L’Armadillo presenta Las Meninas di Paolo Bianchi, una mostra fotografica che segna il nuovo atteso appuntamento con l’arte. Attraverso una ventina di immagini inedite e site specific, concepite e realizzate per e negli spazi dell’Armadillo, si compie un imprevedibile viaggio senza ritorno tra design, tradizione, fashion e identità culturale contemporanea. Ancora una volta l’artista si misura con il controtempo che caratterizza una solo apparente simultanea dissonanza che Bianchi riesce a fondere in una straordinaria interpretazione di contrastanti accostamenti. Sono le donne, Las Meninas, le sue ambasciatrici: a loro è affidato il compito di rendere visibili i ponti che uniscono realtà differenti e lontane nel tempo e nello spazio, di assicurare il naturale passaggio dal prima al dopo, di dare vita al sogno dell’immaginazione.

Grazie a un casting rigoroso che ha potuto contare sulla partecipazione di numerose modelle non professioniste, è stato possibile individuare le donne che, attraverso la forza della loro bellezza e personalità, hanno reso fattibile questo progetto, inserito nel rinnovato concept dello storico negozio di Oristano che intende così proporre uno spazio contemporaneo dove il design si unisce all’arte, al vino e al territorio.

Il titolo della mostra si rifà a quello dell’opera celeberrima di Diego Velázquez, Las Meninas appunto, da molti considerata un geniale manifesto dell’estetica barocca, dove il ritratto di gruppo si traduce in una costruzione pittorica complessa, in cui la tendenza secentesca al concettoso e all’artificio si accompagna con una notevole verità rappresentativa.



Breve nota biografica
Paolo Bianchi (Nuoro, 1975) ha collaborato con diversi studi fotografici, con il Giornale di Sardegna e con il museo MAN. Ha lavorato come fotografo di scena del film Sonetaula di Salvatore Mereu e, insieme a Fontana, ha partecipato alla mostra Sardegna. Un altro pianeta. Attualmente è impegnato in due ambiziosi progetti per il MAN: “MANgia con Noi” e un cortometraggio sulla Sartiglia. La sua ricerca fotografica e cinematografica indaga il senso della frattura che la contemporaneità produce sui luoghi, sulle tradizioni e sulle persone.