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Paratissima Milano Art & Design Fair
La Cattedrale della Fabbrica del Vapore ospita la seconda edizione di Paratissima Milano in programma dal 9 al 14 aprile, in concomitanza con la Design Week. Tra arte e design, sono tre le mostre curate dalla direzione artistica di Paratissima che indagano le contaminazioni e gli sviluppi futuri e futuribili della tecnologia nella quotidianità. Where Art meets Design mette in mostra le visioni alternative di comuni oggetti di uso quotidiano, Natural Flavours invita a contrapporre alla macchina della civiltà, l’ascolto e la cura della propria dimensione interiore, attraverso una ritrovata comunione con la natura. Digital Humanity, infine, oppone al macchinismo digitale un nuovo concetto di umanità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
9-14 aprile 2019
Fabbrica del Vapore, Milano
PARATISSIMA MILANO ART & DESIGN FAIR
Tre mostre, tra arte e design, natura e tecnologia, per la fiera
internazionale degli artisti indipendenti
La Cattedrale della Fabbrica del Vapore ospita la seconda edizione di Paratissima Milano in
programma dal 9 al 14 aprile, in concomitanza con la Design Week. Tra arte e design, sono tre
le mostre curate dalla direzione artistica di Paratissima che indagano le contaminazioni e gli
sviluppi futuri e futuribili della tecnologia nella quotidianità. Where Art meets Design mette in
mostra le visioni alternative di comuni oggetti di uso quotidiano, Natural Flavours invita a
contrapporre alla macchina della civiltà, l'ascolto e la cura della propria dimensione interiore,
attraverso una ritrovata comunione con la natura. Digital Humanity, infine, oppone al
macchinismo digitale un nuovo concetto di umanità.
Paratissima Milano è organizzata da PRS, con il patrocinio del Comune di Milano e in
collaborazione con IAAD - Istituto Arti Applicate e Design.
La direzione artistica è di Francesca Canfora.
L'ingresso alla manifestazione è gratuito.
Fino al 18 marzo, per gli artisti e le gallerie d'arte, sono aperte le iscrizioni.
WHERE ART MEETS DESIGN
Cosa potrebbe accadere se l'arte invadesse il design dando la propria libera interpretazione a
oggetti di uso comune e quotidiano e annullandone o sovvertendone la funzione? Ecco dunque
materializzarsi inattese apparizioni di oggetti comuni rielaborati e rivisti da un punto di vista
completamente inedito e inaspettato rispetto alle abitudini consolidate. O ancora palesarsi
oggetti preposti a soddisfare esigenze impensabili, entrando a pieno titolo in una dimensione
tanto fantasiosa quanto utopica. Le regole vengono così disattese e ribaltate, modificate in base
al capriccio del libero arbitrio della creatività che prende il sopravvento concependo visioni
surreali, in cui il sogno e l'imponderabile danno libero sfogo a ciò che la norma e il buon senso
normalmente non permettono. È la sfida che l'arte lancia alla vita quotidiana, dimensione
deputata all'uso e al consumo, in cui si perde di vista la potenzialità creativa degli oggetti, liberi
finalmente di esprimere la propria autonomia e di sognare un'altra vita, svincolandosi dal
secolare asservimento all'Uomo.
