Paolo Robaudi è diplomato in scenografia all'Accademia di Brera, ha esposto le sue opere in Italia ed all'estero.

Il suo lavoro nasce da una forte influenza di genere punk e pop, utilizzando anche il video e la fotografia, non accettando le categorie, anche in un mondo dove è importante l'appartenenza. Un lavoro basato principalmente sull'idea, punto di partenza d'ogni opera, poi sviluppata secondo l'utilizzo del mezzo più idoneo, avendo una preparazione che spazia dalla pubblicità, al cinema, al teatro e contemporaneamente avendo un forte senso d'appartenenza alla cultura passata del "bel paese", con continui rimandi all'uno e all'altro, dove la memoria di un passato idealistico entra in contrasto con il vuoto di valori del presente.
Secondo Robaudi la figura dell'artista non deve essere quella di un ribelle contemporaneo a cottimo, ma piuttosto figura non omologa in una società di multipli. Vivendo in bilico sul limite della "disappearence", legge primaria dell'universo in quanto tutto deve morire a cominciare da noi stessi.