Che Palermo e Oslo siano due città alla periferia d’Europa è, almeno geograficamente, un dato di fatto. Che, invece, vogliano entrambe porsi all’attenzione generale per la loro rivoluzione architettonica che parte dall’area portuale fino al centro storico è semplice da dimostrare, visti i recenti, rispettivi interventi, che le mostre (inaugurazione nel capoluogo norvegese è stato l’11 ottobre, la replica a Palermo da EXPA sarà il 27 dello stesso mese) dal titolo “PalermOslo, due città alla periferia d’Europa” (“PalermOslo, two cities in the outskirts of Europe”), non fanno che confermare.
Tale ambizioso progetto che per la prima volta unisce le due città e ne mostra le trasformazioni in atto, nasce dall’idea congiunta dell’Istituto Italiano di Cultura in Norvegia con la galleria Norsk Form di Oslo, in collaborazione con EXPA galleria di architettura di Palermo, Off della Triennale di Milano.
Le esposizioni, infatti, propongono progetti e studi a conferma di tale avviato cambiamento e, in particolare, si soffermano, attraverso materiali quali progetti, bozzetti, fotografie e oggetti, sul progetto di riordino dell’area portuale di Palermo, sulla “teatralità” del centro storico attraverso l’uso creativo di antiche chiese e residenze nobiliari, sul design a Palermo e sulla situazione speculare di Oslo. Alla mostra presso la galleria Expa farà da prologo una conferenza aperta da S.E. l’Ambasciatore di Norvegia in Italia Eva Bugge e dal Sindaco della città di Palermo Diego Cammarata. Tema principale dell’incontro siculo-norvegese, il progetto, attualmente allo studio, di sistemazione dell’area portuale di Palermo e, in fase più avanzata, quello di Oslo. L’argomento sarà affrontato dal punto di vista architettonico-urbanistico dall’ingegner Nino Bevilacqua, presidente dell’Autorità Portuale di Palermo. Sullo stesso tema interverrà anche un architetto norvegese invitato, Lars Haukeland, uno dei progettisti del nuovo porto di Oslo: anche questa città è, infatti, attualmente impegnata in un progetto di rinnovamento del suo waterfront. “Il porto – spiega Bevilacqua nel suo intervento - ha assunto un ruolo importante nella vita delle città: rivitalizzare nuove aree urbane di waterfront, riallacciare un dialogo da troppo tempo interrotto tra il porto e le sue trasformazioni e la città, sono alcuni dei processi in atto in molte città del mondo. I waterfront, luoghi magici nei quali la città incontra l'acqua, il loro ridisegno, la loro riqualificazione si sono configurati sempre più come grandi occasioni di rigenerazione. L'intesa tra Comune e Autorità Portuale ha dato vita ad una pianificazione concertata sull'intero sviluppo portuale con un piano innovativo che ha trovato una felice sintesi nell’attuazione di un Master Plan nel quale trovano posto nomi di prestigio tra i quali gli architetti Fuksas e Perrault, il sociologo del territorio Bonomi”.