L' associazione culturale "traduefiumi" di Monfalcone riprende l'attività artistica e riapre lo spazio espositivo Altern'art, uno degli spazi espositivi più originali e multisensoriali in Regione proponendo una mostra collettiva di tre artisti del territorio giuliano.
Sull'onda del successo estivo, la galleria monfalconese propone gli artisti del SummerLab, evento che ad agosto aveva richiamato al Lido di Staranzano (Go) sulla spiaggia, moltissimi appassionati di musica, teatro ed arte, per una notte all'insegna delle contaminazioni artistiche. Lo spazio espositivo di vicolo Dessenibus avvierà la ricca stagione artistica 2004/2005 con la mostra "Passaggio a Nordest": protagoniste le opere di Mauro Tonet, Vincenzo Marega, Livio Comisso. Una collaborazione nata in una notte d'estate, quando avevano lavorato insieme nell'allestimento artistico-teatrale di "Land art" con l'attrice Luisa Vermiglio.
"Le rose spinate di Marega, metafora agrodolce del vivere, la porta-scultura di Tonet che indicava la via d'uscita e la "traccia" di Comisso che si perdeva tra le onde del mare con tutti i suoi riflessi cromatici..." l'installazione creata in quella notte viene dunque riproposta in occasione della riapertura di Altern'art, spazio d'arte sempre attento a individuare nuovi artisti che sappiano portare originali idee ed emozioni.
La mostra sarà aperta al pubblico sabato 25 settembre alle ore 18.00, mentre Domenica alle 11.00 sarà il critico Franco Savadori a presentare gli artisti e le loro opere nonché l'intero e variegato programma della stagione.
Quest'anno la galleria multisensoriale potrà vantare degli appuntamenti da non perdere: il tradizionale Altern'arThè, il thè con l'artista (che l'anno scorso ha riscosso un grandissimo successo). Sempre davanti ad una calda tazza di thè si parlerà di percezione visiva, della percezione dei colori e delle forme . Ma anche di creatività, dello sviluppo dei talenti, sarà inoltre organizzato anche un atelier di scrittura creativa...
Si avvia dunque un intenso anno di attività per la galleria isontina che ha debuttato nel panorama degli spazi dedicati all'arte contemporanea, l'anno scorso con la mostra fotografica di Elisa. Altern'art si sta facendo ben conoscere non solo in Regione... accordi di partnership sono in via di definizione con alcune gallerie di Venezia, Verona, Siena, e Perugia.

Vincenzo Marega
Non è sufficiente "vedere" Marega ma occorre pensarlo nelle regioni più lontane della mente. La sua smania fisica e psichica di "fare" si espande per effetto di un'esigenza ineluttabile che non ammette tentennamenti. Marega precipita al di là dei sogni, viaggia sul filo del mistero della vita e, impavido, non si ferma. Si presenta la rosa. Ecco il pretesto. Il simbolo? No, qualcosa d'altro. Non la retorica della passione d'amore e delle burrose citazioni romantiche. No, questo non è Marega. O, almeno, non solo questo. Si spinge oltre un grande tramonto, oltre il muro di silenzio che pare soffocarlo. Qui trova le rose dell'umana assenza, le rose del destino, le rose dell'attesa. Esse adagiate o sospese sopra strutture in legno, quasi fossero idoli del tempo. Le rose rese immortali sono autentiche e appaiono in tutte le loro dimensioni. Noi guardiamo loro che ci guardano e, nel con- cetto estremo di tempo, inizia lo spazio del confronto.

Livio Comisso
L'arte come segno grafico. Espresso in tutti i modi con tutti i materiali, nelle variazioni dei temi.
Segno come ricerca all'interno del colore, del nero, del blu e dell'oro; come scoperta archeo- logica di antichi codici, manoscritti, geroglifici. I significati del segno sono dentro di noi, con le emozioni che provoca. Sono i linguaggi del corpo, del tatuaggio o semplicemente del movimento della mano nell'aria. Lasciamo comunque tracce dietro di noi, comunicando la vita che scorre lasciando segni da interpretare...

Mauro Tonet
Pietra, spazio. Respiro infinito. Silenzio.
È in questo "luogo" che è awenuto l'Incontro. L'uomo e la materia, senza intermediatori, senza elucubrazioni. Qui, nella sua terra, Mauro Tonet ha imparato a lasciarsi guidare dalla voce antichissima delle pietre, lavorandole con la pazienza di chi ha saputo rendersi amico il Tempo.
Ne sono uscite forme semplici, fluide. Forme libere.
Qualcosa che fa pensare alla leggerezza del volo, ad un moto invisibile dell'aria...