“Il quadro si dà come un enigma, o, meglio,come un rebus o un test: le immagini agiscono in funzione di stimolo, sono dirette a porre un problema e a sollecitare la risposta-soluzione. E si tratta di problemi inerenti alla natura dell'arte e ai suoi fondamenti logici e linguistici” (F. Menna).
Artifico e Oldoni Grafica Editoriale inaugurano la personale di Patrick Tabarelli curata da Arianna Baldoni. In occasione della mostra l'artista espone una serie di dipinti, opere su carta e un video.
Tabarelli osserva e indaga i modelli di presentazione dell'oggetto propri, ad esempio, del linguaggio pubblicitario o del cinema, restituendone il senso di sospensione nell'intento di vagliare il reale. Sono visioni che si creano nell'atto dell'immaginazione di fronte all'invisibilità della 'sovrastruttura' – ad esempio la scenografia, o il regista - che compone e dà origine all'immagine.
“La realtà della fiction è diventata l'unità di misura del quotidiano, originando una rappresentazione difforme dalla verità delle cose, scardinando lo schema archetipo di riferimento [...]” (A. Baldoni). Le opere esposte, comprendono molteplici tematiche al centro della riflessione dell'artista, dall'elaborazione tridimensionale della serie Quasi Res, a forme che lentamente si smaterializzano trasformandosi in spirali brumose, a figure immerse tra volute di fumo (The Lodge), sino alla ricerca di destabilizzazione dell'equilibrio esistente come nel video Losing The Centre.