Sabato 27 agosto alle ore 18.30 , è stata
inaugurata, presso il Museo della Civiltà
Normanna (castello) di Ariano Irpino, “Il
labirinto del Minotauro”, mostra personale
dell’artista Paola Di Domenico.La mostra
curata da Massimiliano Alberico Grasso,
organizzata dall’associazione MusArte in
Movimento, patrocinata dal comune di
Ariano Irpino , rientra nel progetto ArteSud,
disegno di promozione e sviluppo della
cultura e dell’arte nel Mezzogiorno.

Il labirinto del Minotauro è il progetto
artistico condotto attualmente da Paola Di
Domenico che ha origine nel settembre del
2009. Il nome accattivante, che darà vita alla
ricerca, nasce dalla realizzazione di un murales denominato, appunto, Minotauro.
Questo lavoro, dalle dimensioni di 90x240cm , è un’opera del tutto originale con una resa
finale, quella visiva, che riporta ad atmosfere mitologiche grazie al carattere drammatico
del personaggio rappresentato. Le enormi dimensioni, l’istintività, la violenza e il carisma
di cui l’opera è carica sono tangibili attraverso il tagliente getto di colore che, in qualche
modo, spiazza, smarrisce, intriga ed affascina.
Il labirinto del Minotauro è costituito da circa una ventina di opere tutte di ispirazione
mitologica; basti pensare ai nomi di alcuni lavori quali: Narciso, Minosse, Ermes, Icaro,
Mileto.
La tela diventa un unicum con l’artista, un corpo a corpo viscerale, dove il colore diviene
espressione di vita e lascia libero sfogo alle proprie emozioni, senza freni e legami. Un’
intimità assoluta fra uomo e materia.

Nelle opere di Paola Di Domenico non esistono forme definite: ci si trova a confrontarsi
con l’astrattismo integrale. Elementi frutto del movimento, della gestualità, dell’atto in sé
di compiere l’azione prendono vita, avendo come cuore pulsante il colore. Questo
tipologia di lavoro rientra in quel filone così detto espressionismo astratto, rielaborato in
chiave contemporanea, ma soprattutto elaborato attraverso un linguaggio segnico ed
interpretativo dell’artista. Rappresentazioni quelle dell’artista riconoscibili alla vista, al
tatto e a qualsiasi senso l’essere umano voglia porgere dinanzi ai suoi lavori intriganti, i
quali si lasciano amare o odiare fin dal primo momento.
Un vezzo unico che, in un arco temporale ben definito, sfocia nel Labirinto del Minotauro.
Dopo un’attenta e travagliata gestazione, l’impegno costante, la voglia di sperimentare, di
ricercare, di approfondire, di migliorare, di raggiungere qualcuno o qualcosa attraverso il
mito e la leggenda hanno ripagato l’artista e il suo arduo lavoro con un’interpretazione
singolare, un impronta riconoscibile, una vera e propria autentica inconfondibile nel
mondo dell’arte contemporanea.