Coerentemente con la mostra "Le donne di Mestre" svoltasi al Centro Culturale Candiani di Mestre nel novembre 2006, Paola Volpato presenta allo spazio Mondadori la nuova tappa del suo progetto artistico "Madonning" incentrato questa volta sulle donne di Venezia.

Un lavoro dunque a tema: le donne contemporanee della città e la città rappresentate con grandi ritratti a smalto ed elaborazioni digitali che giocano a compenetrazioni con l'antico.



Madonning è il titolo che rimanda ad un andare, rabdomantico, alla ricerca condivisa di fonti e di luci diffuse, di quel filo rosso che tiene legato il senso del quotidiano. Un lavoro che - nell'attraversare vari territori geografici – si da' delle regole: la condivisione del progetto da parte delle donne ritratte, la partecipazione delle contemporanee nella individuazione dei soggetti con l'obiettivo esplicito di evidenziare la rete di relazioni e di affetti che rendono viva la città e la connotano di senso. Dunque implica un lungo tempo di preparazione con ricerca delle fonti, numerosi incontri individuali e scatti fotografici che poi vengono rielaborati e riprodotti in pittura o in fotocomposizioni.

Il percorso di costruzione di questa azione artistica è corale e in questo, aperto a innestare reali imbastiture di trame possibili e di competenze, che si dispongono a successivi sviluppi e che divengono essi stessi parte della mostra - con una azione che va a evidenziare la rete nascosta anche nella rete virtuale (all'indirizzo: www.donnedimestre.net ).



Una provocazione della memoria, una forzatura della visione di nuove madonne contemporanee che stanno nascostamente tramando legami e portando valore aggiunto con il loro lavoro. Una visione esplicitamente volta a vedere solo un lato – quello positivo per provocare visibilità alla altrui azione e testimonianza, un azione etica con tutta la forza della provocazione e della ironia che contiene la volontà di utopia.



E in effetti questo lavoro pone lateralmente il tema dell'azione utopica – il fare della poesia e dell'invisibile che emerge come forza portante – ma anche eroica e ingenua: a riempire con un cucchiaino un mare virtuale, a contrastare un vuoto di sentimento, lo spaesamento del contesto urbano : volta a costruire con nude mani un "pieno" di gratitudine, di testimonianze e di legami possibili e impossibili.