Le opere in mostra provengono dalla sezione d’arte contemporanea del Museo delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi di Gibellina, con sede a Gibellina nel Baglio di Stefano.
Le opere sono state realizzate durante la permanenza degli artisti a Gibellina, all’interno degli atelier, diretti da Achille Bonito Oliva, direttore della sezione arti visive della Fondazione Orestiadi.
Gli atelier di Gibellina hanno ospitato negli anni alcuni dei più grandi artisti italiani ed europei. Tra i tanti Schifano, Angeli, Scialoja, Cucchi, Turcato, Accardi, Consagra…
Lo spirito degli atelier è così riassunto da Achille Bonito Oliva:…“Ateliers” risponde a un progetto di sensibilizzazione territoriale sull’intera geografia mediterranea, con la possibilità di soggiorno creativo per artisti di diversi paesi a Gibellina, Tunisi o in altri luoghi gestiti dalle “Orestiadi”.
Si vuole con questo progetto portare a contatto direttamente l’artista con i giovani del posto, mettere al centro il processo creativo che questi sviluppa durante un soggiorno testimoniato alla fine da opere che sicuramente sono intrise anche da una sorta di spirito del luogo.
Per una maggiore apertura e un autentico pluralismo culturale non esistono fasce generazionali protette e nemmeno poetiche di artisti privilegiati. Ancora una volta le “Orestiadi” promuovono una attività che gioca sul doppio versante della presenza operativa dell’artista e la permanenza finale di opere che testimoniano il suo passaggio…
Le opere del Keniota Richard Oniango sono già state presentate nella festa annuale delle arti visive dello scorso anno. Quelle dei due senegalesi sono una piccola anteprima della presentazione degli atelier del 2005, che avverrà a Gibellina il prossimo 22 ottobre, presso il Baglio Di Stefano sede della Fondazione Orestiadi.