Singolare appuntamento culturale, giovedì 25 novembre alle ore 17.00, nella Galleria Sottopasso della Stua (Largo Europa). Nell’ambito della mostra “Patrizia Bonanzinga. LA VIA DEL CARBONE” avrà luogo, infatti, la tavola rotonda dal titolo “Dalla via della seta alla via del carbone”, a cui interverranno: Maurizio Scarpari, Professore Ordinario di Lingua Cinese Classica e Pro Rettore Vicario all’Università Cà Foscari di Venezia; Guido Samarani, Professore Ordinario di Storia e Istituzioni dell’Asia Orientale all’Università Cà Foscari di Venezia; Arianna Rinaldo, Photoeditor; Enrico Gusella, Coordinatore Centro Nazionale di Fotografia e la stessa Patrizia Bonanzinga. Tema dell’incontro sarà ovviamente la Cina alla cui via del carbone è dedicata la mostra promossa dall’ Assessorato alle Politiche Culturali.

La Cina, ovvero un paese storicamente ricco di risorse carbonifere, che per lungo tempo hanno rappresentato la caratteristica principale (due terzi circa) nell’ambito della politica energetica nazionale. La “via del carbone”, così efficacemente illustrata nell’ambito della mostra, percorre così numerose regioni della Cina, soprattutto settentrionale, e si incentra lungo l’asse geografico che dalla capitale (Pechino) porta a Datong, ad ovest, considerata la capitale dell’industria mineraria. Si tratta di un percorso ricco non solo di miniere, di impianti, di metodi di estrazione e di trasporto ancora largamente artigianali, ma altresì di vita quotidiana, di lavoro e di fatica.
La centralità del carbone, come cercheranno di evidenziare il Prof. Scarpari e il Prof. Samarani dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha tuttavia comportato, nel corso dei decenni, l’emergere di problemi sempre più gravi legati all’inquinamento ambientale e allo stesso diffondersi di patologie derivanti dagli squilibri ecologici. Non a caso, negli ultimi anni il governo cinese si è impegnato con forza nello sviluppo delle tecniche di trasformazione del carbone in petrolio, grazie anche ad un forte sviluppo della cooperazione scientifica internazionale, e ha incrementato notevolmente le proprie importazioni petrolifere.
L’incontro vuole essere così motivo di analisi e indagine di una realtà tanta complessa quanto di estrema attualità.