LA MOSTRA: curata da Marco Pizzo e allestita nell’Ala Brasini del Museo del Risorgimento di Roma, aperta al pubblico il 2 giugno scorso in occasione della Festa della Repubblica, si inaugura ufficialmente mercoledì 16 giugno 2004. L’esposizione di oltre 100 fotografie originali – albumine, gelatine a sviluppo, stereoscopie realizzate dai più grandi fotografi del XIX secolo quali i Fratelli Alinari, Tuminello; Montatone; Lecchi e Sommer – presenta al pubblico i risultati del lavoro di ricognizione, condotta da Dario Ceccuti ed Emanuele Martinez, della collezione fotografica del Museo Centrale del Risorgimento composta da circa 75.000 fotografie tra positivi e negativi databili tra la prima metà dell’Ottocento al secondo decennio del Novecento. Un’importante operazione che ha consentito di riportare alla luce una serie di rare testimonianze visive.

Le fotografie esposte ritraggono i luoghi che fecero da sfondo ai principali fatti del Risorgimento italiano: una cronaca visiva “in diretta” dalla metà dell’Ottocento fino al primo Novecento. Queste immagini oltre a essere una importante testimonianza storica e documentaria consentono di rivedere personaggi, luoghi e paesi dell’Italia attraverso l’obbiettivo dei primi fotografi per conoscere dove e come si svolsero gli avvenimenti a loro contemporanei. Fotografie rare e testimonianze artistiche uniche.
L’esposizione è articolata in quattro sezioni: Immagini di Roma dalla Repubblica del 1849 agli inizi del ‘900 - Fatti e luoghi dell’Italia del Risorgimento - Monumenti dell’Italia Unita - Le prime imprese africane.

I REPERTORI: in occasione della mostra viene presentata la collana Repertori del Museo Centrale del Risorgimento con la presentazione del professor Giuseppe Talamo presidente dell’Istituto del Risorgimento, curata da Marco Pizzo ed edita dalla Gangemi Editore. I primi due volumi già realizzati sono: Fotografie del Risorgimento Italiano e L’Album dei Mille di Alessandro Pavia.
Un lavoro, scaturito dopo due anni di riordino e inventariazione minuziosa di ogni singola immagine, che si pone sia come stimolo per una più attenta riflessione del fenomeno che come traccia per future ricerche.