NATURAL FLAVOURS
Equilibrio interiore, semplicità e armonia sembrano ormai chimere per la civiltà contemporanea,
dominata dal progresso tecnologico, dalla connessione perenne e dall'artificio, nonché sempre
più lontana dallo stato di Natura. J.J. Rousseau nel "Discorso sull'origine e i fondamenti della
diseguaglianza tra gli uomini", considera infatti come benigna la Natura, concepita come stato
originario dell'uomo selvaggio, e felice la vita solo se vissuta a diretto contatto con essa, mentre
«i nostri mali sono per la maggior parte opera nostra e li avremmo evitati quasi tutti mantenendo
la maniera di vivere semplice, uniforme e solitaria che ci era prescritta dalla natura». Il banale
quanto incontrollato proliferare del prefisso bio accanto ad ogni tipo di alimento, oppure il
moltiplicarsi di cosmetici e medicinali di derivazione naturale, rendono sempre più evidente la
necessità e l'anelito di un ritorno alle origini come antidoto a un presente ipertecnologizzato e
sempre più adulterato da sostanze chimiche e manipolazioni genetiche. Natural Flavours,
letteralmente aromi naturali, è la misteriosa quanto contraddittoria dicitura riportata tra gli
ingredienti della stragrande maggioranza dei prodotti alimentari in commercio. Il gusto e la
ricerca per la genuinità del prodotto risultano quasi depistati da questa fantomatica formula che,
se da un lato evoca la natura, dall'altro si trincera dietro a una definizione misteriosa e segreta,
dando luogo a legittimi interrogativi. Al di là dell'ovvio sfruttamento commerciale di questa
recente tendenza, è finalmente tangibile la crescita di una maggior sensibilità ecologica: una
rinnovata attenzione tanto per la salute e per la purezza dell'ambiente quanto per tipologia di
consumo, va di pari passo con il tentativo di recuperare valori tradizionali e culture locali, con la
riscoperta e la difesa dell'ambiente e del paesaggio. Tra i tanti filosofi e letterati suggestionati
dal mito del primitivismo, lo scrittore americano Henry Thoreau, grazie al libro "Walden, ovvero
La vita nei boschi" (1854), è considerato il riferimento ideale di generazioni di ecologisti, pacifisti
ed anticonformisti. Opera a metà strada tra il saggio filosofico e il diario in cui viene
rappresentata la semplicità della vita fra i boschi, è stata fonte d'ispirazione per Gandhi e le
controculture contemporanee da cui verrà riletta e rielaborata. In modo profetico e
perfettamente attuale e in sintonia con le parole di Thoreau citate in apertura, l’invito è quello di
contrapporre alla macchina della civiltà l’ascolto e la cura della propria dimensione interiore,
attraverso una ritrovata comunione con la Natura come rimedio all'ansia che la modernità e il
progresso finiscono per generare.
DIGITAL HUMANITY
Tecnologia e computer influenzano oggi in modo esponenziale pensiero e azione, la maniera in
cui percepiamo noi stessi e le nostre relazioni con gli altri. Il computer, da mero strumento è
diventato infatti parte della nostra vita quotidiana, personale e psicologica. Le possibilità che i
mondi virtuali e l'intelligenza artificiale aprono, rendono il confine tra uomo e computer, tra
mente umana e macchine, sempre più labile sollevando impellenti interrogativi su questioni
etiche. In questa tanto delicata quanto inarrestabile fase di transizione, a causa della continua e
rapidissima evoluzione della tecnologia, è però necessario stabilire una direzione e definire
degli orizzonti di senso. La tecnologia digitale deve essere interpretata come una nuova cultura,
il cui obiettivo non deve essere la totale automazione e l'esclusione dell'utente, sostituito
progressivamente da surrogati tecnologici. Al “macchinismo digitale” bisogna opporre invece un
nuovo concetto di "umanità digitale", che rappresenta la preoccupazione e l'intenzione di
mettere al centro della ricerca e dell'innovazione l'umanità in tutti i suoi aspetti, per facilitare
ulteriormente l'interazione tra uomo e macchina. I topic su cui riflettere per tracciare un comune
futuro sostenibile e a misura d'uomo sono innumerevoli: relazioni affettive e relazioni sociali,
ubiquità e iperconessione, identità reale e virtuale, ultra-menti e habitat intelligenti ed evolutivi.
PARATISSIMA
Nata a Torino nel 2005 come manifestazione off di Artissima, fiera internazionale di arte
contemporanea, Paratissima è diventata in pochi anni uno degli eventi di riferimento nel
panorama artistico a livello nazionale. Precursore di una tendenza ormai diffusa, Paratissima,
fin dalla sua prima edizione, ribalta il modello tradizionale di "fiera d'arte" lasciando spazio agli
artisti, emergenti ma non solo, che hanno la possibilità di mostrare e promuovere il proprio
lavoro in modo indipendente e alle gallerie d'arte che condividono lo spirito della
manifestazione. Nel 2018 Paratissima approda per la prima volta a Milano nella sede di Base,
un progetto d'innovazione e contaminazione culturale nel cuore di Zona Tortona, dal 6 al 10
giugno, in occasione della Milano Photo Week.
ISCRIZIONI
Fino al 18 marzo 2019 gli artisti potranno inviare la propria candidatura e la proposta artistica
che meglio interpreta il tema di una delle tre mostre curate dalla direzione artistica. La
partecipazione a Paratissima può essere individuale o collettiva con un numero di opere definito
dallo spazio a disposizione. Nel caso degli spazi "ICS - Spazi Indipendenti Curati" di metratura
maggiore, può essere presentato un progetto espositivo di contenuto differente rispetto al tema
individuato: il progetto dovrà essere firmato da un curatore e dovrà comunque essere
selezionato e approvato dalla direzione artistica. Le gallerie d'arte, le associazioni culturali e le
fondazioni che condividono lo spirito della manifestazione possono parteciparvi in uno spazio
indipendente con un proprio progetto.
