoscibili, intrecciate, spiate in momenti intimi di amore e sesso che tuttavia, nonostante i contenuti estremamente espliciti, sembrano più incentrati sull’aspetto di gioia e benessere che comunicano, piuttosto che a una pura rappresentazione dell’atto sessuale.
Ogni corpo è dipinto con pennellate larghe ed energiche, quasi monocromatiche, alternando colori primari e secondari, usati con vigore per distinguere una figura dall’altra.
Il senso di intimità è ancora più marcato nella ricerca di Sam Bornstein (New York, 1983). La sua pittura è costruita su toni caldi, che evocano un sentimento di familiarità, un espediente che aiuta l’osservatore a empatizzare con le scene create. Nelle opere di Bornstein si sovrappongono diversi livelli: le sue esperienze personali mischiate con il contesto - fatto di familiari e amici - ma anche il folklore e le abitudini di New York, la sua città, ancora mescolati con elementi derivati dalla sua immaginazione per comporre nuove narrazioni.
Alex Leav (New York, 1997) si concentra sulla questione dell’identità nell’era della tecnologia, specialmente dei social media. Leav avvia una riflessione sulla sovrabbondanza di contenuti generata dai social nella società globale contemporanea. La profusione di questi contenuti viene così esplorata attraverso composizioni caotiche, in cui ogni elemento coesiste in maniera disordinata e apparentemente insensata: forme aggrovigliate entrano l’una nell’altra e si muovono freneticamente sulla superficie, prive di qualsiasi gerarchia.
In mostra anche due lavori di Elizabeth Glaessner ed Antony Cudahy, provenienti da collezioni private.
INFO:
Out of Place Inaugurazione
Sabato 29 ottobre, dalle 18,30 alle 20 Fino al 25 novembre
Via V. Monti 8, Latina Orari di apertura:
Mar - ven, 17 - 19
Monti8.com
Info@monti8.com
Attraverso immagini che danno vita a una realtà distorta, questa mostra immagina un mondo parallelo, fatto di atmosfere sospese, oniriche, quasi congelate nel tempo, che suggeriscono un senso di mistero, incertezza e immaginazione.
Nel lavoro di Philipp Kremer (Duisburg, Germania, 1981) i corpi sono sempre il soggetto che lo interessa e che occupa interamente la tela. Le figure sono distorte, irriconoscibili, intrecciate, spiate in momenti intimi di amore e sesso che tuttavia, nonostante i contenuti estremamente espliciti, sembrano più incentrati sull’aspetto di gioia e benessere che comunicano, piuttosto che a una pura rappresentazione dell’atto sessuale.
Ogni corpo è dipinto con pennellate larghe ed energiche, quasi monocromatiche, alternando colori primari e secondari, usati con vigore per distinguere una figura dall’altra.
Il senso di intimità è ancora più marcato nella ricerca di Sam Bornstein (New York, 1983). La sua pittura è costruita su toni caldi, che evocano un sentimento di familiarità, un espediente che aiuta l’osservatore a empatizzare con le scene create. Nelle opere di Bornstein si sovrappongono diversi livelli: le sue esperienze personali mischiate con il contesto - fatto di familiari e amici - ma anche il folklore e le abitudini di New York, la sua città, ancora mescolati con elementi derivati dalla sua immaginazione per comporre nuove narrazioni.
Alex Leav (New York, 1997) si concentra sulla questione dell’identità nell’era della tecnologia, specialmente dei social media. Leav avvia una riflessione sulla sovrabbondanza di contenuti generata dai social nella società globale contemporanea. La profusione di questi contenuti viene così esplorata attraverso composizioni caotiche, in cui ogni elemento coesiste in maniera disordinata e apparentemente insensata: forme aggrovigliate entrano l’una nell’altra e si muovono freneticamente sulla superficie, prive di qualsiasi gerarchia.
In mostra anche due lavori di Elizabeth Glaessner ed Antony Cudahy, provenienti da collezioni private.
INFO:
Out of Place Inaugurazione
Sabato 29 ottobre, dalle 18,30 alle 20 Fino al 25 novembre
Via V. Monti 8, Latina Orari di apertura:
Mar - ven, 17 - 19
Monti8.com
Info@monti8.com
29
ottobre 2022
Out of Place
Dal 29 ottobre al 25 novembre 2022
arte contemporanea
Location
MONTI8
Latina, Via Vincenzo Monti, 8, (LT)
Latina, Via Vincenzo Monti, 8, (LT)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 17-19
Vernissage
29 Ottobre 2022, dalle 18:30 alle 20:00
Sito web
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