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PentaChiari. Cinque gallerie e Giuseppe Chiari
Tra le iniziative promosse nel decennale della scomparsa di Giuseppe Chiari, sabato 2 dicembre inaugura la mostra “PentaChiari. Cinque gallerie e Giuseppe Chiari”, a cura di Bruno Corà. Frittelli Arte Contemporanea espone una selezione di spartiti musicali dagli anni Settanta agli anni Duemila.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
PENTACHIARI
CINQUE GALLERIE E GIUSEPPE CHIARI
Galleria Santo Ficara, Firenze | Frittelli Arte Contemporanea, Firenze |
Armanda Gori Arte, Prato | Galleria Il Ponte, Firenze | Tornabuoni Arte, Firenze
presentazione alla stampa
venerdì 1 dicembre ore 11.00
Museo Novecento, Firenze
inaugurazione nelle cinque gallerie
sabato 2 dicembre 2017
dalle ore 11.00 alle ore 20.00
in occasione dell’inaugurazione
sabato 2 dicembre 2017 alle ore 21.00
concerto di Deborah Walker: Giuseppe Chiari, opere per violoncello
Frittelli Arte Contemporanea, Firenze
mercoledì 20 dicembre 2017 ore 17.30
presentazione del volume dedicato a Giuseppe Chiari Musica Madre,
Giampaolo Prearo Editore, Milano 2017
con Gabriele Bonomo, Mario Chiari, Bruno Corà e Valentina Gensini
Museo Novecento, Firenze
Nell'ambito delle iniziative promosse in occasione del decennale della scomparsa di Giuseppe Chiari, sabato 2 dicembre 2017, dalle ore 11 alle 20, a Firenze e Prato, avrà luogo l’inaugurazione della mostra PentaChiari – cinque gallerie d'arte celebrano simultaneamente l'opera di Giuseppe Chiari, a cura di Bruno Corà.
Le Galleria promotrici dell'evento sono Armanda Gori Arte, Prato (fino al 28 gennaio); Frittelli Arte Contemporanea, Firenze (fino al 2 marzo); Galleria Il Ponte, Firenze (fino al 2 febbraio); Galleria Santo Ficara (fino al 2 febbraio), Firenze; Tornabuoni Arte, Firenze (fino al 27 gennaio).
In occasione dell’inaugurazione di PentaChiari, la galleria Frittelli Arte Contemporanea sabato 2 dicembre alle ore 21 ospiterà il concerto della violoncellista Deborah Walker: Giuseppe Chiari, opere per violoncello.
Durante il periodo della mostra, mercoledì 20 dicembre 2017 alle ore 17.30 il Museo Novecento di Firenze dedicherà a Giuseppe Chiari una giornata di studi. Con l’occasione verrà presentato il volume Musica Madre, Giampaolo Prearo Editore, Milano 2017, dedicato all’artista, con interventi di Gabriele Bonomo, Mario Chiari, Bruno Corà e Valentina Gensini.
Un'assidua e condivisa esperienza espositiva di queste cinque gallerie d'arte con Giuseppe Chiari e la sua opera ha suscitato la volontà di ricordare l'artista e l'amico con una serie di opere – oltre cento – che, per diversità cronologica, poetica e morfologica, danno conto dell'azione proteiforme di un artista, tra i maggiori in Europa, attivo sui fronti della musica, della performance, della pittura e della scultura, nonché della teoria artistica ed estetica, pressoché unico esponente italiano dello storico movimento Fluxus. Ogni galleria mette in mostra un nucleo particolare di opere diverse di Chiari, che consentiranno di giungere a conoscere un repertorio considerevole del suo lavoro.
