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Paolo Canevari – Nothing from Nothing
una nuova serie di lavori composta da disegni su carta di grande formato, video proiezioni oltre a un’installazione scultorea
Comunicato stampa
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MACRO, Museo dýArte Contemporanea di Roma, presenta il nuovo progetto personale di Paolo Canevari, Nothing from Nothing, a cura di Danilo Eccher. La mostra si svolge nell'ambito della stagione 2007, che vedra'ý anche le esposizioni di Ghada Amer e Atelier Van Lieshout. In concomitanza col progetto espositivo, da meta'ý maggio a settembre, nelle Sale Panorama di MACRO sara'ý presentato un catalogo antologico edito da Electa.
Nella mostra Nothing from Nothing di MACRO, Paolo Canevari proporra'ý una nuova serie di lavori composta da disegni su carta di grande formato, video proiezioni oltre a unýinstallazione scultorea. Si tratta di una selezione di opere imperniate perlopiu'ý su temi politici e ambientali, frutto dei piùý recenti sviluppi della sua ricerca artistica.
Paolo Canevari (Roma 1963) vive e lavora a New York e Roma, ha esordito con la sua prima personale nel 1991, usando come materiale dýadozione la gomma delle camere d'aria e i pneumatici sviluppando un linguaggio personale teso alla rivisitazione del quotidiano e agli aspetti piùý intimi della memoria.
La sua ricerca ha assunto negli anni una forte connotazione concettuale concentrandosi nellýimpiego di simboli, icone e immagini che fanno parte della memoria collettiva, facendo uso di diverse tecniche e materiali, dall'animazione ai disegni di grande formato dai video alle installazioni. Tutto questo serve all'artista per destabilizzare ogni preconcetto ideologico stimolando il pubblico a un confronto diretto con l'opera e il suo significato.
Esempi in mostra sono: il video Ring of Fire girato nella periferia di Johannesburg dove un pneumatico brucia come un cerchio di fuoco, immagine che ricorda i violenti roghi dei libri da parte del nazismo e delle croci bruciate dal Ku Klux Klan. E l'installazione Twin, realizzata ad hoc per la mostra di MACRO, dove due sculture rettangolari di identico volume sono rivestite con il battistrada di centinaia di copertoni automobilistici.
Una recente conferma della qualita'ý e del successo del percorso artistico di Paolo Canevari e'ý l'invito a partecipare alla prossima Biennale dýArte di Venezia (da giugno 2007), invito rivolto a soli sei artisti italiani.
Insieme all'appuntamento veneziano, Canevari sara'ý presente con il suo video Burning Skull (2006) all'interno dell'importante mostra collettiva Into Me, Out of Me, ospitata sino a settembre nella sede di MACRO MATTATOIO e realizzata da MACRO in collaborazione con PS1 NY e KW Berlino.
Nel catalogo monografico, edito da Electa, allýinterno della collana MACRO, saranno pubblicati testi di Danilo Eccher, direttore di MACRO Roma, e di Chrissie Iles, curatrice del Whitney Museum di New York, oltre a un'intervista di Klaus Biesenbach, curatore del MoMa di New York. Rimarcando l'idea anti-retorica dell'arte, da sempre protagonista delle opere di Canevari, il catalogo offrira'ý un'ampia panoramica sul suo lavoro, dall'uso delle camere d'aria dell'inizio degli anni Novanta ai grandi lavori realizzati in gomma, dai video e film dýanimazione (alcuni dei quali realizzati per la Rai) alle installazioni piùý recenti.
Io non desidero che il mio lavoro sia permanente: vorrei fosse un ricordo, una memoria, che abbia una presenza metafisica.
Paolo Canevari in Paolo Canevari, Edizione Charta, 2002
Io credo che l'ispirazione piùý grande per unýartista sia il modo di pensare della gente. La spiritualita' e'ý un elemento determinante della condizione umana. Ci rende consapevoli di una presenza, un significato, un simbolo, un'anima. Nel mio lavoro utilizzo le icone per collegarmi a questa verita'ý fondamentale.
Un pneumatico, un teschio o una bomba sono immagini riconoscibili e parte di una conoscenza universale tanto quanto un'immagine sacra o l'immagine di un cane. Come artista uso queste icone in una nuova prospettiva, o struttura, che metta a rischio il loro significato.
Paolo Canevari
Quello di Canevari sembra essere un lavoro che coniuga il piacere fisico e mentale della creazione di un oggetto e di un'immagine con la primordialita'ý e l'essenzialita' della forma, la maschera e l'ombra della realta'ý con i materiali e gli scarti dellýepoca in cui viviamo. In questo contesto, e'ý ovvio che l'artista rivolga unýattenzione particolare alla potenzialitý retorica e allýenfasi metaforica della scultura classica e della sua interpretazione nella successione delle epoche.
