La galleria Il Grechetto è specializzata nella vendita di grafica antica e moderna. In uno spazio elegante e confortevole si possono esaminare e confrontare un’ampia e varia scelta di incisioni originali, dai grandi maestri (dal Cinquecento al Novecento), alla vedutistica di Genova e della Liguria, ai fogli gradevolmente decorativi.

Tutto il materiale è selezionato e schedato da Chiara Grasso che dopo la laurea ha deciso di trasformare l’oggetto dei propri studi in professione.

La galleria, che periodicamente propone ai collezionisti e agli appassionati una rassegna dedicata ad un argomento specifico dell’incisione, possiede, inoltre, una ricca serie di testi e cataloghi ragionati sulla grafica antica che supportano i clienti nelle loro scelte ed è a disposizione dei collezionisti anche per eventuali consulenze o perizie.


Paola Ginepri


Nata a Genova nel 1960, si è diplomata all’Accademia Ligustica di Belle Arti nel 1983. Dal 1984 insegna Discipline Pittoriche al Liceo Artistico. A partire dal 1987 ha partecipato a numerose mostre, rassegne e concorsi nazionali e internazionali. Svolge la propria attività artistica sia nell’ambito della pittura che in quello dell’incisione, prediligendo soggetti di carattere naturalistico-paesaggistico. Fa parte dell’Associazione Incisori Liguri, dell’Associazione Italiana e di quella Catalana Ex Libris. Sue opere sono presso la Civica Raccolta Bertarelli di Milano, il Gabinetto delle Stampe Antiche e Moderne di Bagnacavallo, il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce a Genova, la Raccolta Stampe Adalberto Sartori di Mantova, il Museo Civico di Brunico (Bz).

Mostre personali
1993: Paola Ginepri, Francesco Sciaccaluga. Due giovani incisori genovesi, Genova, Galleria Art Club Il Doge; Paola Ginepri. Olii e acquerelli, Genova Campomorone, Galleria Il Crocicchio - 1994: Paola Ginepri. Immagine, paesaggio, Genova, Fondazione Sabatelli - 1996: Paola Ginepri. Dipinti e incisioni, Genova Nervi, Galleria d’Arte Villa Gropallo - 1997: La pittura di Paola Ginepri: colore entres dos luces, Genova, Galleria San Bernardo - 1998: Paola Ginepri. Tra cielo e mare, Genova, Galleria San Bernardo; Paola Ginepri. Il porto, Milano, Spazio Ergy - 1999: L’oasi del Monte Dente. Dipinti di Paola Ginepri, Genova, Porto Antico; Paola Ginepri. La lanterna magica. Olii ed incisioni, Comune di S. Agostino (Fe) - 2000: Paola Ginepri. Incisioni, Chieri (To), Galleria Il Quadrato; Paola Ginepri. Genova scoperta, Genova da scoprire, Genova, Galleria San Bernardo - 2001: Paola Ginepri, Ottavio Spagnoli. Incisioni, Rivalta Bormida (Al); Paola Ginepri. Dipinti e incisioni, Genova, Galleria San Bernardo - 2002: Paola Ginepri. Il Paesaggio ligure. Pieve dipinta dal vero, Pieve Ligure (Ge); Paola Ginepri. Incisioni, Genova, Galleria Art Club Il Doge - 2003: Genova: città di mare. Paola Ginepri. Dipinti e incisioni, Genova, Porto Antico; Paola Ginepri. Incisioni e acquerelli, Genova, Galleria Il Basilisco e Caffè degli Specchi - 2004: Paola Ginepri, Franco Repetto. Duetto o duello?, Genova, Galleria San Bernardo; Paola Ginepri: Tigullio in mostra, Chiavari (Ge), Galleria Cristina Busi; Paola Ginepri. Immagini di Liguria, Genova, Galleria Il Basilisco - 2005: Paola Ginepri. Personale di pittura, Bogliasco (Ge), Galleria alla Stazione - 2006: Paola Ginepri. Aria e Acqua. Olii e acquerelli, Genova, Galleria Il Basilisco - 2007: Paola Ginepri. Incisioni, Framura (Sp), Torre Carolingia; Paola Ginepri. Dipinti, Chiavari (Ge), Galleria Cristina Busi; Ginepri Paola. Luci sul torrente. Dipinti, Genova, Galleria San Bernardo