Com'è noto, Chiari, dopo aver fatto studi di ingegneria interessandosi alla matematica, dirige ogni suo interesse verso l'arte, l'architettura, la letteratura, lo spettacolo e soprattutto la musica. Appassionato di Jazz, nel 1947 crea un gruppo di amici del Jazz, studia privatamente pianoforte e inizia a comporre sono degli anni '50 i suoi Intervalli. Successivamente, a partire dal 1961, con il compositore Pietro Grossi, istituisce a Firenze l'associazione Vita Musicale Contemporanea. Nel 1962 idea con Sylvano Bussotti la manifestazione Musica e Segno, presentata a Roma presso la Galleria Numero e a Buffalo negli USA presso il Creative and Performing Art Center. Di quell'anno le sue prime composizioni musicali basate su segni e parole scritte. Grazie al critico musicale tedesco Heinz Klaus Metzger entra in contatto con il gruppo internazionale Fluxus, e il suo Gesti sul piano è eseguito da Frederic Rzewski al Fluxus Festival di Wiesbaden, nel 1962. Con Rzewski, aderisce e partecipa alle improvvisazioni di MEV, Musica Elettronica Viva. Nella seconda metà di questo decennio lavora sulle partiture, realizza libri, manoscritti, grandi fotografie, film, video, oggetti che usa appunto nelle sue “azioni-concerto”. L'artista inizia a elaborare diversi “metodi per suonare” il pianoforte, che diventa un oggetto-strumento che interagisce con il corpo dell'autore. Pubblica articoli e partiture musicali, talvolta raccolte in libri da lui stesso scritti a cominciare dal '69 (Musica senza contrappunto, 1969; Senza titolo, 1972; Teatrino, 1973; Musica Madre, 1974). Dal 1970 sperimenta nuovi mezzi espressivi su supporti di diversa natura, con la successiva aggiunta di forti interventi di colore.
Negli anni successivi l'artista lavora all'esecuzione di composizioni (Gesti sul piano, Galleria Toselli, Milano, 1972; Suonare la stanza, Galleria Schema, Firenze, 1972; Suonare la città, Università di Architettura, Firenze,1973; Gesti sul piano. Performance, Kunstler Haus, Berlino, 1982; Concerto per la luce, Modern Art Galerie, Vienna, 1983) e alla realizzazione di statements e scritte con nitidi caratteri, usando pennarelli o chine su carta o tela. Dagli anni Settanta fino alla sua scomparsa sviluppa un intenso programma espositivo in gallerie private e pubbliche, con mostre personali e collettive, e partecipando a manifestazioni nazionali internazionali.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo a cura di Bruno Corà, edito da Gli Ori, con testi di Bruno Corà e interviste di Carlotta Castellani.
Deborah Walker: Giuseppe Chiari, opere per violoncello
Frittelli Arte Contemporanea, Firenze
sabato 2 dicembre 2017 alle ore 21.00
Deborah Walker eseguirà le composizioni di Giuseppe Chiari Per Arco (1963), dedicata a Italo Gomez, che ne eseguì la prima assoluta a Palermo nel 1963, e Ave Maria di Schubert (1966).
Chiari scrisse e presentò Per Arco nel 1963, l’anno dopo mandò una copia del brano alla violoncellista americana Charlotte Moorman, che presentò la composizione durante l’Avant-Garde Festival di New York. Da quel momento Per Arco venne spesso inserito nei recital della violoncellista. In seguito Chiari le dedicò il suo secondo brano per violoncello, Ave Maria di Schubert.
Deborah Walker è una violoncellista attiva nel campo della musica contemporanea e sperimentale. Il suo interesse si concentra attorno a varie forme di creazione musicale, in particolare legate all’esplorazione del suono e all’interazione con altre discipline. La Walker è membro dell’ensemble francese Dedalus e ha collaborato con compositori come Pascale Criton, Eliane Radigue, Philip Corner, Jurg Frey. Nell’ambito di un dottorato alle Università di Metz e di Bologna, Deborah Walker svolge un lavoro di documentazione sulle edizioni e performance di artisti Fluxus in Italia: ha presentato le sue ricerche all’Università di Northwestern (USA) e al Museo di Arte Contemporanea di Salisburgo, in occasione della prima mostra su Charlotte Moorman.
