Nel 1891 il giovane Paul Valéry pubblica, nel numero di Marzo della rivista d'arte e letteratura “L'Ermitage” un articolo intitolato “Paradoxe sur l'architecte”. Con enfasi giovanile il ventenne Valèry si rammarica che l'architettura del suo tempo non è né all'altezza di quella del passato, né ha raggiunto i livelli di altre forme d'arte (letteratura, musica...), e auspica l'avvento di un architetto che col suono de《la sua lira divina incanta i porfidi》.
Il testo in lingua originale e nella traduzione che Alberto Randisi ha condotto sull'edizione anastatica della rivista pubblicata da "Slatkine Reprint" di Ginevra nel 1968, è introdotto da una prefazione di Elena Masi ed è accompagnato dai disegni e dalle considerazioni di venti architetti italiani nati tra il 1939 e il 1991. L'edizione si chiude con una postfazione dello stesso Alberto Randisi sull'architettura disegnata. Alle prime quaranta copie è allegata un'incisione originale ad acquaforte e acquatinta numerata e firmata dall'architetto triestino Andrea Bosich.
Mauro Andreini (Montalcino, 1956)
Giuseppe Arcidiacono (Catania, 1953)
Andrea Bosich (Trieste, 1970)
Renato Capozzi (Napoli, 1971)
Stefan Davidovici (Bucarest, 1970)
Brunetto De batté (La Spezia, 1948)
Giuseppe Di benedetto (Palermo, 1961)
Fabrizio Foti (Roma 1973)
Massimo Gasperini (Pisa, 1971)
Alessandro Gioli (Firenze, 1939)
Luca Guido (Rossano, 1981)
Ester Elisa Monti (Carate Brianza, 1968)
Emmanuele Lo Giudice (Palermo, 1975)
Valerio Palmieri (Roma, 1961)
Vincenzo Piazza (Catania, 1959)
Efisio Pitzalis (Nurri, 1958)
Andrea Ponsi (Viareggio, 1949)
Franco Purini ( Isola del Liri, 1941)
Antonello Russo (Messina, 1972)
Claudio Triassi (Palermo, 1991)
La presentazione avverrà all'aperto nello spazio antistante la sede dell'Assocoazione “Forma”: proiezioni di immagini, interventi dell'architetto Andrea Bosich e della professoressa Elena Masi con l'attore Sergio Guarino che leggerà alcuni estratti dai testi.