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Parco delle Risaie. Cuore agricolo per Milano
Il Parco delle Risaie è zona agricola nell’area sud-ovest della città di Milano. Una zona di interregno, in cui mondo agricolo e mondo cittadino si fondono insieme, fatto di risaie tuttora coltivate, di strade sterrate percorribili in bici, di aironi e trebbiatrici al lavoro. Unico esempio europeo
Comunicato stampa
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Lirico e rurale. Il volto segreto della metropoli
di Alessandra Redaelli
I campi appaiono immensi. Deserti, malinconici, si perdono verso orizzonti apparentemente sterminati. La mano dell’uomo c’è. E la si intuisce amica. Mai violenta. Perché è una natura libera, serena, quella che si incontra nelle immagini del Parco delle Risaie. Non una natura selvaggia o incontaminata. Piuttosto una natura addomesticata, pacificata in riti e ritmi rassicuranti e ripetitivi. Un senso di calmo silenzio pervade quelle distese piane, mosse appena da una brezza. Sola, sperduta come una nave in mezzo al mare, vi si incontra una cascina. Oppure lo sguardo inciampa su un aratro abbandonato o carambola tra i solchi fecondi di una trebbiatrice al lavoro. Lungo un sentiero capita di imbattersi in un ciclista. In lontananza, come un’apparizione, si intravede la skyline della metropoli. Ma è sicuramente una fantasia, così circonfusa di ombre e nebbia.
E’ il tono lirico quello che prevale nei racconti dei fotografi in mostra oggi. Con uno spirito che si potrebbe definire neoromantico, gli autori colgono il senso più profondamente poetico di questo paesaggio rurale risparmiato al cemento della metropoli. Narrano il suo respiro segreto, l’alternarsi delle stagioni. I cieli smaltati della primavera, appena sfumati da una bruma trasparente, come quelli che si vedono alle spalle della Madonna nelle Maestà del Quattrocento. Poi le foglie riarse dell’estate, soffocate e febbricitanti, e i precoci crepuscoli autunnali. E ancora l’abbacinante purezza dell’inverno, con la neve che copre i campi, gli alberi, ogni singola foglia, congelando la campagna in una fissità sublime.
Ci vuole uno sforzo mentale non da poco per collocare queste immagini a Milano. Eppure è proprio qui che si trova il Parco delle Risaie: in una zona dalle atmosfere antiche e magiche a sud ovest della metropoli. Gli autori delle fotografie vivono lì vicino, oppure sono legati al Parco per altri motivi. Sono economisti come Sergio di Domenico, ingegneri come Francesca Giussani, medici come Giuliano Rovere, architetti come Giovanni Fasani, Anna Gallucci, Maria Resteghini, Letizia Valsecchi, Mario Sartori, professioniste come Arianna Forcella; tutti appassionati di fotografia. Della fotografia hanno fatto il loro secondo lavoro. Qualcuno inquadra il paesaggio in scene ampie, aperte, da reportage di viaggi. Altri scelgono il dettaglio, lo rendono protagonista di tagli fortemente evocativi. Altri ancora prediligono le mezze luci: albe e tramonti su cui costruiscono sofisticati giochi cromatici. E poi ci sono quelli che si concentrano sulla fauna e fermano nell’obiettivo il volo corale di immensi stormi di uccelli capaci quasi di oscurare il cielo. Liberi, padroni dell’aria, sono proprio gli uccelli del Parco a dare la misura di come questo grande polmone della città sia ancora sano e potente. Una risorsa da preservare con tutte le nostre forze.
di Alessandra Redaelli
I campi appaiono immensi. Deserti, malinconici, si perdono verso orizzonti apparentemente sterminati. La mano dell’uomo c’è. E la si intuisce amica. Mai violenta. Perché è una natura libera, serena, quella che si incontra nelle immagini del Parco delle Risaie. Non una natura selvaggia o incontaminata. Piuttosto una natura addomesticata, pacificata in riti e ritmi rassicuranti e ripetitivi. Un senso di calmo silenzio pervade quelle distese piane, mosse appena da una brezza. Sola, sperduta come una nave in mezzo al mare, vi si incontra una cascina. Oppure lo sguardo inciampa su un aratro abbandonato o carambola tra i solchi fecondi di una trebbiatrice al lavoro. Lungo un sentiero capita di imbattersi in un ciclista. In lontananza, come un’apparizione, si intravede la skyline della metropoli. Ma è sicuramente una fantasia, così circonfusa di ombre e nebbia.
E’ il tono lirico quello che prevale nei racconti dei fotografi in mostra oggi. Con uno spirito che si potrebbe definire neoromantico, gli autori colgono il senso più profondamente poetico di questo paesaggio rurale risparmiato al cemento della metropoli. Narrano il suo respiro segreto, l’alternarsi delle stagioni. I cieli smaltati della primavera, appena sfumati da una bruma trasparente, come quelli che si vedono alle spalle della Madonna nelle Maestà del Quattrocento. Poi le foglie riarse dell’estate, soffocate e febbricitanti, e i precoci crepuscoli autunnali. E ancora l’abbacinante purezza dell’inverno, con la neve che copre i campi, gli alberi, ogni singola foglia, congelando la campagna in una fissità sublime.
Ci vuole uno sforzo mentale non da poco per collocare queste immagini a Milano. Eppure è proprio qui che si trova il Parco delle Risaie: in una zona dalle atmosfere antiche e magiche a sud ovest della metropoli. Gli autori delle fotografie vivono lì vicino, oppure sono legati al Parco per altri motivi. Sono economisti come Sergio di Domenico, ingegneri come Francesca Giussani, medici come Giuliano Rovere, architetti come Giovanni Fasani, Anna Gallucci, Maria Resteghini, Letizia Valsecchi, Mario Sartori, professioniste come Arianna Forcella; tutti appassionati di fotografia. Della fotografia hanno fatto il loro secondo lavoro. Qualcuno inquadra il paesaggio in scene ampie, aperte, da reportage di viaggi. Altri scelgono il dettaglio, lo rendono protagonista di tagli fortemente evocativi. Altri ancora prediligono le mezze luci: albe e tramonti su cui costruiscono sofisticati giochi cromatici. E poi ci sono quelli che si concentrano sulla fauna e fermano nell’obiettivo il volo corale di immensi stormi di uccelli capaci quasi di oscurare il cielo. Liberi, padroni dell’aria, sono proprio gli uccelli del Parco a dare la misura di come questo grande polmone della città sia ancora sano e potente. Una risorsa da preservare con tutte le nostre forze.
26
maggio 2011
Parco delle Risaie. Cuore agricolo per Milano
Dal 26 maggio al 25 giugno 2011
fotografia
Location
GALLERIA PREVITALI
Milano, Via Elia Lombardini, 14, (Milano)
Milano, Via Elia Lombardini, 14, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16-19,30
Vernissage
26 Maggio 2011, ore 18.30
Autore
Curatore