CINQUE GALLERIE E GIUSEPPE CHIARI
Galleria Santo Ficara, Firenze | Frittelli Arte Contemporanea, Firenze |
Armanda Gori Arte, Prato | Galleria Il Ponte, Firenze | Tornabuoni Arte, Firenze
presentazione alla stampa
venerdì 1 dicembre ore 11.00
Museo Novecento, Firenze
inaugurazione nelle cinque gallerie
sabato 2 dicembre 2017
dalle ore 11.00 alle ore 20.00
in occasione dell’inaugurazione
sabato 2 dicembre 2017 alle ore 21.00
concerto di Deborah Walker: Giuseppe Chiari, opere per violoncello
Frittelli Arte Contemporanea, Firenze
mercoledì 20 dicembre 2017 ore 17.30
presentazione del volume dedicato a Giuseppe Chiari Musica Madre,
Giampaolo Prearo Editore, Milano 2017
con Gabriele Bonomo, Mario Chiari, Bruno Corà e Valentina Gensini
Museo Novecento, Firenze
Nell'ambito delle iniziative promosse in occasione del decennale della scomparsa di Giuseppe Chiari, sabato 2 dicembre 2017, dalle ore 11 alle 20, a Firenze e Prato, avrà luogo l’inaugurazione della mostra PentaChiari – cinque gallerie d'arte celebrano simultaneamente l'opera di Giuseppe Chiari, a cura di Bruno Corà.
Le Galleria promotrici dell'evento sono Armanda Gori Arte, Prato (fino al 28 gennaio); Frittelli Arte Contemporanea, Firenze (fino al 2 marzo); Galleria Il Ponte, Firenze (fino al 2 febbraio); Galleria Santo Ficara (fino al 2 febbraio), Firenze; Tornabuoni Arte, Firenze (fino al 27 gennaio).
In occasione dell’inaugurazione di PentaChiari, la galleria Frittelli Arte Contemporanea sabato 2 dicembre alle ore 21 ospiterà il concerto della violoncellista Deborah Walker: Giuseppe Chiari, opere per violoncello.
Durante il periodo della mostra, mercoledì 20 dicembre 2017 alle ore 17.30 il Museo Novecento di Firenze dedicherà a Giuseppe Chiari una giornata di studi. Con l’occasione verrà presentato il volume Musica Madre, Giampaolo Prearo Editore, Milano 2017, dedicato all’artista, con interventi di Gabriele Bonomo, Mario Chiari, Bruno Corà e Valentina Gensini.
Un'assidua e condivisa esperienza espositiva di queste cinque gallerie d'arte con Giuseppe Chiari e la sua opera ha suscitato la volontà di ricordare l'artista e l'amico con una serie di opere – oltre cento – che, per diversità cronologica, poetica e morfologica, danno conto dell'azione proteiforme di un artista, tra i maggiori in Europa, attivo sui fronti della musica, della performance, della pittura e della scultura, nonché della teoria artistica ed estetica, pressoché unico esponente italiano dello storico movimento Fluxus. Ogni galleria mette in mostra un nucleo particolare di opere diverse di Chiari, che consentiranno di giungere a conoscere un repertorio considerevole del suo lavoro.