Bibliografia

Repertorio degli incisori Italiani, Faenza (Ra), Edit Faenza 1993, 1997, 2001, voll. I, II, III e IV; Dizionario degli artisti liguri, Genova, De Ferrari Editore, 1994, 2001; Repertorio illustrato degli artisti liguri, Genova, De Ferrari Editore, 1995; N. Ottria, Paola Ginepri, in «L’Ex Libris italiano», luglio 1996, pp. 14-17; Paola Ginepri, in «Grafica d’arte», n. 27, luglio – settembre 1996, p. 37; E. Bragaglia, Paola Ginepri, in «Encyclopaedia bio-bibliographical of the art of the contemporary Ex Libris», di A. M. Da Mota Miranda, Portogallo 1997, vol. XXI; G. Torre, Preséncies genoveses en l’Ex Libris Italià contemporani, in «Ex Libris portaveu de l’Associacio Catalana d’Exlibristes», n. 19, luglio – dicembre 1998; Guida all’acquaforte italiana contemporanea, Firenze, Inclub Editore, 1999; Catalogo dell’incisione figurativa italiana contemporanea, Firenze, Inclub Editore, 2000; A. Gagliano Candela, Paola Ginepri. I dipinti degli incisori, in «L’occhio nel Segno», supplemento a «Grafica d’arte», n. 42, luglio 2000; L. Bapi, Incisori di paesaggio contemporanei, in «L’occhio nel Segno», supplemento a «Grafica d’arte», n. 43, ottobre 2000; Incontro con l’artista: Paola Ginepri, in «Genovaghiamo», supplemento al Corriere Mercantile, febbraio 2001; Ovidiu Petca: Paola Ginepri. Ex libris, in «Cetatea culturala», mensile di cultura rumeno, luglio 2001; Paola Ginepri. Incisioni, presentazione a cura di P. Bellini, Genova, Galleria San Bernardo, ottobre 2001; D. Ferin, Paola Ginepri, in «Grafica d’arte», n. 51, luglio – settembre 2002, pp. 30-32; L’Arte a “Il Doge” (1992-2002), Genova, Marco Sabatelli Editore, 2002; Paola Ginepri. Franco Repetto, catalogo della mostra a cura di F. Ragazzi, aprile 2004; Paola Ginepri, in «Archivio», mensile d’arte, settembre 2005, p. 39; Paola Ginepri - Aria e Acqua. Olii e acquerelli, catalogo della mostra, presentazione a cura di F. Giromini, Genova, Galleria Il Basilisco, novembre 2006


Avevo quattordici anni quando conobbi Paola Ginepri. Terminate le scuole medie, infatti, decisi di iscrivermi al Liceo Artistico, spinta nella scelta di questo indirizzo di studi dal desiderio di assecondare la mia grande passione: l’arte. Rammento il primo giorno di scuola e mi sorprende come la mente riesca a conservare intatte le emozioni e i sentimenti più profondi di taluni momenti della vita. Mi sembra di rivivere ancora adesso lo stesso entusiasmo, intriso di una buona dose d’ansia, che caratterizzò quel periodo; ma soprattutto ricordo bene il mio primo incontro con Paola, l’insegnante che mi avrebbe fornito gli strumenti necessari all’arte del disegno e della pittura.

Sono passati ormai vent’anni da quel giorno e la mia passione si è trasformata in un lavoro che mi ha permesso oggi, con grande emozione, di dedicare una mostra all’insegnante di allora, verso la quale nutro una profonda stima personale e professionale.

