Nell’ambito della politica culturale del Comune di Fossombrone che, valendosi di strutture espositive assai diversificate, deve necessariamente orientarsi tra valori consolidati e nuove proposte, tra antico e moderno, ospitiamo ora la Mostra monografica di Paolo Del Signore, che è l’una e l’altra cosa, e forse altro ancora.

Fanese e attivo a Fano, Del Signore ha esposto in tutta Italia; artista ben esperto delle tecniche pittoriche, non disdegna impiegare altri impasti materici; osservatore attento del reale, sfugge continuamente nell’immaginario e nell’utopico; orientato sul linguaggio contemporaneo di matrice anglosassone, lascia emergere i suoi debiti all’espressionismo tedesco, o al Surrealismo; e poi è sperimentatore di nuove forme di creatività, operatore nell’ambito della didattica, del teatro, della grafica e design.

E allora, qual è il senso della sua proposta? Va privilegiato il clamore dei colori violenti, o la malinconia dell’apparizione lunare, o l’implicita oppressione delle finestre vuote, o la stupidità degli uomini senza volto? Questo solo, forse, Paolo Del Signore vuol dirci: l’arte contemporanea non è solo pittura, è piuttosto il punto di incrocio di tante strumentazioni linguistiche, anche in contraddizione tra di loro.