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Paolo Grassino – La sostenibile visibilità dell’assenza
Le sculture in mostra raccontano l’invisibile, sia fisico sia psichico, e traducono in forme tangibili il concetto di assenza, nel tentativo, forse impossibile, di trasformare in immagine l’immaginabile. È la visibilità dell’assenza.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Anna Marra Contemporanea è lieta di presentare La sostenibile visibilità dell’assenza, mostra personale di Paolo Grassino, curata da Lorenzo Respi, che inaugura giovedì 18 maggio 2017.
Le sculture in mostra, dalle serie Nodi (2015), C.C.R. Roma (2017) e Fiato (2017), insieme con le carte della serie Eclisse (2017), raccontano l’invisibile, sia fisico sia psichico, e traducono in forme tangibili il concetto di assenza, nel tentativo, forse impossibile, di trasformare in immagine l’in-immaginabile che di fatto può esistere solo nel pensiero, nel ricordo o nell’immaginazione di ciascuno di noi. È la visibilità dell’assenza.
La società contemporanea è così complessa, in perenne sommovimento, da mettere in discussione la certezza dell’esperienza sensibile e quei portati della realtà che spesso ci sfuggono di mano senza nemmeno rendercene conto. Il mondo sotto i nostri occhi è conflittuale, frammentato e individualista, confonde le idee e lascia disorientati, e nel paradosso della sua moderna globalizzazione tende a escludere ed emarginare, invece che includere e integrare. L’individuo viene anestetizzato poco alla volta, le sue azioni e i suoi pensieri vengono inibiti, la volontà annichilita. Il torpore dello stordimento rende fragile la condizione umana e accresce il senso di solitudine interiore.
Paolo Grassino reagisce a questa esistenza insostenibile realizzando un atto unico creativo, una messa in scena umanista, nella quale ribalta completamente i termini della riflessione: l’oggetto di indagine non è ciò che c’è o si vede, ma ciò che non c’è più o non è mai stato, e non si vede.
Negli spazi della galleria Paolo Grassino ricostruisce un fermo immagine della realtà attuale, un ecosistema emotivo e intimo, sospeso e fuori dal tempo, dove lo spettatore ritorna in possesso della propria temporalità per riflettere sulla condizione dell’essere umano e sui condizionamenti della società di oggi.
Paolo Grassino è cosciente dell’ineluttabilità del destino e dell’imperscrutabilità dell’ignoto, ma crede anche nell’unicità della vita e nell’affermazione del principio di esistenza di questa assenza corporea con tutti i suoi risvolti psichici e sociali. La realtà è una e soltanto una, ne fanno parte in armonia la specie umana e gli animali, gli oggetti e le architetture, lo spazio e il tempo: questo sostiene Paolo Grassino nel progetto espositivo pensato per la galleria.
Le sculture in mostra, dalle serie Nodi (2015), C.C.R. Roma (2017) e Fiato (2017), insieme con le carte della serie Eclisse (2017), raccontano l’invisibile, sia fisico sia psichico, e traducono in forme tangibili il concetto di assenza, nel tentativo, forse impossibile, di trasformare in immagine l’in-immaginabile che di fatto può esistere solo nel pensiero, nel ricordo o nell’immaginazione di ciascuno di noi. È la visibilità dell’assenza.
La società contemporanea è così complessa, in perenne sommovimento, da mettere in discussione la certezza dell’esperienza sensibile e quei portati della realtà che spesso ci sfuggono di mano senza nemmeno rendercene conto. Il mondo sotto i nostri occhi è conflittuale, frammentato e individualista, confonde le idee e lascia disorientati, e nel paradosso della sua moderna globalizzazione tende a escludere ed emarginare, invece che includere e integrare. L’individuo viene anestetizzato poco alla volta, le sue azioni e i suoi pensieri vengono inibiti, la volontà annichilita. Il torpore dello stordimento rende fragile la condizione umana e accresce il senso di solitudine interiore.
Paolo Grassino reagisce a questa esistenza insostenibile realizzando un atto unico creativo, una messa in scena umanista, nella quale ribalta completamente i termini della riflessione: l’oggetto di indagine non è ciò che c’è o si vede, ma ciò che non c’è più o non è mai stato, e non si vede.
Negli spazi della galleria Paolo Grassino ricostruisce un fermo immagine della realtà attuale, un ecosistema emotivo e intimo, sospeso e fuori dal tempo, dove lo spettatore ritorna in possesso della propria temporalità per riflettere sulla condizione dell’essere umano e sui condizionamenti della società di oggi.
Paolo Grassino è cosciente dell’ineluttabilità del destino e dell’imperscrutabilità dell’ignoto, ma crede anche nell’unicità della vita e nell’affermazione del principio di esistenza di questa assenza corporea con tutti i suoi risvolti psichici e sociali. La realtà è una e soltanto una, ne fanno parte in armonia la specie umana e gli animali, gli oggetti e le architetture, lo spazio e il tempo: questo sostiene Paolo Grassino nel progetto espositivo pensato per la galleria.
18
maggio 2017
Paolo Grassino – La sostenibile visibilità dell’assenza
Dal 18 maggio al 30 giugno 2017
arte contemporanea
Location
GALLERIA ANNA MARRA
Roma, Via Di Sant'angelo In Peschiera, 32, (Roma)
Roma, Via Di Sant'angelo In Peschiera, 32, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato, 15.30 - 19.30
Vernissage
18 Maggio 2017, ore 18.30
Autore
Curatore