Mario Codognato, Memoria Nostra in Paolo Canevari, Edizione Charta, 2002
Nella mostra Nothing from Nothing di MACRO, Paolo Canevari proporra'ý una nuova serie di lavori composta da disegni su carta di grande formato, video proiezioni oltre a unýinstallazione scultorea. Si tratta di una selezione di opere imperniate perlopiu'ý su temi politici e ambientali, frutto dei piùý recenti sviluppi della sua ricerca artistica.
Paolo Canevari (Roma 1963) vive e lavora a New York e Roma, ha esordito con la sua prima personale nel 1991, usando come materiale dýadozione la gomma delle camere d'aria e i pneumatici sviluppando un linguaggio personale teso alla rivisitazione del quotidiano e agli aspetti piùý intimi della memoria.
La sua ricerca ha assunto negli anni una forte connotazione concettuale concentrandosi nellýimpiego di simboli, icone e immagini che fanno parte della memoria collettiva, facendo uso di diverse tecniche e materiali, dall'animazione ai disegni di grande formato dai video alle installazioni. Tutto questo serve all'artista per destabilizzare ogni preconcetto ideologico stimolando il pubblico a un confronto diretto con l'opera e il suo significato.
Esempi in mostra sono: il video Ring of Fire girato nella periferia di Johannesburg dove un pneumatico brucia come un cerchio di fuoco, immagine che ricorda i violenti roghi dei libri da parte del nazismo e delle croci bruciate dal Ku Klux Klan. E l'installazione Twin, realizzata ad hoc per la mostra di MACRO, dove due sculture rettangolari di identico volume sono rivestite con il battistrada di centinaia di copertoni automobilistici.
Una recente conferma della qualita'ý e del successo del percorso artistico di Paolo Canevari e'ý l'invito a partecipare alla prossima Biennale dýArte di Venezia (da giugno 2007), invito rivolto a soli sei artisti italiani.
Insieme all'appuntamento veneziano, Canevari sara'ý presente con il suo video Burning Skull (2006) all'interno dell'importante mostra collettiva Into Me, Out of Me, ospitata sino a settembre nella sede di MACRO MATTATOIO e realizzata da MACRO in collaborazione con PS1 NY e KW Berlino.
Nel catalogo monografico, edito da Electa, allýinterno della collana MACRO, saranno pubblicati testi di Danilo Eccher, direttore di MACRO Roma, e di Chrissie Iles, curatrice del Whitney Museum di New York, oltre a un'intervista di Klaus Biesenbach, curatore del MoMa di New York. Rimarcando l'idea anti-retorica dell'arte, da sempre protagonista delle opere di Canevari, il catalogo offrira'ý un'ampia panoramica sul suo lavoro, dall'uso delle camere d'aria dell'inizio degli anni Novanta ai grandi lavori realizzati in gomma, dai video e film dýanimazione (alcuni dei quali realizzati per la Rai) alle installazioni piùý recenti.
Io non desidero che il mio lavoro sia permanente: vorrei fosse un ricordo, una memoria, che abbia una presenza metafisica.
Paolo Canevari in Paolo Canevari, Edizione Charta, 2002
Io credo che l'ispirazione piùý grande per unýartista sia il modo di pensare della gente. La spiritualita' e'ý un elemento determinante della condizione umana. Ci rende consapevoli di una presenza, un significato, un simbolo, un'anima. Nel mio lavoro utilizzo le icone per collegarmi a questa verita'ý fondamentale.
Un pneumatico, un teschio o una bomba sono immagini riconoscibili e parte di una conoscenza universale tanto quanto un'immagine sacra o l'immagine di un cane. Come artista uso queste icone in una nuova prospettiva, o struttura, che metta a rischio il loro significato.
Paolo Canevari
Quello di Canevari sembra essere un lavoro che coniuga il piacere fisico e mentale della creazione di un oggetto e di un'immagine con la primordialita'ý e l'essenzialita' della forma, la maschera e l'ombra della realta'ý con i materiali e gli scarti dellýepoca in cui viviamo. In questo contesto, e'ý ovvio che l'artista rivolga unýattenzione particolare alla potenzialitý retorica e allýenfasi metaforica della scultura classica e della sua interpretazione nella successione delle epoche.
Mario Codognato, Memoria Nostra in Paolo Canevari, Edizione Charta, 2002
25
maggio 2007
Paolo Canevari – Nothing from Nothing
Dal 25 maggio al 30 settembre 2007
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Biglietti
1 €
Orario di apertura
da martedì a domenica 9-19; festività 9-14; lunedì chiuso
Vernissage
25 Maggio 2007, ore 18,30
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
ELECTA
Ufficio stampa
ADICORBETTA
Autore
Curatore