Presso “XENO al civico 29”
Nei weekend del 6 e 7 Maggio e 13 e 14 maggio, il cortile di palazzo Calini accoglie “LOW ARC”, installazione realizzata da Paolo PUDDU.
In contemporanea, sempre all’interno del progetto che coinvolge le associazioni presenti in vicolo Federico Borgondio, lo scultore Lauro Gorini con “PHERSU” esposizione di sculture multi materiale.
Entrambi i progetti sono sostenuti e promossi dal comune di Brescia attraverso le attività di “Ass.ne CarminiAmo” e sono a cura di Antonella Bosio

PAOLO PUDDU
Paolo Puddu nasce a Montichiari nel 1967, ove passa la maggior parte della sua vita, Figlio di un battilastre restauratore d’auto d’epoca. Alterna, negli anni formativi dell’infanzia e dell’adolescenza, lunghe estati in Calabria, a nebbiosi inverni nel paese.
Nel 1997 scopre che la sua irrequietezza trova origine in un’energia artistica, di cui fino ad allora non era consapevole.
La sua esperienza pratica in fotografia, stampa, fotocomposizione, montaggio analogico, serigrafia, decorazione grafica pubblicitaria, formatasi nel corso degli anni, lo aiuta a sviluppare diverse opere.
Sviluppa questa necessità creativa attraverso medium e linguaggi artistici poliedrici, pittura, fotografia, scultura e installazioni concettuali.

L’installazione pensata per il cortile di vicolo Borgondio 29, nasce da una intuizione riflettendo sulla tensione a cui sono sottoposte le corde degli strumenti, il suono secco e improvviso che producono nel momento del cedimento improvviso. Un basso, strumento classico dismesso e ceduto dal suo proprietario all’artista con un esplicita richiesta, trasformare questo oggetto in un’opera artistica.
Nasce così “LOW ARC” _basso arco voltaico_
Nella sua definizione tecnica “una scarica elettrica continua ad alta tensione che fluisce attraverso un intervallo d'aria tra conduttori” è fenomeno genera una luce ultravioletta estremamente forte e un intenso calore, questo è un arco voltaico.
Un arco voltaico, tipicamente, è provocato da un corto circuito; nella maggior parte dei casi, i corti circuiti sono il risultato di un errore umano.
Stiamo vivendo in un mondo dove continui “corto circuiti” sociali possono mettere a rischio l’equilibrio instabile di democrazie fragili e incomplete.
Dove sta l’errore umano? Quale possibile rimedio?
Nell’opera il cavo in tensione rompe l'accordatura originale creando, ipoteticamente un'altro suono, mantenendo comunque un equilibrio.

LAURO GORINI, nato nel 1956, ha al suo attivo numerose mostre personali e collettive. Dopo aver seguito i corsi della Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Brera e dell’Accademia Cignaroli di Verona, frequenta con successo i corsi fotografici di alcune grandi istituzioni. Da qualche anno la sua ricerca ha prodotto un intenso lavoro materiale sull'immagine fotografica.

“PHERSU” nasce come concetto filosofico, esprime la singolarità di ogni individuo della “specie umana”, assimilato nell’eguaglianza, senza distinzione di sesso, età o condizione sociale, considerato sia come elemento a sé, che come membro di una collettività, ne condivide gli stessi doveri morali e umani e ha un ruolo nel mondo, affidatogli dal suo destino.
Esiste un eterno conflitto tra la “persona”, immagine pubblica, il modo in cui ci si presenta al mondo, e la personalità autentica; Il riferimento è a “phersu”, le maschere indossate dagli antichi greci durante le rappresentazioni teatrali, l’identità che indossiamo in pubblico e rappresenta l’immagine che vogliamo trasmettere di noi, risultato dell’adattamento alle richieste della società in cui viviamo. Se la “phersu” che indossiamo e la “persona” che in realtà siamo non coincidono, contribuiamo ad alimentare una società distopica, malata e distante.

Orari e giorni di visita
Sabato 6 maggio e domenica 7 maggio
dalle 16.30 alle 18.30
Sabato 13 maggio e domenica 14 maggio
dalle 16.30 alle 18.30
Inaugurazione sabato 6 Maggio ore 16.30

Dove:
Brescia
cortile di palazzo Calini, vicolo F. Borgondio 29
spazio espositivo in vicolo F. Borgondio 50