Si terrà giovedì 29 marzo, alle ore 19, presso Palazzo Crispi di Napoli, la vernice della personale di Pasquale Russo Maresca.

L’artista – lanciato, giovanissimo, da Vittorio Sgarbi – presenta quaranta opere di grandi e medie dimensioni: tempere e disegni in cui un’elaborata e sensibilissima partitura di citazioni tratte dalla pittura del passato (su tutte evidenti e corpose la venerazione per l’opera del Parmigianino, ma anche di Michelangelo e dei Manieristi), si combina ad un gusto affatto moderno per un ornato di straordinaria libertà espressiva, un segno affascinante che mette insieme, in maniera misurata eppure pulsante, deformazione fisionomica e il mistero di sensibilissime materie.

La mostra, organizzata dalla Capricorno Gallery, è a cura di Antonina Zaru e potrà essere visitata fino al 18 maggio 2007.

L’evento, che vedrà presente l’artista, è accompagnato da un catalogo con testi critici della curatrice, di Vittorio Sgarbi, Edoardo Testori e Marco Vallora.


Dal Catalogo

“(…) L’opera di Pasquale Russo Maresca è un luogo profondamente affascinante che vive di stratificazioni e di sinestesie, affollato di necessità espressive e di tensioni che, pure, tiene insieme come per miracolo – o, meglio, per l’imperscrutabile disegno dei segreti iniziatici dell’alchimia del talento – pittura antica e inquietudini moderne, cultura e istinto, il senso escatologico di rapimento del liturgico e il lisergico abbandono dei sensi.” (Estratto dall’intervento critico di Antonina Zaru).

L’artista

Pasquale Russo Maresca, milanese, classe ’68, debutta nel 1995 con una prima personale allo Spazio Bussi di Milano. Nello stesso anno, sempre a Milano, la chiesa di S. Andrea gli commissiona un primo affresco, la Crocifissione di S. Andrea cui fa seguito, l’anno dopo, una Crocifissione di Cristo dove si fanno subito evidenti le straordinarie doti tecniche dell’artista.

Il talento nelle rappresentazioni sacre lo porta a firmare, fino al 2001 quando dipinge nove tavole per la Basilica di Trieste, una serie di potenti e affascinanti lavori in cui al posto di supine agiografie c’è sempre una capacità critica eppure riguardosa nel raccontare i segni del divino.

E’ con questi lavori che l’artista si impone all’attenzione di Vittorio Sgarbi che, nel 2003, lo inserisce in un’interessante collettiva al castello di S. Michele di Cagliari sulla Ricerca dell’identità.

E’ dello stesso anno la straordinaria personale, sempre a cura di Sgarbi, al Teatro Regio di Parma.

Nel 2005 è a Milano con una mostra alla Galleria Montrasio e proprio da quell’anno Russo Maresca intraprende la sua collaborazione con Antonina Zaru che ha in cantiere una sua prima mostra negli Stati Uniti, negli spazi espositivi della Capricorno Gallery di Washington D.C.