Fabbrica del Vapore, Milano
PARATISSIMA MILANO ART & DESIGN FAIR
Tre mostre, tra arte e design, natura e tecnologia, per la fiera
internazionale degli artisti indipendenti
La Cattedrale della Fabbrica del Vapore ospita la seconda edizione di Paratissima Milano in
programma dal 9 al 14 aprile, in concomitanza con la Design Week. Tra arte e design, sono tre
le mostre curate dalla direzione artistica di Paratissima che indagano le contaminazioni e gli
sviluppi futuri e futuribili della tecnologia nella quotidianità. Where Art meets Design mette in
mostra le visioni alternative di comuni oggetti di uso quotidiano, Natural Flavours invita a
contrapporre alla macchina della civiltà, l'ascolto e la cura della propria dimensione interiore,
attraverso una ritrovata comunione con la natura. Digital Humanity, infine, oppone al
macchinismo digitale un nuovo concetto di umanità.
Paratissima Milano è organizzata da PRS, con il patrocinio del Comune di Milano e in
collaborazione con IAAD - Istituto Arti Applicate e Design.
La direzione artistica è di Francesca Canfora.
L'ingresso alla manifestazione è gratuito.
Fino al 18 marzo, per gli artisti e le gallerie d'arte, sono aperte le iscrizioni.
WHERE ART MEETS DESIGN
Cosa potrebbe accadere se l'arte invadesse il design dando la propria libera interpretazione a
oggetti di uso comune e quotidiano e annullandone o sovvertendone la funzione? Ecco dunque
materializzarsi inattese apparizioni di oggetti comuni rielaborati e rivisti da un punto di vista
completamente inedito e inaspettato rispetto alle abitudini consolidate. O ancora palesarsi
oggetti preposti a soddisfare esigenze impensabili, entrando a pieno titolo in una dimensione
tanto fantasiosa quanto utopica. Le regole vengono così disattese e ribaltate, modificate in base
al capriccio del libero arbitrio della creatività che prende il sopravvento concependo visioni
surreali, in cui il sogno e l'imponderabile danno libero sfogo a ciò che la norma e il buon senso
normalmente non permettono. È la sfida che l'arte lancia alla vita quotidiana, dimensione
deputata all'uso e al consumo, in cui si perde di vista la potenzialità creativa degli oggetti, liberi
finalmente di esprimere la propria autonomia e di sognare un'altra vita, svincolandosi dal
secolare asservimento all'Uomo.
NATURAL FLAVOURS
Equilibrio interiore, semplicità e armonia sembrano ormai chimere per la civiltà contemporanea,
dominata dal progresso tecnologico, dalla connessione perenne e dall'artificio, nonché sempre
più lontana dallo stato di Natura. J.J. Rousseau nel "Discorso sull'origine e i fondamenti della
diseguaglianza tra gli uomini", considera infatti come benigna la Natura, concepita come stato
originario dell'uomo selvaggio, e felice la vita solo se vissuta a diretto contatto con essa, mentre
«i nostri mali sono per la maggior parte opera nostra e li avremmo evitati quasi tutti mantenendo
la maniera di vivere semplice, uniforme e solitaria che ci era prescritta dalla natura». Il banale
quanto incontrollato proliferare del prefisso bio accanto ad ogni tipo di alimento, oppure il
moltiplicarsi di cosmetici e medicinali di derivazione naturale, rendono sempre più evidente la
necessità e l'anelito di un ritorno alle origini come antidoto a un presente ipertecnologizzato e
sempre più adulterato da sostanze chimiche e manipolazioni genetiche. Natural Flavours,
letteralmente aromi naturali, è la misteriosa quanto contraddittoria dicitura riportata tra gli
ingredienti della stragrande maggioranza dei prodotti alimentari in commercio. Il gusto e la
ricerca per la genuinità del prodotto risultano quasi depistati da questa fantomatica formula che,
se da un lato evoca la natura, dall'altro si trincera dietro a una definizione misteriosa e segreta,
dando luogo a legittimi interrogativi. Al di là dell'ovvio sfruttamento commerciale di questa
recente tendenza, è finalmente tangibile la crescita di una maggior sensibilità ecologica: una
rinnovata attenzione tanto per la salute e per la purezza dell'ambiente quanto per tipologia di
consumo, va di pari passo con il tentativo di recuperare valori tradizionali e culture locali, con la
riscoperta e la difesa dell'ambiente e del paesaggio. Tra i tanti filosofi e letterati suggestionati
dal mito del primitivismo, lo scrittore americano Henry Thoreau, grazie al libro "Walden, ovvero
La vita nei boschi" (1854), è considerato il riferimento ideale di generazioni di ecologisti, pacifisti
ed anticonformisti. Opera a metà strada tra il saggio filosofico e il diario in cui viene
rappresentata la semplicità della vita fra i boschi, è stata fonte d'ispirazione per Gandhi e le
controculture contemporanee da cui verrà riletta e rielaborata. In modo profetico e
perfettamente attuale e in sintonia con le parole di Thoreau citate in apertura, l’invito è quello di
contrapporre alla macchina della civiltà l’ascolto e la cura della propria dimensione interiore,
attraverso una ritrovata comunione con la Natura come rimedio all'ansia che la modernità e il
progresso finiscono per generare.