Guardo e riguardo con tutta calma le sue acqueforti; mi soffermo a lungo su di esse e, ogni volta, rimango sorpresa dalla poesia che queste piccole e preziose incisioni riescono a trasmettermi, tanto che nell’assegnare il titolo alla rassegna, la scelta è caduta su Poesia della natura che, a mio avviso, esprime al meglio l’essenza di queste opere. È un mondo, quello di Paola Ginepri, in cui protagonista assoluta è, per l’appunto, la natura nei suoi molteplici aspetti: nel lento fluire delle stagioni con le sue differenti luci, atmosfere, colori, suoni e profumi. È un universo che non conosce le nevrosi della città ma che, imperturbabile e ignaro degli affanni umani, prosegue il suo eterno e immutabile ciclo vitale. Protagonisti di questo mondo – impresso sulla carta attraverso una trama sottile e un sapiente utilizzo dell’acquaforte combinata con l’acquatinta e la cera molle – sono i boschi silenziosi, il paesaggio con le montagne innevate che risplendono alla luce del sole, i piccoli e delicatissimi fiori di campo, gli scogli a picco sul mare sui quali si aggrappano con tenacia i pini marittimi, le vedute di Genova dai forti e quelle del porto con le imbarcazioni. Sono immagini fermate sulla lastra in quell’istante fugace in cui i giochi di luce e ombra ne esaltano la bellezza e la poesia, suscitando in noi, troppo spesso distratti osservatori, un senso di stupore assoluto. Sembra quasi di poter camminare in quei boschi e su quelle montagne ove, in un’atmosfera di assoluto silenzio, le nostre percezioni sensoriali sono amplificate, tanto da sorprenderci nell’udire l’improvviso scricchiolio di un ramo secco, il rumore di una foglia che cade o del vento che soffia tra gli alberi. Accanto a queste vedute di ampio respiro in cui domina il paesaggio, altre opere, invece, ci restituiscono tutta la semplice bellezza di quei piccoli e apparentemente umili comprimari del creato che, inaspettatamente, diventano i protagonisti della scena: e allora ecco che si svela alla nostra vista un nido tra i rami di un albero, un gruppo di crochi che timidamente fanno capolino dal manto nevoso, un bruco nel momento della sua metamorfosi in farfalla, un geco che si arrampica sul muro, un fragile fiore di campo o una foglia secca che si mostrano in tutta la loro sorprendente grazia e semplicità. Ma lo sguardo contemplativo di Paola Ginepri per il mondo naturale che ci circonda, non può fare a meno di soffermarsi anche sul mare e sulla città, indugiando su quei meravigliosi scorci delle coste liguri con i suoi pini marittimi, su quelle ripide e irte scogliere sulle quali si infrangono le onde del mare, sul Porto Antico con le barche ormeggiate al sole o sulla città con la lanterna. Sono immagini ritratte talvolta al calare del sole o all’alba, quando i giochi di luce ne esaltano appieno la bellezza e la poesia.

Le incisioni di Paola Ginepri riescono a restituirci quel sentimento di stupore per la natura che il frenetico vivere quotidiano ci sottrae ma che la natura stessa ha il potere di restituirci, intatto, ogni volta che ci immergiamo in essa e ci abbandoniamo all’incanto dei suoi colori, delle sue luci e delle sue atmosfere.

Desidero concludere queste brevi righe con le parole che già Giovanni Grasso, in occasione della mostra del 1993 presso la galleria genovese Art Club Il Doge, aveva scritto a proposito di queste incisioni: «Le fonti di Paola Ginepri stanno nell’inesauribile considerazione della natura e delle sue certezze (quasi canoni panteistici) che sono boschi, tronchi, rami, foglie e fuscelli. La trama sottile che nasce sulla singola lastra e nelle serie di minuscole acqueforti, ha il sapore dell’atmosfera silente del sottobosco o della solitudine invernale dei rami spogli. E quasi si percepiscono certi odori delle passeggiate infantili: i profumo delle pigne, delle resine, degli aghi di pino. Tutto sostenuto da un tratteggiare sottile che cattura costellazioni di frammenti luminosi che vanno formando il tessuto impalpabile dei nostri sogni agresti e boschivi. Sogni che prendono corpo in questi foglietti che hanno insieme tutta la fragilità della carta e dell’inchiostro e tutta l’incorruttibilità della intuizione poetica che s’incarna nella forma».



Chiara Grasso