L’artista campano dopo diverse esposizioni sul territorio nazionale, espone le ricerche degli ultimi due anni di lavoro anche nella sua terra d’origine.
Con circa venti opere e con una tecnica esecutiva che egli definisce sintesi dimensionale, caratterizzata da una particolare fusione tra pittura e scultura, rappresenterà quelle che ritiene essere le maggiori distorsioni della società contemporanea.
L’ipocrisia, il bigottismo, la finta esteriorità, la fede, l’iniquità sociale, le guerre, sono i temi preso di mira dall’artista e affrontati in modo diretto in chiave ironica e denunciante.