L’associazione culturale “Le Muse”, dopo le positive mostre sul tema del libro d’artista e sulla poesia visiva italiana (tra le altre “da Piero Manzoni a Andy Warhol” alla Rocca di Soncino), è lieta di affrontare l’ambito della fotografia artistica contemporanea, presentando “Grigio notte”, il nuovo progetto del giovane e promettente artista bresciano, Paolo Novelli.

L’autore, ha sviluppato nel corso di due anni, un originale e inedito studio fotografico in b/n dedicato ai paesaggi notturni della nebbia del nord-italia; superando notevoli difficoltà tecniche, Novelli è riuscito a testimoniare in modo suggestivo e poetico il senso di isolamento e sospensione che coglie chi percorre nella notte le strade della nebbia.







Percorrendo buona parte della bassa padana, Novelli ha scovato e proposto immagini di grande effetto che colpiscono lo spettatore perché in grado di coniugare un‘estetica essenziale e d‘ impatto con contenuti di grande carica evocativa; si tratta di una fotografia di ricerca molto personale che tende ad analizzare luoghi poco fotografati, proponendoli attraverso le affascinanti e imprevedibili atmosfere create dalla nebbia nel contesto notturno.

Un occhio paziente e curioso che grazie ad un elegante e rigoroso bianco e nero, esclusivamente da pellicola, sintetizza con poche linee e forme, intriganti geometrie della strada e sperduti ambienti abbandonati alla notte.

Una ricerca visiva quindi insolita e di grande spessore, uno studio metodico e difficile, mai sviluppato prima in modo così organico e originale.

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un testo (ed. I Soncino) contenente tutte le immagini del progetto e la prefazione di Lanfranco Colombo, noto fotografo milanese, fondatore della celebre galleria “Il Diaframma”; l’esposizione è curata da Melania Gazzotti, collaboratrice del Museo di arte contemporanea MART di Rovereto (Tn).

Novelli ha all’attivo diverse mostre personali e collettive in Italia, ed è reduce da un’importante personale, tenutasi alla fine del 2005 a Palazzo Comunale a Cremona; nel 1999 è stato invitato per un periodo di collaborazione a Fabrica (agenzia di creativi della Benetton), allora diretta da Oliviero Toscani; nel 2003 (Sala SS. Filippo e Giacomo, Brescia), ha presentato l’originale progetto “Vita brevis, Ars longa”, dedicato alla scultura funeraria dei camposanti italiani; il progetto ha ottenuto ottimi riscontri di critica (tra gli altri, Gianni Berengo Gardin); nell’aprile/maggio 2006, Bologna gli dedicherà una personale presso il prestigioso Palazzo d’Accursio.