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Paolo Albani – Variazioni sul Canone. La poesia come oggetto visivo, anche
Muovendo da uno schema tipografico canonico della parola ‘poesia’, è stata effettuata su di essa una serie di manipolazioni morfologiche e uno stravolgimento grafico di singole lettere, evitando che la parola ‘poesia’diventasse irriconoscibile all’occhio.
Comunicato stampa
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La parola 'canone', che in campo letterario indica "l'elenco delle opere e degli autori che costituiscono i modelli da seguire", è sinonimo di 'regola', 'norma', 'principio'. La regola fondamentale quì osservata per costruire le variazioni visive della parola 'poesia', è così riassumibile: muovendo da uno schema tipografico canonico della parola 'poesia', è stata effettuata su di essa una serie di manipolazioni morfologiche - consistenti in particolare nell'inserimento di segni diacritici e nello stravolgimento grafico di singole lettere - evitando tuttavia che la parola 'poesia', cioè il canone di partenza, diventasse irriconoscibile all'occhio.
Tutto ciò, una volta di più, depone a favore dell'estrema fecondità immaginativa, delle potenzialità nascoste nel canone (tipografico) della 'poesia'. Per le variazioni ci si è avvalsi solo e esclusivamente delle possibilità offerte dal font e dai simboli speciali contenuti nel programma di video-scrittura Microsoft Office Word 2007, senza far ricorso a programmi di elaborazione delle immagini, tipo Photoshop, Corel Photo-Paint, Adobe Illustrator e simili.
Il testo è chiaramente un omaggio agli "esercizi di stile" di Raymond Queneau, che sono in numero di 99 (le Notations più novantotto texticules), un omaggio in piccolo e per metà: le variazioni, infatti, coinvolgono 49 poesie, compresa la 'poesia' canonica, più una mezza poesia (l'ultima intitolata poesia irrisolta): sono perciò 49.5.
Paolo Albani (1946). Scrittore, poeta visivo e performer, dirige Tèchne, rivista di bizzarrie letterarie e non. Membro dell'Oplepo (Opificio di Letteratura Potenziale), è autore di racconti comico-surreali e di una curiosa trilogia di enciclopedie per Zanichelli: Aga magéra difúra. Dizionario delle lingue immaginarie (1994), Forse Queneau. Enciclopedia delle Scienze Anomale (1999), Mirabiblia. Catalogo ragionato di libri introvabili (2003), per Quodlibet ha pubblicato il Dizionario degli istituti anomali nel mondo (2009), I mattoidi italiani (2012), L'umorismo involontario (2016) e in eBook Fenomeni curiosi (2014). Presente in antologie di poesia sonora, ha esposto in collettive di libri d'artista e di poesia visiva, fra l'altro, a Palazzo della Ragione di Mantova, Santa Maria della Scala di Siena, Centro per l'arte contemporanea "Luigi Pecci" di Prato, Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, Casermetta del Forte Belvedere di Firenze, Palazzo Poli di Roma, Fondazione Magnani-Rocca di Parma, Papiermuseum di Düren (Germania), Museo de Arte Moderno di Buenos Aires, Galéria mesta Bratislavy di Bratislava (Slovacchia).
La mostra è a cura di Alliance Française Bari e Museo Nuova Era.
Tutto ciò, una volta di più, depone a favore dell'estrema fecondità immaginativa, delle potenzialità nascoste nel canone (tipografico) della 'poesia'. Per le variazioni ci si è avvalsi solo e esclusivamente delle possibilità offerte dal font e dai simboli speciali contenuti nel programma di video-scrittura Microsoft Office Word 2007, senza far ricorso a programmi di elaborazione delle immagini, tipo Photoshop, Corel Photo-Paint, Adobe Illustrator e simili.
Il testo è chiaramente un omaggio agli "esercizi di stile" di Raymond Queneau, che sono in numero di 99 (le Notations più novantotto texticules), un omaggio in piccolo e per metà: le variazioni, infatti, coinvolgono 49 poesie, compresa la 'poesia' canonica, più una mezza poesia (l'ultima intitolata poesia irrisolta): sono perciò 49.5.
Paolo Albani (1946). Scrittore, poeta visivo e performer, dirige Tèchne, rivista di bizzarrie letterarie e non. Membro dell'Oplepo (Opificio di Letteratura Potenziale), è autore di racconti comico-surreali e di una curiosa trilogia di enciclopedie per Zanichelli: Aga magéra difúra. Dizionario delle lingue immaginarie (1994), Forse Queneau. Enciclopedia delle Scienze Anomale (1999), Mirabiblia. Catalogo ragionato di libri introvabili (2003), per Quodlibet ha pubblicato il Dizionario degli istituti anomali nel mondo (2009), I mattoidi italiani (2012), L'umorismo involontario (2016) e in eBook Fenomeni curiosi (2014). Presente in antologie di poesia sonora, ha esposto in collettive di libri d'artista e di poesia visiva, fra l'altro, a Palazzo della Ragione di Mantova, Santa Maria della Scala di Siena, Centro per l'arte contemporanea "Luigi Pecci" di Prato, Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, Casermetta del Forte Belvedere di Firenze, Palazzo Poli di Roma, Fondazione Magnani-Rocca di Parma, Papiermuseum di Düren (Germania), Museo de Arte Moderno di Buenos Aires, Galéria mesta Bratislavy di Bratislava (Slovacchia).
La mostra è a cura di Alliance Française Bari e Museo Nuova Era.
27
ottobre 2017
Paolo Albani – Variazioni sul Canone. La poesia come oggetto visivo, anche
Dal 27 ottobre al 09 novembre 2017
arte contemporanea
Location
MUSEO NUOVA ERA
Bari, Strada Dei Gesuiti, 13, (Bari)
Bari, Strada Dei Gesuiti, 13, (Bari)
Orario di apertura
Martedì - Sabato ore 17:30 / 20:30
Vernissage
27 Ottobre 2017, ore 19.00
Autore