DIGITAL HUMANITY
Tecnologia e computer influenzano oggi in modo esponenziale pensiero e azione, la maniera in
cui percepiamo noi stessi e le nostre relazioni con gli altri. Il computer, da mero strumento è
diventato infatti parte della nostra vita quotidiana, personale e psicologica. Le possibilità che i
mondi virtuali e l'intelligenza artificiale aprono, rendono il confine tra uomo e computer, tra
mente umana e macchine, sempre più labile sollevando impellenti interrogativi su questioni
etiche. In questa tanto delicata quanto inarrestabile fase di transizione, a causa della continua e
rapidissima evoluzione della tecnologia, è però necessario stabilire una direzione e definire
degli orizzonti di senso. La tecnologia digitale deve essere interpretata come una nuova cultura,
il cui obiettivo non deve essere la totale automazione e l'esclusione dell'utente, sostituito
progressivamente da surrogati tecnologici. Al “macchinismo digitale” bisogna opporre invece un
nuovo concetto di "umanità digitale", che rappresenta la preoccupazione e l'intenzione di
mettere al centro della ricerca e dell'innovazione l'umanità in tutti i suoi aspetti, per facilitare
ulteriormente l'interazione tra uomo e macchina. I topic su cui riflettere per tracciare un comune
futuro sostenibile e a misura d'uomo sono innumerevoli: relazioni affettive e relazioni sociali,
ubiquità e iperconessione, identità reale e virtuale, ultra-menti e habitat intelligenti ed evolutivi.
PARATISSIMA
Nata a Torino nel 2005 come manifestazione off di Artissima, fiera internazionale di arte
contemporanea, Paratissima è diventata in pochi anni uno degli eventi di riferimento nel
panorama artistico a livello nazionale. Precursore di una tendenza ormai diffusa, Paratissima,
fin dalla sua prima edizione, ribalta il modello tradizionale di "fiera d'arte" lasciando spazio agli
artisti, emergenti ma non solo, che hanno la possibilità di mostrare e promuovere il proprio
lavoro in modo indipendente e alle gallerie d'arte che condividono lo spirito della
manifestazione. Nel 2018 Paratissima approda per la prima volta a Milano nella sede di Base,
un progetto d'innovazione e contaminazione culturale nel cuore di Zona Tortona, dal 6 al 10
giugno, in occasione della Milano Photo Week.
ISCRIZIONI
Fino al 18 marzo 2019 gli artisti potranno inviare la propria candidatura e la proposta artistica
che meglio interpreta il tema di una delle tre mostre curate dalla direzione artistica. La
partecipazione a Paratissima può essere individuale o collettiva con un numero di opere definito
dallo spazio a disposizione. Nel caso degli spazi "ICS - Spazi Indipendenti Curati" di metratura
maggiore, può essere presentato un progetto espositivo di contenuto differente rispetto al tema
individuato: il progetto dovrà essere firmato da un curatore e dovrà comunque essere
selezionato e approvato dalla direzione artistica. Le gallerie d'arte, le associazioni culturali e le
fondazioni che condividono lo spirito della manifestazione possono parteciparvi in uno spazio
indipendente con un proprio progetto.
09
aprile 2019
Paratissima Milano Art & Design Fair
Dal 09 al 14 aprile 2019
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
FABBRICA DEL VAPORE
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Milano, Via Giulio Cesare Procaccini, 4, (Milano)
Sito web
www.paratissima.it