L’esposizione dal titolo Passaggi ospitata, dal 14 febbraio al 11 aprile, negli spazi della civica pinacoteca di Follonica, analizza il concetto di paesaggio e di come questo sia stato nel tempo territorio di ricerca per molti artisti. Il Paesaggio nell’arte è da sempre un luogo inesplorato di creatività, spazio mutevole di segni e cromie, universo neutro capace di accogliere ed evidenziare trasformazioni sociali, estetiche e culturali. Come un gioco unico e complesso o un territorio esteso di culture e costruzioni estetiche, la storia dell’arte è edificata da un intrecciarsi di correnti, movimenti e periodi storici coniati dai molteplici artisti nell’evolversi del tempo. Molte sono state le menti creative che hanno pensato alla loro opera come ad un organismo architettonico che invade lo spazio, appropriandosi di una tridimensionalità con mezzi bidimensionali. Gli artisti si sono impadroniti del concetto di territorio come stratificazione del passato, diario di terra e acqua che racconta trasformazioni e mutamenti inflitte dalla natura e dal passaggio dell’uomo. Ed è proprio dal concetto di passaggio, d’invasione e alterazione dello spazio, che nasce la mostra. I dieci artisti chiamati ad interagire con questo tema, stravolgono l’idea di luogo che diventa astrazione cromatica, scultura minimale e composizione di plastilina ed evidenziano quella che è la sua entità soprannaturale, ovvero il Genius Loci. Termine coniato dai romani e trattato dal teorico Christian Norberg Schulz, nel libro dal titolo Genius Loci del 1979, identifica “lo spirito del territorio, ciò che sopravvive alle continue modifiche degli aspetti funzionali e conferisce un carattere indelebile a città e ambienti”. Gli artisti con la pittura e la scultura riescono a scovare, magnificandone, la vera essenza delle cose e dello spazio. Il titolo passaggi è l’emblema del viaggio che l’uomo compie per esplorare il paese è l’intensa ricerca che i dieci artisti compiono per riportare alla luce ciò che di vero e distintivo mantiene un paesaggio, il gene iniziale, la sua caratteristica predominante. Con Il lavoro di Alessandro Bazan, Juan Carlos Ceci, Cristiano De Gaetano, Elisa Monaldi, Gioacchino Pontrelli, Robert Pan, Laura Pugno, Pierluigi Pusole, Dany Vescovi, W. Marc Zanghi comprendiamo e accettiamo la vera essenza della terra, la capacità della natura di vivere nonostante le continue modifiche del tempo e dell’essere umano