Com'è noto, Chiari, dopo aver fatto studi di ingegneria interessandosi alla matematica, dirige ogni suo interesse verso l'arte, l'architettura, la letteratura, lo spettacolo e soprattutto la musica. Appassionato di Jazz, nel 1947 crea un gruppo di amici del Jazz, studia privatamente pianoforte e inizia a comporre sono degli anni '50 i suoi Intervalli. Successivamente, a partire dal 1961, con il compositore Pietro Grossi, istituisce a Firenze l'associazione Vita Musicale Contemporanea. Nel 1962 idea con Sylvano Bussotti la manifestazione Musica e Segno, presentata a Roma presso la Galleria Numero e a Buffalo negli USA presso il Creative and Performing Art Center. Di quell'anno le sue prime composizioni musicali basate su segni e parole scritte. Grazie al critico musicale tedesco Heinz Klaus Metzger entra in contatto con il gruppo internazionale Fluxus, e il suo Gesti sul piano è eseguito da Frederic Rzewski al Fluxus Festival di Wiesbaden, nel 1962. Con Rzewski, aderisce e partecipa alle improvvisazioni di MEV, Musica Elettronica Viva. Nella seconda metà di questo decennio lavora sulle partiture, realizza libri, manoscritti, grandi fotografie, film, video, oggetti che usa appunto nelle sue “azioni-concerto”. L'artista inizia a elaborare diversi “metodi per suonare” il pianoforte, che diventa un oggetto-strumento che interagisce con il corpo dell'autore. Pubblica articoli e partiture musicali, talvolta raccolte in libri da lui stesso scritti a cominciare dal '69 (Musica senza contrappunto, 1969; Senza titolo, 1972; Teatrino, 1973; Musica Madre, 1974). Dal 1970 sperimenta nuovi mezzi espressivi su supporti di diversa natura, con la successiva aggiunta di forti interventi di colore.
Negli anni successivi l'artista lavora all'esecuzione di composizioni (Gesti sul piano, Galleria Toselli, Milano, 1972; Suonare la stanza, Galleria Schema, Firenze, 1972; Suonare la città, Università di Architettura, Firenze,1973; Gesti sul piano. Performance, Kunstler Haus, Berlino, 1982; Concerto per la luce, Modern Art Galerie, Vienna, 1983) e alla realizzazione di statements e scritte con nitidi caratteri, usando pennarelli o chine su carta o tela. Dagli anni Settanta fino alla sua scomparsa sviluppa un intenso programma espositivo in gallerie private e pubbliche, con mostre personali e collettive, e partecipando a manifestazioni nazionali internazionali.
La mostra sarà accompagnata da un catalogo a cura di Bruno Corà, edito da Gli Ori, con testi di Bruno Corà e interviste di Carlotta Castellani.
Deborah Walker: Giuseppe Chiari, opere per violoncello
Frittelli Arte Contemporanea, Firenze
sabato 2 dicembre 2017 alle ore 21.00
Deborah Walker eseguirà le composizioni di Giuseppe Chiari Per Arco (1963), dedicata a Italo Gomez, che ne eseguì la prima assoluta a Palermo nel 1963, e Ave Maria di Schubert (1966).
Chiari scrisse e presentò Per Arco nel 1963, l’anno dopo mandò una copia del brano alla violoncellista americana Charlotte Moorman, che presentò la composizione durante l’Avant-Garde Festival di New York. Da quel momento Per Arco venne spesso inserito nei recital della violoncellista. In seguito Chiari le dedicò il suo secondo brano per violoncello, Ave Maria di Schubert.
Deborah Walker è una violoncellista attiva nel campo della musica contemporanea e sperimentale. Il suo interesse si concentra attorno a varie forme di creazione musicale, in particolare legate all’esplorazione del suono e all’interazione con altre discipline. La Walker è membro dell’ensemble francese Dedalus e ha collaborato con compositori come Pascale Criton, Eliane Radigue, Philip Corner, Jurg Frey. Nell’ambito di un dottorato alle Università di Metz e di Bologna, Deborah Walker svolge un lavoro di documentazione sulle edizioni e performance di artisti Fluxus in Italia: ha presentato le sue ricerche all’Università di Northwestern (USA) e al Museo di Arte Contemporanea di Salisburgo, in occasione della prima mostra su Charlotte Moorman.
02
dicembre 2017
PentaChiari. Cinque gallerie e Giuseppe Chiari
Dal 02 dicembre 2017 al 02 marzo 2018
arte contemporanea
Location
FRITTELLI ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Via Val Di Marina, 15, (Firenze)
Firenze, Via Val Di Marina, 15, (Firenze)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10.00-18.30
Vernissage
2 Dicembre 2017, ore 11.00-23.00 (concerto ore 21.00)
Autore
Curatore